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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Il vilipendio ai tempi di Internet

Nell'Italia repubblicana esiste un reato che richiama l'assolutismo monarchico e la figura di Luigi XIV: il vilipendio del presidente della Repubblica. L'articolo 278 del codice penale recita "Offese all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Chiunque offenda l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da uno a cinque anni". Il reato di vilipendio deriva dal Codice Rocco del periodo fascista. Nel ventennio si tutelava dal delitto di lesa maestà la figura del re e di Mussolini, dal dopoguerra i presidenti della Repubblica. Il reato di vilipendio non è qualcosa rimasto sulla carta, a monito. È stato invocato innumerevoli volte, spesso dai partiti a scopi politici, e anche applicato. Giovannino Guareschi fu condannato a otto mesi per una vignetta in cui il presidente Luigi Einaudi sfilava, invece che tra i corazzieri, tra bottiglioni di Nebiolo della sua tenuta, impreziositi dall'etichetta "

TRE ANNI SENZA CALCIO? ECCO COSA ACCADREBBE

I dirigenti delle squadre di calcio diventerebbero opinionisti da salotto politico, mentre i calciatori tutti nei reality. Le veline si moltiplicherebbero a dismisura, e i giornaletti di gossip aumenterebbero le pagine del quintuplo...Ritratto semiserio dell'Italia senza pallone. Dunque, facciamo finta che dalla prossima stagione partano i primi tre anni senza campionati di calcio in Italia. Innanzitutto, le conseguenze. Beh, il Torino finalmente resterebbe tre anni di fila in serie A. L'Inter si vedrebbe aggiudicare a tavolino altri tre scudetti. Ma la Juventus farà conti diversi, e ne aggiungerà altri tre in bacheca, e quindi diventerebbero trentatré. La Roma avrebbe tre anni di tempo per cercare un nuovo allenatore, dopo Luis Enrique, che vada bene proprio a tutti. Del Piero potrà continuamente dare l'addio alla sua squadra del cuore, e le notizie di quello che combina Balotelli in Inghilterra riempirebbero i giornali. La Gazzetta dello Sport chiuderebbe per tre

Ricordo di Giovanni Falcone a 20 anni dalla morte

In ricordo di Giovanni Falcone : http://www.youtube.com/watch?v=3e8sm8e0AmA

EX AGENTE CIA: BIN LADEN MORTO NEL 2006, IL BLITZ UNA MONTATURA

L'uccisione di Osama Bin Laden ad Abbottabad l'anno scorso ad opere dei Seals americani sin dalle prime battute ha presentato da subito aspetti incredibili e dubbi e su quell'operazione furono espressi da molti che ritenevano impossibile la ricostruzione fatta dagli USA ed avvallata dai Pakistani. Un'operazione quasi impossibile che oggi, alla luce di una intervista di un ex agente della CIA, Berkan Yashar, fatta alla TV Russa, Channel One Russia, appare come una grandiosa messa in scena degna di Hollywood. Berkan afferma di aver conosciuto Bin Laden in Cecenia nel settembre del 2002, a Grozny, in occasione di una riunione svoltasi in una casa di due piani, dove abitava il capo di Al Qaeda e, al piano superiore , la famiglia dell'ex presidente georgiano, Zviad Gamsakhurdia, riparato in Russia dopo il colpo di stato del gennaio 1992. Secondo l'ex agente della CIA, tre guardie del corpo, hanno protetto Osama Bin Laden fino alla sua morte della quale e

Strage Viareggio: protesta familiari

I familiari delle vittime della strage di Viareggio protestano all'ingresso della stazione Termini dove è in corso un convegno sulla sicurezza. Con le foto dei loro cari attaccate al collo espongono uno striscione su cui si legge: "verità-giustizia-sicurezza per Viareggio". La presidente dell'associazione 'Il mondo che vorrei', Daniela Rombi, spiega: "noi siamo qui perché stiamo conducendo una battaglia per la verità, la giustizia e la sicurezza. Ci sono ancora tantissimi incidenti ferroviari: in media uno ogni 15 giorni. Dal 2007 ad oggi sono morti 33 operai su linea e siamo alle porte di un'udienza preliminare e di un processo che deve mandare a giudizio i veri responsabili di questa strage. E' inaudito che indagati nel processo della strage di Viareggio tengano convegni sulla sicurezza". Rombi ricorda: "ci sono 32 morti, oltre 100 feriti e un quartiere interamente distrutto che chiede giustizia. Noi pensiamo che non avendo messo

Il post elezioni, spiegato da Maurizio Crozza

Le elezioni amministrative della scorsa domenica, la vittoria del Movimento 5 Stelle e la non vittoria del Pd di Bersani, commenti su Matteo Renzi e la Lega che non canta più.

Pescara, il manifesto razzista del Pdl

Quest’oggi sono apparsi a Pescara mega manifesti inneggianti la bravura e l’efficienza dell’Amministrazione comunale nello scacciare dalle case popolari delinquenti e rom. Una scelta pubblicitaria con la quale il Sindaco Albore Mascia e tutto il Pdl locale stanno tentando di incamerare politicamente l’alto consenso avuto dall’iniziativa in città.  Le operazioni di sfratto si sono susseguite a decine negli ultimi giorni, contro abusivi in larga parte di etnia rom; sono state eseguite su diretta richiesta del Sindaco Mascia come risposta alla grande mobilitazione popolare seguita all’omicidio di Domenico Rigante. Una scelta, questa, esplicitamente populistica, nata per esaudire una richiesta della folla urlante; in precedenza, infatti, a fronte delle numerose richieste dei cittadini onesti, vittime delle vessazioni e delle angherie dei delinquenti, il Comune si era sempre rifiutato di effettuare sgomberi o arresti, arrivando a negare addirittura la presenza di un pro

« LE PAROLE PER DIRLO (Alessandro Robecchi). Uno spot per la politica (Antonio Padellaro). » Boom boom boom (Marco Travaglio)

Che spettacolo, ragazzi. A novembre, alla caduta dei Cainano, i partiti si erano riuniti su un noto Colle di Roma per decidere a tavolino il nostro futuro: se si vota subito, gli elettori ci asfaltano; allora noi li addormentiamo per un anno e mezzo col governo Monti, travestiamo da tecnici un pugno di banchieri e consulenti delle banche, gli facciamo fare il lavoro sporco per non pagare pegno, poi nel 2013 ci presentiamo con una legge elettorale ancor più indecente del Porcellum che non ci costringa ad allearci prima e, chiuse le urne, scopriamo che nessuno ha la maggioranza e dobbiamo ammucchiarci in un bel governissimo per il bene dell’Italia; intanto Alfano illude i suoi che B. non c’è più, Bersani fa finta di essere piovuto da Marte, Piercasinando si nasconde dietro Passera e/o Montezemolo o un altro Gattopardo per far dimenticare Cuffaro, la gente ci casca e la sfanghiamo un’altra volta, lasciando fuori dalla porta i disturbatori alla Grillo, Di Pietro e Vendola

Parma: Pizzarotti Sindaco, Grillo ottiene la sua "Stalingrado"

  Apriamo con le parole di Michele Ainis de L'Espresso, ottima prefazione al nostro breve articolo sulla vittoria del grillino Pizzarotti a Parma , unico capoluogo di regione "a 5 stelle": « I risultati delle amministrative non lasciano dubbi: in Italia è in corso una ribellione contro i gruppi dirigenti che da vent'anni occupano i partiti. Che hanno trasformato la politica in una professione redditizia. E che sono inchiodati sulle loro poltrone. Perché il ricambio, in democrazia, non è un optional ».   A Parma il ricambio è avvenuto, un evento storico e sorprendente che vede Federico Pizzarotti del Movimento 5 Stelle divenire sindaco, battendo nettamente (quasi 20 punti percentuale con  il 60,2%) il candidato del Pd Bernazzoli. Dunque «la presa della Bastiglia» c'è stata, la nuova «Stalingrado» è nata. Una campagna elettorale "low cost" di circa 6mila euro, un programma giocato tutto sulla trasparenza. Su quella dell'avversari

Terremoto Emilia, si dimette Venturi autore della stupida battuta

"Terremoto nel nord Italia… Ci scusiamo per i disagi ma la padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)" questa è la battuta pubblicata su Facebook da un segretario comunale leghista. La rete si è giustamente indignata. E la Lega ha preteso in fretta le dimissioni in un momento in cui la sua popolarità è già in crisi. "Terremoto nel nord Italia… Ci scusiamo per i disagi ma la padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)" è l’infelice battuta postata su Facebook il 20 maggio mattina da Stefano Venturi, segretario comunale leghista. Molte persone si sono indignate per quello humor nero pensando alla paura provata per le scosse di terremoto che hanno svegliato la notte scorsa molti italiani del centro e del nord Italia. E soprattutto pensando alle vittime: 7 morti accertati e oltre 50 feriti. La gente non ha risposto col sorriso al sarcasmo leghista. No. Stefano Venturi si è presto scusato - spiegando che quando ha scritto il mes

La Coppa Italia, i fischi all’inno e la retorica del riscatto sociale

Un post, che risponde alle inutili polemiche di ieri sera e di oggi, sui fischi all'inno nazionale prima della finale di Coppa Italia, vinta dal Napoli: Così, sovvertendo i pronostici, il Napoli vince la Coppa. Un classico due a zero alla Juve campione d’Italia. Un guizzo di Lavezzi. Il rigore di Cavani. E la staffilata chirurgica di Marek Hamsik, imbeccato dal tenore vicario Goran Pandev. Per i bianconeri di Conte è la prima sconfitta stagionale. Sfuma così la possibilità del double , come gli inglesi chiamano la doppietta Coppa-Campionato. Dopo venticinque lunghissimi anni un trofeo si aggiunge alla bacheca del club partenopeo. Il primo dell’era De Laurentiis, iniziata col fallimento del 2004 e l’onta della serie C. La Coppa è una competizione sportiva. Chiunque se la aggiudichi, la vicenda resta ben confinata nell’ambito della sfera calcistica. Ma se è il Napoli a farlo, il discorso pubblico si sposta inesorabilmente sui mali della città e sul presunto riscat

La paura, arma micidiale del nostro secolo

A Brindisi il micidiale attacco contro una scuola vuole diffondere la paura. Le paura è l'arma del terrorismo, ma anche dei dittatori.  La paura, un'arma micidiale. Durante un recente dibattito sulle primavere arabe, un giovane iracheno sosteneva che tutto quello che è successo in Iraq è avvenuto perché il popolo è stato tenuto in ostaggio con la paura. Non è il solo caso, è quello che hanno fatto tutti i dittatori. E non a caso i tunisini oggi ci dicono che: "nulla sarà più come prima perché abbiamo vinto la paura". "Plus jamais peur" (mai più paura) è anche il titolo di un film documentario del tunisino Mourad ben Cheikh, dedicato proprio alla rivoluzione tunisina. La paura colpisce tutti noi e si collega alla sicurezza e con questo binomio in occidente vengono imposte leggi liberticide, si creano nemici. Il fenomeno ha assunto dimensioni ancora maggiori dopo l'11 settembre, con l'attentato alle torri di New York. La paura che po

La mappa dei Comuni ad elevato rischio idrogeologico in Italia

 Dal sito: tuttogreen Tutti abbiamo ancora davanti agli occhi la scena di quella montagna messinese che frana sui centri urbani , con i cittadini che fuggono disperati. Era inizio ottobre di due anni fa, e quelle scene apocalittiche da cinema hollywoodiano furono causate da una pioggia incessante che iniziò la sera del primo ottobre e durò fino al mattino del giorno seguente. Quella che fu una normale pioggia d’inizio autunno provocò lo straripamento di corsi d’acqua e diversi eventi franosi. Il bilancio, che fu possibile trarre solo diversi giorni dopo causa la difficoltà di ritrovare i corpi dei numerosi dispersi, fu drammatico: il 19 ottobre il numero di vittime arrivò a 31, mentre i dispersi risultarono 6 . E’ possibile che una pioggia di una dozzina di ore provochi tutto ciò? Purtroppo sì. D’altronde, la storia recente del nostro Paese è stata funestata da varie tragedie provocate dal mancato mitigamento del rischio idrogeologico del territorio . Di seguito ve

Lo Stato non rimborserà più i danni da calamità naturali

Giovanna Cavalli scrive sul Corriere della Sera che un decreto della riforma della Protezione Civile – pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale – stabilisce che lo stato non pagherà più i danni provocati da catastrofi naturali agli edifici dei cittadini, che dovranno prevenirsi stipulando polizze assicurative. Ecco il testo integrale dell'articolo  La calamità naturale sarà a carico del cittadino. In caso di terremoto, alluvione, tsunami e qualsivoglia altra catastrofe, non sarà più lo Stato a pagare i danni. A ricostruire l'edificio crollato o pieno di crepe, casa o azienda che sia, dovrà provvedere il proprietario. A sue spese. O stipulando, previdente, una relativa polizza di assicurazione. La novità, enunciata chiaramente, si trova nel decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. In cui si afferma che «al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi deriv

Ingnoranti leghisti

Quattro operai morti. Case, scuole, chiese distrutte. L’Emilia Romagna è ancora piegata dal terribile terremoto di questa notte ma puntuale arriva l’agghiacciante commento del solito leghista, il segretario della Lega di Rovato (Brescia) e neoconsigliere comunale, Stefano Venturi. La frase è già stata cancellata, ma l’opposizione – sempre tramite il social network – chiede le scuse. Vergogna!

Il divo, il film sui segreti d'Italia

In giorni così tristi per il nostro paese, vedere o rivedere il Divo, il film di Paolo Sorrentino, su Giulio Andreotti e sulle pagine più segrete della storia del nostro paese, diventa davvero importante per capire come spesso la storia si ripete! Il film scandaglia in profondità la figura di Andreotti, tratteggiandola come un personaggio ambiguo, personificazione delle contraddizioni del potere: "perpetuare il male per garantire il benessere del paese", nelle parole che il personaggio rivolge in un monologo-confessione. IL DIVO

Attentato Brindisi: Don Ciotti, ferito l'intero paese. Volevano colpire proprio giovani, strudiare fa paura

«Forza ragazzi, non smarritevi: dire da che parte si sta è il modo migliore di abbracciare Melissa». È l'invito che arriva all'indomani dell'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi da Don Ciotti, che, in una intervista all'Unità, sottolinea che si tratta «di una ferita per l'intero Paese» e che «chi ha messo quelle bombe voleva uccidere dei ragazzi e insieme alle vite voleva spazzare la speranza di questi studenti». Questo, aggiunge, «è un momento di grande smarrimento, di grande fragilità: la crisi economica, quella sociale. Soprattutto c'è bisogno di una politica che sia nelle strade, vicina alle persone». Ai ragazzi ricorda anche che «la mafia teme più la scuola della giustizia», perchè «l'istruzione toglie il terreno sotto i piedi alla cultura mafiosa». «Ho pregato Dio - conclude - perchè ci dia una pedata per andare avanti». Fonte: antimafiaduemila

Attentato Brindisi: fiaccolate in tutt'Italia. Ecco gli appuntamenti

      Dopo il vile attentato di Brindisi arriva la reazione dei cittadini. Tante le iniziative che stanno nascendo spontaneamente. Ecco le prime: Brindisi ore 18 piazza Vittoria Milano piazza San Fedele ore 17 Roma 18.30 davanti al Pantheon Napoli palazzo San Giacomo ore 18.30 Torino 0re 18 piazza San Carlo Cagliari ore 18.00 davanti Comune Palermo all’Albero di Falcone (via Notarbartolo) ore 16 e poi ore 20 presidio davanti la scuola Giovanni Falcone Catania davanti prefettura ore 17 Verona – Sit-in in Piazza dei Signori (Piazza Dante) ore 18.00 Perugia – Piazza IV Novembre – ore 18.00 Firenze presso Biblioteca Nazionale ore 20 Napoli Palazzo San Giacomo Brescia, ore 19 piazza della Loggia Sassari alle 18 in piazza Castello Padova ore 19 davanti al Comune Genova ore 17 Piazza De Ferrari Ancona  ore 18.00 Piazza Salvo D’Acquisto Fano (pu) ore 21,00 piazza xx Settembre Pescara ore 17,30 presidio in Piazza Sacro Cuore, dall

Brindisi, cui prodest?

Pubblichiamo il post scritto da BeppeGrillo sul suo Blog: Istituto Morvillo-Falcone, Brindisi. Una bomba formata da tre bombole di gas esplode. Una ragazzina morta, una gravissima, altri sei studenti feriti. Oggi, nel ventennale della strage di Capaci, a Brindisi era attesa una carovana anti-mafia proveniente da Roma. Coincidenze? Io ho smesso di crederci da tempo, da quando ho visto da bambino per la prima volta Andreotti in televisione. Ancora una volta non siamo stati in grado di proteggere i nostri ragazzi. Gli italiani lo pensano e io lo dico: da tempo ci si aspettava una bomba come questa, era nell'aria elettrica come prima di un temporale. Le indagini ci diranno chi sono i colpevoli. La prima pista è quella della criminalità organizzata. Io spero che siano trovati i delinquenti che l'hanno collocata e i mandanti. Soprattutto i mandanti. Le stragi, e questa poteva esserlo se l'esplosione fosse avvenuta pochi minuti più tardi con l'arrivo di altri pullman

Quello che non ho? Appunti critici sul programma di Fazio/Saviano

Premettendo che di tre puntate, per circa –presumo- sei ore totali, ho visto in tutto un quarto d’ora o poco più e che quindi il mio giudizio è più fondato su impressioni fugaci che su un effettivo sguardo d’insieme (sguardo d’insieme reso difficile però dalle prime respingenti impressioni fugaci), “Quello che (non) ho” mi è sembrata una divagazione televisiva tutt’altro che gloriosa. Sì grandi numeri, parecchi pollici all’insù allineati sotto lo schermo, ma nel deserto dell’offerta televisiva italiana e rispetto al generale quadro clinico del medium televisivo, per esplodere, poche, studiate e abili mosse possono bastare. Fazio conosce quelle mosse e le esegue con puntualità furbetta (ci sarebbe pure da andare a esplorare come mai le aspettative del pubblico siano così prevedibili). Lungi dall’accodarmi a Giuliano Ferrara che tende ad attaccare Saviano più per partito preso che per altro e che nel suo articolo incollerito di qualche giorno fa ( ecco l'articolo del foglio )

In vista degli Europei, in Ucraina 300 morti in due anni

E' il carbone l'oro nero dell' Ucraina. Solo l'anno scorso l'ex repubblica sovietica ne ha estratto dalle profondità della terra ben 82 milioni di tonnellate. Ma a costo di centinaia di vite umane. Esplosioni e crolli in miniera hanno ucciso quasi 300 minatori tra il 2010 e il 2011, ma il numero sale abbondantemente sopra i 5.000 se si fa partire il bilancio dal 1991. E si tratta di dati ufficiali, che non includono i minatori morti nelle tante miniere illegali. Si concentra nel Donbass, il bacino del fiume Donec che scorre nell'Ucraina orientale, la maggior parte delle miniere di carbone del Paese che si prepara a ospitare 'Euro 2012' assieme alla Polonia. Ed è sempre in quest'area che, a causa delle attrezzature obsolete e delle misure di sicurezza inadeguate, gli 'shaktior' rischiano ogni giorno la vita per alcune centinaia di euro al mese, come raccontano all'ANSA. La miniera 'Skocinski' "è la più pericolosa di tutt

Ecco il sondaggio bomba che fa tremare la Casta

Sono scivolati via come fossero un fatto normale ma i numeri presentati dal sondaggista di Ballarò, Pagnoncelli, hanno del clamoroso e richiederebbero più di una riflessione. E non solo perché il Movimento Cinque Stelle, con il 16,5%, sarebbe la terza forza politica italiana ma anche perché sembrerebbe ad un passo dal raggiungere il Pdl, cioè il partito che ha fatto il bello e il cattivo tempo negli ultimi vent’anni. Ma non solo: stando ai dati forniti da Pagnoncelli, i partiti che si collocano alla sinistra del Pd (Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Verdi) e comunque critici nei confronti dell’azione di governo raggiungono tutti assieme il 18,2%. E dunque, archiviata la foto di Vasto e permanendo la rottura Pdl-Lega, se questo scenario si materializzasse nelle urne avremmo almeno quattro grandi poli (Pd, Pdl, Movimento Cinque Stelle e sinistra) più qualche robusto cespuglio (la Lega) che operano in concorrenza o in conflitto tra loro. La fine del bipolarismo anche di molte

Hollande tagli gli stipendi dei ministri, in Italia solo ipocrisia

Nel primo giorno di lavoro, a Parigi, il nuovo governo socialista si è impegnato a mitigare l'eccesso di austerity e gestire meglio le finanze pubbliche; e per rendere tangibile il programma, ha marcato il debutto tagliando del 30% gli stipendi del presidente, Francois Hollande, del premier, Jean-Marc Ayrault, e dei 34 ministri. La decisione, adottata durante la prima riunione di gabinetto presieduta da Hollande, era stata promessa dal neo-presidente durante la campagna elettorale. Il primo atto del quinquennio socialista vuole essere "un esempio" e segna una svolta dalla gestione di Nicolas Sarkozy che aveva aumentato la propria retribuzione del 170 per cento, portandola a 19mila euro al mese. La retribuzione di Hollande e del premier Jean Marc Ayrault scende dunque a 14.910 euro al mese, mentre le retribuzioni lorde dei ministri a 9.940 al mese. Ma la reazione dell'Ump a questo primo passo del governo e' stata di denuncia: Jean Francois Cope, segretario

In vista dei ballottaggi

In vista dei ballottaggi, i partiti politici si scannano tra di loro, il Governo infonda la paura con allarmi terrorismo e intanto il paese va sempre più a rotoli come scrive anche Beppe Grillo nel suo blog: Lusi ha dichiarato di aver dato 70.000 euro a Renzi, che ha smentito. E', in ogni caso, una non notizia. Non mi risulta esista una legge che regolamenti puntualmente l'uso dei miliardi di euro di "rimborsi elettorali" ricevuti dai partiti. Se fossero stati usati, ad esempio, per la campagna elettorale del sindaco a Firenze, dovrebbe essere perfettamente lecito. Lusi si difende attaccando, spiega che obbediva agli ordini. Non ne ha bisogno. Non credo esista un solo deputato, un solo senatore, un solo politico in Italia che non sappia che i tesorieri sono solo esecutori. Ciò, in caso di reato, non li assolve, ma bisognerebbe risalire ai mandanti. Il tesoriere ha preso il posto del maggiordomo dei romanzi di Agata Christie come colpevole. Di cosa però? Di ges

"SUICIDI?"TANGENTOPOLI IN COMMEDIA"

Martedì 22 maggio alle ore 21 al Teatro Quirino di Roma Fabrizio Coniglio e Bebo Storti saranno in scena con lo spettacolo "Suicidi? Tangentopoli in Commedia". Un' indagine comica, 20 anni dopo , sulle strane morti di Castellari Cagliari e Gardini durante l'inchiesta di Tangentopoli del 1992. I protagonisti tornano sulle scene dei suicidi facendo capire,attraverso perizie ufficiali,che forse si è trattato di omicidi. Dopo lo spettacolo ci sarà un approfondimento con Antonio Di Pietro ,Piercamillo Davigo e Mario Almerighi ,per capire meglio come dopo 20 anni sembra non essere cambiato nulla in termini di legalità e lotta alla corruzione. Non sarà una serata politica, ma di memoria, come spiega al nostro blog Fabrizio Coniglio, " da dove parte il conflitto politica magistratura se non da mani pulite del 1992? Perchè la magistratura che dai media e dall'opinione pubblica viene vista all'inizio come un vento di rinnovamento etico e politico e morale e im

Caso Orlandi: Federica Sciarelli, minacciata in diretta a "Chi l’ha visto?" risponde

Durante la puntata del 16 maggio, a "Chi l'ha visto?" arriva una telefonata minatoria in diretta che, per qualche istante, fa perdere le staffe alla conduttrice Federica Sciarelli. Dopo l'apertura della tomba di De Pedis di pochi giorni fa, il programma parla del caso di Emanuela Orlandi, del quale si occupa da tanti anni. Ricollegandosi al caso, la Sciarelli manda in onda le foto di Giuseppe De Tomasi che, secondo il programma e soprattutto gli inquirenti, è il presunto telefonista che con lo pseudonimo di "Mario" telefonò, nel 1983, a casa della famiglia Orlandi, affermando di aver visto Emanuela, in seguito alla sua scomparsa, insieme ad un'altra ragazza e ad un uomo che vendevano cosmetici. Nel 2010, fu lo stesso De Tomasi a telefonare a "Chi l'ha visto?" smentendo di essere Mario e, quando gli chiesero di poterlo intervistare, rifiutò perché disse di essere malato al punto di non poter neanche camminare. Condizione che è stata

Bossi indagato per truffa ai danni dello Stato

Il senatore Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato in concorso con l'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito. Nel registro degli indagati risultano anche i due figli dell'ex leader della Lega Renzo e Riccardo. Entrambi sono accusati di appropriazione indebita, sempre con il concorso del faccendiere che gestiva i soldi della Lega. Le indagini relative alla famiglia Bossi sono partite dallo scandalo che ha scosso il carroccio. Belsito girava soldi provenienti dai rimborsi elettorali (quindi quelli dei cittadini) alla famiglia del senatùr. Tutte le spese per il leader e prole sono contenute in una cartellina che Belsito teneva nascosta, ma recuperata ben presto dagli investigatori con il nome “The Family” che costituisce la prova schiacciante dei reati dell'ex leader. Fino ad oggi, Bossi aveva dichiarato di non sapere nulla dei soldi con cui venivano pagate le spese della sua famiglia. Tutto avveniva a sua insaputa, lui e i suoi figli erano

Mafia: inchieste e processi sulle stragi in un archivio web

Per la prima volta su Internet un archivio digitale raccoglie tutte le sentenze sulle stragi del ’92-’93 e centinaia di atti di indagine riguardanti la trattativa fra mafia e Stato, alcuni anche inediti. I documenti sono consultabili su www.ipezzimancanti.it, il blog del giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo. “Questo è l’archivio che ogni cronista delle vicende di mafia conserva e continua a consultare per i suoi articoli e le sue inchieste”, spiega l’autore dell’’iniziativa. “Vent’anni dopo le stragi Falcone e Borsellino, questo archivio costituisce un grande patrimonio che credo debba essere messo a disposizione delle scuole, delle università, delle associazioni della società civile, di tutti coloro che vogliono conoscere gli anni più drammatici della storia del nostro paese”. L’archivio si apre con il capitolo riguardante il fallito attentato a Giovanni Falcone, del 1989, all’’Addaura: le sentenze del primo processo e gli atti dell’’ultima inchiesta condotta dalla Procura