Apriamo con le parole di Michele Ainis de L'Espresso, ottima prefazione al nostro breve articolo sulla vittoria del grillino Pizzarotti a Parma, unico capoluogo di regione "a 5 stelle": «I risultati delle amministrative non lasciano dubbi: in Italia è in corso una ribellione contro i gruppi dirigenti che da vent'anni occupano i partiti. Che hanno trasformato la politica in una professione redditizia. E che sono inchiodati sulle loro poltrone. Perché il ricambio, in democrazia, non è un optional».
A Parma il ricambio è avvenuto, un evento storico e sorprendente che vede Federico Pizzarotti del Movimento 5 Stelle divenire sindaco, battendo nettamente (quasi 20 punti percentuale con il 60,2%) il candidato del Pd Bernazzoli.
Dunque «la presa della Bastiglia» c'è stata, la nuova «Stalingrado» è nata.
Una
campagna elettorale "low cost" di circa 6mila euro, un programma
giocato tutto sulla trasparenza. Su quella dell'avversario Pizzarotti
commenta: «Non sempre è stata regolare, soprattutto nelle ultime due
settimane, ma ora non è più tempo di pensarci». Pizzarotti è giunto subito nella sala stampa allestita in Comune: «Siamo pronti a governare la città – ha detto – la prima cosa che faremo è concentrarci su quello che è il debito».
Federico
Pizzarotti, 39 anni, project manager informatico in una banca, sarà
quindi il sindaco più giovane della storia di Parma. Il primo sindaco
grillino di un capoluogo di provincia. «Grazie a mia moglie – sottolinea
– ai cittadini e al gruppo che ha lavorato da un anno». Le tantissime
emittenti si sono subito scatenate con le domande: saprà rispondere alle
aspettative? «Agirò con la massima trasparenza, nelle decisioni più
popolari e in quelle meno popolari. Quello che spero è che la
partecipazione rimanga alta, questa è la garanzia più importante». È
stata decisiva la battaglia contro l'inceneritore di Parma? «Più che far
vincere noi, ha fatto perdere altri. Quando i cittadini chiedono una
cosa bisogna ascoltarli».
Il
Pd si difende affermando che a Pizzarotti sono andati i voti del
centro-destra. Vero o meno che sia, da oggi il Movimento 5 Stelle, che
porterà in consiglio 19 consiglieri, verrà sottoposto ad un esame costante.
«Da
questo momento in poi dovremmo camminare con le nostre gambe – afferma
Pizzarotti – Beppe? Ancora non l'ho sentito, ma ora credo ci sentiremo
spesso. Beppe Grillo smuove la terra come un aratro, noi veniamo dietro e
seminiamo per far crescere i frutti per le nostre città ».
Fonte:youngg
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