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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

Continua la protesta No Tav, ma il progetto è cambiato

“Sono qua a dieci metri d’altezza, all’altezza dei cavi elettrici. Vedo sotto i rocciatori che si stanno preparando con le corde. Vediamo quanto riesco a resistere”. Queste le ultime parole pronunciate da Luca Abbà il ragazzo che si è arrampicato su un traliccio prima della scossa elettrica e del conseguente schianto al suolo. La prognosi resta riservata, anche se i medici sembrano escludere il pericolo della vita. Tutto questo, però, è il frutto del clima avvelenato tra lo Stato che procede alla realizzazione della Tav e i manifestanti che cercano di bloccare i lavori, motivazioni immutate da una ventina di anni. Uno scontro che non si arresta nemmeno di fronte a questa tragedia sfiorata. Il progetto modificato, una quasi vittoria del movimento. E mentre i manifestanti continuano a protestare, in pochi sanno che il progetto è stato modificato e che buona parte delle motivazioni che spingono i No Tav a protestare è superata. Infatti, i lavori saranno divisi in du

La Lega Nord presidente della Rai e il No Tav raccontati da Maurizio Crozza

Gli stipendi alti dei manager pubblici e dei ministri e gli operai meno pagati d'Europa, l'inutilità della Tav e l'assurda richiesta delle Lega Nord della Presidenza della Rai, tutto questo nel monologo di Maurizio Crozza a Ballarò.

Italia senza corruzione?

Riportiamo l'appello di Avaz a favore di una legge anti-corruzione: Fra pochi giorni il Ministro della giustizia annuncerà i pilastri della nuova legge anti-corruzione: potrebbe essere l'occasione migliore che l'Italia abbia mai avuto per fermare questo crimine odioso. Ma se non saremo in tanti a intervenire ora potremmo ritrovarci con una legge annacquata e inutile. La nuova legge potrebbe dare ai giudici gli strumenti necessari per le indagini, vietare ai politici corrotti di candidarsi e proteggere chi sporge denuncia contro abusi e irregolarità. Il partito di Berlusconi sta facendo di tutto per indebolire la legge, ma con le elezioni amministrative alle porte i nostri politici sono molto attenti all'opinione pubblica . Se saremo in tanti a ricordare che il loro voto su questa legge potrebbe costare loro la rielezione, potremmo portare a casa la legge anti-corruzione di cui ha bisogno il paese. La corruzione ci costa 60 miliardi di euro l'

La cultura a fondo!

I pesanti tagli alla cultura, stanno affossando il cinema italiano, il teatro, la lirica e l'arte che potrebbe essere la prima fonte di sviluppo economico. Cultura che viene valorizzata in Inghilterra e in Francia che hanno un patrimonio culturale minore alla nostra penisola!

Siamo tutti No Tav!

 Luca Mercalli spiega quello che sta avvenedo in Val di Susa: Beppe Grillo si pone delle domande importanti su chi ci guadagnerà dalla costruzione della Tav Effetti collaterali del "treno ad alta velocità" (documentario, colore, 2008). Una video-inchiesta sull'impatto della TAV lungo la penisola italiana. Lo scenario che si dipana analizzando l'impatto che questa "Grande Opera" esercita sui territori che attraversa - in termini ambientali, sociali ed economico/finanziari - è sorprendente. Altrettanto sorprendenti ed esemplari le proteste delle popolazioni che quell'impatto, inevitabilmente, subiscono. "Fratelli di Tav" combina il racconto di queste lotte ad una spinosa inchiesta sui rapporti tra criminalità organizzata, imprese e corruzione politica - rapporti anch'essi ad "Alta Velocità" - intercorsi nella realizzazione della Tav. Un'analisi scomoda che svela quali inquietanti dettagli siano sepolti tra

Mandela dimesso da ospedale

L'ex leader sudafricano Nelson Mandela è stato dimesso dall'ospedale dove era stato ricoverato ieri per forti dolori all'addome. Lo riferiscono fonti del governo. Gli esami medici effettuati su Mandela "hanno rivelato che non c'é niente che non vada", dice un comunicato ufficiale della presidenza sudafricana. Dopo il ricovero l'ex leader anti-apartheid, 93 anni, aveva subito una celioscopia - un esame endoscopico degli organi addominali che solitamente viene praticato sotto anestesia totale. L'ex leader sudafricano Nelson Mandela, 93 anni, ricoverato ieri per dolori addominali, ha subito una celioscopia - un esame endoscopico degli organi addominali che solitamente viene praticato sotto anestesia totale - e "sta bene": è quanto ha assicurato il ministro della difesa sudafricano, Lindiwe Sisulu. Apprensione in Sudafrica per Nelson Mandela. Il simbolo della lotta contro il regime segregazionista bianco è stato ricoverato per

Omsa, una delle fabbriche italiane che vanno all'estero per i profitti

Chiudere baracca per andare in Serbia anche se le cose non vanno affatto male, lasciare a casa quasi trecento lavoratori beneficiando degli ammortizzatori sociali, migliorare i conti e promettere un fantomatico investitore che riassorbirà tutta la manodopera. Nerino Grassi, padre-padrone della Golden Lady, sembra quasi un Marchionne al cubo. L’ad Fiat, infatti, promette anche lui investimenti risolutori, ma dalla sua, almeno, ha la crisi evidente del settore auto. Le calze Omsa, invece, funzionavano e funzionano eccome. Eppure il padrone del vapore ha deciso (era il gennaio 2010) di chiudere lo stabilimento di Faenza ed emigrare nei Balcani, dove per ogni operaio assunto (pagato 250-300 euro al mese) riceve migliaia di euro di contributi pubblici. Niente e nessuno ha saputo impedirglielo. La battaglia delle lavoratrici Omsa, simbolo anche mediatico della crisi italiana, non è finita, anzi. Il licenziamento collettivo di 239 persone annunciato dall’azienda il 27 dicembre – nonost

La Rai in crisi

 Alcuni video estratti dalla trasmissione Servizio Pubblico di ieri per capire cosa succede in Rai

Le dichiarazioni dei redditi dei ministri

"Ma che bravi, i nostri cari ministri hanno messo online le dichiarazioni dei redditi. Ma, in sostanza, questa operazione a cosa cazzo serve se non fare inferocire ancora di più i sudditi che ora possono confrontare stipendi milionari a 7 o 8 cifre con i loro miserabili stipendi a 3 o 4 cifre, per non parlare di quelli che di cifre ne hanno zero? Sarebbe ora di dire BASTA a tutto questo scempio. BASTA vedere gente che, pur rivestendo cariche importanti e di responsabilità o peggio ancora politici incapaci ed incolti, incassa stipendi pari a 20/30 volte quelli di un operaio o di un impiegato. BASTA sopportare personaggi che conducono vite da nababbi e contemporaneamente vanno in televisione a sproloquiare di spread, a chiedere sacrifici e a parlare di crisi economiche che non li hanno mai sfiorati e mai li sfioreranno neanche lontanamente. Io non voglio sapere quanto guadagna uno della Casta o dell’Elite (come si chiamano adesso i tecnici al governo). Esigo, invec

Fiat Melfi, operai reintegrati grazie all'articolo 18

La Corte di appello di Potenza accoglie il ricorso della Fiom e ordina alla Fiat di reintegrare nello stabilimento di Melfi (Potenza) i tre operai licenziati nell'estate 2010. Due di questi sono proprio delegati della Fiom. I lavoratori erano stati allontanati dall'impiego con l'accusa di aver bloccato un carrello durante uno sciopero interno. Grande soddisfazione viene espressa dal sindacato, che vede confermata la "condotta antisindacale" del gruppo. La Fiat annuncia il ricorso in Cassazione, senza commentare la sentenza "seguendo la linea già tenuta nei precedenti gradi di giudizio". L'azienda ribadisce che "considera inaccettabili comportamenti come quelli dei tre lavoratori: proseguirà le azioni per impedire che simili condotte si ripetano". Dopo il licenziamento dei lavoratori, la Fiom ha fatto ricorso appellandosi all'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori: quello che sanziona la " repressione della c

I marò e la sindrome americana dell'impunità

 Le circostanze della vicenda dei due militari del battaglione San Marco, imbarcati sul mercantile Enrica Lexie battente bandiera italiana, che incrociava al largo delle coste indiane, in acque internazionali, che sono accusati di aver sparato su un peschereccio, il St. Antony, uccidendo due pescatori locali, disarmati, scambiati per pirati, sono ancora tutte da chiarire. Per l'intanto appaiono però sorprendenti due dichiarazioni della Farnesina. La prima dice: “Il governo italiano ritiene sia competente la magistratura italiana essendo i fatti avvenuti in acque internazionali su una nave battente bandiera italiana”. Se due pescatori di Mazara del Vallo di un peschereccio che navigava al largo delle coste siciliane, sia pur in acque internazionali, fossero stati uccisi da militari indiani imbarcati su un mercantile indiano, qualcuno dubiterebbe, qui da noi, che la competenza sul tragico episodio spetti alla nostra magistratura, cioè al Paese delle vittime? Più inquietante anco

CALABRIA, SCOPELLITI E FAMIGLIA A L L’ATTACCO DEL COLONNELLO ANTIMAFIA

Spezzeremo le reni al colonnello. Per la prima volta un intero Consiglio regionale si riunirà per approvare un documento di condanna contro un ufficiale dell’Arma dei carabinieri. Accadrà domani in Calabria per volere di Giuseppe Scopelliti, governatore e padre padrone del Pdl. Nel mirino degli attacchi e di un “dossier” che lo stesso Scopelliti presenterà al Consiglio, il colonnello Valerio Giardina, per anni comandante del Ros della città dello Stretto. Si tratta dell’uomo che ha catturato il superlatitante Pasquale Condello, che da queste parti chiamavano non a caso il “Supremo”, tra i più temuti capi della ‘ndrangheta. Di mafiosi che latitano da anni indisturbati nelle loro case di Reggio e negli anfratti dei paesi della Calabria, il colonnello ne arresta 16 prima di mettere le manette a un altro big-boss, Peppe Morabito, capo della mafia di Africo. Tanti successi, sempre accompagnati dagli applausi e dai comunicati di apprezzamento “prestampati ” dei politici calabresi. Ma è q

C’è ladro e ladro per gli industriali

L’ idea di Emma Marcegaglia che il sindacato protegga “assenteisti cronici, ladri e quelli che non fanno il loro lavoro” è opinabile, sicuramente offensiva ma abbastanza generica da risultare legittima. È sul piano della logica che la presidente della Confindustria delude. Le leggi che consentono all’azienda di famiglia di prosperare da decenni non vietano di licenziare ladri e assenteisti cronici. Alle volte l’applicazione delle leggi è imperfetta: per esempio sarebbe vietato agli operai di morire dentro gli stabilimenti siderurgici di casa Marcegaglia, per ogni tanto, purtroppo accade. Ma alla signora Marcegaglia piace la scorciatoia decisionista. Il garantismo vale solo per i suoi amici imprenditori e manager che anche se condannati in tribunale (ladri veri, con tanto ti timbro giudiziario) se la cavano con il solito “sono certo che l’appello ribalterà il verdetto”. Per gli operai invece deve valere la giustizia sommaria del padrone: senza l’articolo 18 sarà l’imprenditor

L'opposizione veltroniana del Pd per Crozza!

 La finanza a Sanremo, le ricchezze del Governo Monti, le porcate delle Margherita con la collaborazione dell'onorevole del Pd Lusi, il berlusconiano Veltroni e tanto altro.

L'Orso d'oro dentro una cella

Omicidio, narcotraffico, associazione a delinquere. I reati compiuti dai protagonisti di Cesare deve morire, fresco Orso d’Oro dei fratelli Taviani, non sono “minori”. La sezione di Alta Sicurezza di Rebibbia ospita persone che hanno vissuto e commesso talvolta quegli atti violenti raccontati dai classici della letteratura e del teatro. Perché, in fondo, chi ha indagato meglio le pulsioni più oscure dell’uomo di Shakespeare, Genet, o Dante? Cosimo Rega, che interpreta Cassio nella messa in scena del Giulio Cesare narrata nel film, è un che per la camorra ha ammazzato. È in galera da 34 anni e sconta l’er gastolo. A marzo uscirà anche il suo libro, Sumino ‘o Falco, autobiografia di un ergastolano. Ma nel frattempo è diventato autore della battuta conclusiva del film, non prevista in sceneggiatura, e che da sola apre un mondo: “Da quando ho conosciuto l’arte, ‘sta cella è diventata una prigione”. Rega, assieme a un’altra trentina di detenuti, l’arte l’ha conosciuta da una decina

Recessione, l'inchiesta nella cassa integrazione italiana

 La  Recessione un problema sentito ogni giorno di più dagli italiani e il reportage di "Presadiretta" che entra nel cuore di due vicende molto calde (la Omsa e la Sigma Tau) il cui epilogo si chiarirà proprio in questi giorni, fa capire perfettamente quello che è difficile da capire seguendo i tg o leggendo i quotidiani ogni giorno.

Corruzione, reale problema italiano

Mentre Veltroni e Vendola si scannano sull’ap - passionante quesito se Monti sia di sinistra o di destra e Bersani non trova di meglio della Fornero come modello femminile da contrapporre a Belén, ci permettiamo – se non è troppo disturbo – di segnalare a lorsignori un tema appena appena più urgente: la legge anti-malaffare, che ci permetterebbe di recuperare qualcuno dei 180 miliardi mangiati ogni anno da corruzione ed evasione fiscale. A meno che qualcuno non ritenga che l’articolo 18 ci costa più del malaffare. Il periodo storico è fra i più propizi: vale la pena approfittarne, prima che le acque dell’indifferenza si richiudano. La ministra Paola Severino, intervistata da Lucia Annunziata, ha preso impegni importanti. Perché centrosinistra e Terzo Polo non la prendono in parola e si appropriano di questa bandiera, finora sventolata dal solo Di Pietro? Il Parlamento è lo stesso di Ruby nipote di Mubarak, ma la paura di sfidare l’impopolarità potrebbe costringere qualche peone

Dimissioni impossibili in Italia!

Vorrei citare ancora una volta le parole di Angela Merkel, cancelliere dello Stato più importante d’Europa, sulle dimissioni del suo amico Christian Wulff, presidente della Repubblica più importante d’Europa, per un mutuo a tasso agevolato: “Rispetto la sua convinzione di essersi sempre comportato bene, ma non poteva più servire il popolo. È una forza del nostro Stato di diritto trattare tutti allo stesso modo, indipendentemente dalla posizione”. Ora, i casi sono due: o tutta Europa s’è messa d’accordo per sputtanare l’Italia facendo dimettere ministri e papaveri per quisquilie (il tedesco Guttenberg per una tesi di dottorato parzialmente copiata da Internet, l’inglese Huhne per una multa all’autovelo x caricata sulla patente della moglie, il banchiere centrale svizzero Hildebrand per un investimento della moglie in odor di insider); o dobbiamo prendere umilmente lezioni dall’Europa. Ma, siccome non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, c’è chi, fra i commentatori che amm

Olimpiadi 2020, Monti non le vuole. La maggioranza sì

Dire perplesso è dire poco. Se fosse per Mario Monti, insomma, la candidatura per le Olimpiadi 2020 Roma se la potrebbe scordare. Si è portato i risultati della commissione Fortis (quella che ha stilato l’impatto economico “costi-b e n e fi c i ” di un’e ventuale investitura della Capitale) persino negli Stati Uniti e si è fatto la convinzione, molto solida a sentire chi gli sta vicino, che proprio nulla torni. Anzi. L’idea, poi, di firmare degli affidavit in bianco, sapendo che i costi che vengono sbandierati oggi (addirittura un'Olimpiade a costo zero, non si è mai visto!) mai potranno restare gli stessi, lo hanno innervosito parecchio nelle ultime ore. Così, si è preso altro tempo. La decisione finale, che doveva arrivare ieri, ci sarà stamattina. Gianni Alemanno si è “venduto”un incontro con Monti a ridosso del sì o del no . Un incontro definito “decisivo”. Peccato che Monti l’abbia smentito, con il sindaco di Roma costretto a riparare in un “comunque ci sarà”. Quando, non

L'inchieta sulla cementificazione!

 Vi proponiamo l'inchiesta di Presa Diretta sulla cementificazione in Italia. Dalla Lombardia alla Calabria guardate come i nostri governanti hanno guidato e continuano a condurre la cosa pubblica solo prevedendo motivi di interesse, così aumentano i "pericoli" a ogni minima pioggia e non solo.   PRESA DIRETTA CEMENTO TERZA PARTE

I Pompieri contro la Polizia

In Belgio il governo ha aumentato l'età pensionistica dei pompieri, che non l'hanno presa bene. Si sono diretti con gli idranti verso gli uffici del primo ministro. La polizia, che presidiava l'edificio, è stata innaffiata. Di solito avviene il contrario. Date le temperature sotto zero, i poliziotti sono parzialmente congelati. Prossimamente sui nostri schermi? Poliziotti contro Carabinieri, Guardie Forestali contro Vigiili Urbani, Protezione Civile contro Corrazzieri. Che spettacolo!

ACTA, come funzionerà il nuovo bavaglio al web

Sabato 11 febbraio è stata una giornata di mobilitazione in tantissime piazze europee dove, nonostante il gelo a dir poco polare, migliaia e migliaia di persone hanno espresso il loro dissenso nei confronti di Acta, ovvero la nuova disposizione legislativa che si propone di limitare le libertà digitali. A Berlino come Parigi, senza dimenticare Roma, Praga, Sofia e tante altre ancora, è esplosa la protesta di coloro che si battono per un web libero da vincoli e senza bavagli di alcun tipo. L’ACTA, acronimo di  Anti-Counterfeiting Trade Agreement  è un trattato intergovernativo che impegna gli Stati firmatari ad applicare norme severe per contrastare la pirateria digitale e la contraffazione di materiale; questo trattato commerciale è stato coperto da segreto per circa tre  anni proprio per evitare qualsiasi critica che ne rallentasse la stesura e può contare già sulla firma di circa 40 Stati e sulla importante adesione di grandi multinazionali che sono di grande sosteg

L’Italia è nella morsa del gelo, ma Ferrovie penalizza pendolari e Intercity

L’avete notato? La neve e il gelo si accaniscono contro i treni normali, i regionali, i pendolari, gli Intercity e risparmiano quasi sempre i treni di serie a come le Frecce Rosse. È successo una settimana fa, quando ci sono state le prime nevicate. È risuccesso ieri con il secondo nodo di freddo. Venerdì sera le Ferrovie hanno deciso di chiudere decine di linee in 13 regioni, tutte tratte secondarie, cancellando numerosi convogli regionali e locali e manco mezza Freccia Rossa. Come mai? Escluso che anche il tempo abbia preferenze di classe, la spiegazione è un'altra. La ragione è che neve e gelo si fanno sentire soprattutto su treni e linee dove gli investimenti sono insufficienti o scarsi e la manutenzione approssimativa. Treni e linee di serie B, appunto. Anche il freddo, insomma, evidenzia una realtà sconcertante: grazie alla cura dell’amministratore Mauro Moretti, e Ferrovie italiane sono diventate una cosa per certi aspetti assai più brutta rispetto al passato. S

Le sofferenze dei greci in nome delle banche!

 La Grecia è in ginocchio: dopo tre anni di terapia intensiva per curare l’eccesso di debito pubblico, il reddito nazionale è crollato del 12 per cento, la disoccupazione ha superato il 20, la protesta dilaga e il governo di coalizione è in pezzi. Eppure, l’E u ro p a non è soddisfatta e chiede ulteriore rigore. I tempi stringono: i 130 miliardi della rata di prestito concesso dal Fondo monetario e dalle istituzioni europee sono indispensabili per le necessità correnti e soprattutto per pagare gli interessi in scadenza la settimana prossima (15 miliardi). Il Parlamento greco dovrebbe votare questa sera le nuove misure imposte dai creditori. E’ probabile che alla fine Papademos ottenga i voti necessari, ma non per questo la situazione sarà risolta. Il fatto è che il problema fondamentale, quello dell’insolvenza dello Stato greco, continua ad essere affrontato in modo improprio e questo soprattutto per proteggere gli interessi delle banche internazionali e delle stesse banche

Craxi, Schettino ante litteram

Bruno Vespa ha aperto un Porta a Porta , più o meno in coincidenza con il ventennale dell’arresto di Mario Chiesa avvenuto nel febbraio 1992, con una sua intervista in ginocchio a Bettino Craxi in cui ‘ l’esule di Hammamet’, condannato a più di dieci anni di reclusione per corruzione e finanziamento illecito, cantava il solito ‘ leit motiv’: “I processi di Mani Pulite sono stati processi politici”. E in studio il medium Vespa, nel silenzio-assenso di tutti i presenti (ad eccezione di Giovanni Valentini), chiosava: “A vent’anni di distanza bisogna ammettere che Craxi aveva ragione”. Buon Dio, si sperava che almeno con certe cose fosse davvero finita. E invece no. Il presupposto dello pseudo ragionamento di Craxi e del suo ventriloquo è il solito: le inchieste di Mani Pulite colpirono solo alcuni partiti, risparmiandone altri, quelli di sinistra. A parte il fatto che finché mi sono preso la briga di contarli erano 283 gli amministratori di sinistra inquisiti, non è c

Federico Aldrovandi il film sull'omicidio!

È stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia è un documentario uscito nel 2010, scritto, diretto da Filippo Vendemmiati. Racconta la tragica vicenda della morte del giovane Federico Aldovrandi, studente di Ferrara ucciso nella notte del 25 settembre del 2005. Il film è stato presentato l'8 settembre 2010 alla 67esima Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia. In attesa della sentenza definitiva prevista il 21 giugno del 2012 , il 6 luglio del 2009 il tribunale di Ferrara, giudice Francesco Maria Caruso, ha condannato a tre anni e sei mesi i quattro poliziotti (Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri) riconoscendo l'eccesso colposo nell'uso leggittimo delle armi. I quattro condannati, grazie all'indulto varato nel 2006, non sconteranno la loro pena. Il 5 marzo 2010 tre poliziotti sono stati condannati nel processo Aldrovandi bis sui presunti depistaggi nelle indagini; un quarto è sta

Marchione salverà la Fiat?

 Nessuno lo dice, ma la Fiat ha un sacco di debiti e non vende più, probabilmente come ha detto Marchionne in pochi anni verranno chiuse tutte le fabbriche in Italia, ascoltiamo cosa dicono un giornalista e lo stesso Marchionne-Crozza!

BALTASAR GARZÓN CONDANNATO, GLI SPAGNOLI ANTIFASCISTI SI INDIGNANO!

 Il tribunale supremo di Madrid ieri ha da decretato la fine della carriera del giudice spagnolo Baltasar Garzon, famoso in tutto il mondo per aver arrestato il dittatore cilento Augusto Pinochet nel 1998 (grande amico della lady di ferro Margharet Tacher). Lo hanno deciso, all’unanimità, i sette giudici della sezione penale del Tribunale Supremo spagnolo, condannandolo a 11 anni di interdizione per il delitto di abuso di potere, l'assurda decisione è stata presa, per aver ordinato l’intercettazione in carcere delle conversazioni tra alcuni imputati dello scandalo finanziario Gurtel e i loro avvocati , un scandalo di corruzione che ha visto imputati membri del Partito Popolare, oggi alla guida del Governo Spagnolo. Garzon ha subito dichiarato che farà ricorso ai tribunali internazionali per contrastare la misura presa, " Userò tutte le vie legali per combattere questa sentenza y eserciterò tutte le azioni che siano pertinenti per cercare di contrastare il pregiudizio i