Il tribunale supremo di Madrid ieri ha da decretato la fine della carriera del giudice spagnolo Baltasar Garzon, famoso in tutto il mondo per aver arrestato il dittatore cilento Augusto Pinochet nel 1998 (grande amico della lady di ferro Margharet Tacher). Lo hanno deciso, all’unanimità, i sette giudici della sezione penale del Tribunale Supremo spagnolo, condannandolo a 11 anni di interdizione per il delitto di abuso di potere, l'assurda decisione è stata presa, per aver ordinato l’intercettazione in carcere delle conversazioni tra alcuni imputati dello scandalo finanziario Gurtel e i loro avvocati, un scandalo di corruzione che ha visto imputati membri del Partito Popolare, oggi alla guida del Governo Spagnolo. Garzon ha subito dichiarato che farà ricorso ai tribunali internazionali per contrastare la misura presa, " Userò tutte le vie legali per combattere questa sentenza y eserciterò tutte le azioni che siano pertinenti per cercare di contrastare il pregiudizio irriparabile che gli autori di questa sentenzia hanno commesso", ha spiegato in un comunicato. Garzon nel 2009, durante le indagini sul caso Gurtel ordinò le intercettazioni in prigione tra i presunti dirigenti del caso di corruzione e i suoi avvocati e per questo fu sospeso nel 2010. Ma in molti ritengono che tutto questo meccanismo è stato creato per gettare fango sull'operato del giudice, dopo che aveva cercato inutilmente di indagare sulle fosse comuni create da Francisco Franco. Ieri sera nella centrale Puerta del Sol di Madrid più di cinquecento persone hanno manifestato il loro disgusto verso la sentenza del Tribunale Spagnolo al grdi di " La Spagna al contrario, corrotti e fascisti fanno giudicare un giudice". La figlia del giudice Maria Garzon ha fatto diffondere una lettera che pubblichiamo di seguito :
Questa lettera è diretta a tutti quelli che oggi brinderanno con champagne per l'inabilitazione di Baltasar Garzón.
A voi, che per anni avete riversato insulti e bugie; a voi, che finalmente avete raggiunto il vostro obiettivo, ottenuto il vostro trofeo.
A tutti voi dirò che mai ci farete abbassare la testa, che mai spargeremo una sola lacrima per voi. Non vi daremo questa soddisfazione.
Ci avete toccato, ma non affondato; e lontani dal farci perdere la fiducia in questa società, ci avete dato maggiore forza per continuare a lottare per un mondo in cui la Giustizia sia autentica, senza settarismi, non guidata da invidie, da accordi di corridoio.
Una Giustizia che rispetta le vittime, che applica la legge senza timore di rappresaglie. Una Giustizia vera, in cui mi hanno insegnato a credere da quando sono nata e che voglio che mia figlia, che adesso corre estranea tutto, conosca e apprenda ad amare, nonostante adesso sia stata colpita. Un passo indietro che voi imponete a Baltasar, ma che non è altro che il riflesso della vostra stessa condizione.
Ma, soprattutto, vi auguro che questo colpo, che avete gridato da anni, non si ritorca contro la nostra società, per le gravi conseguenze che la giurisprudenza seminata potrà avere.
Voi oggi brinderete con champagne, ma noi lo faremo insieme, ogni notte, perché sappiamo che mio padre è innocente e che la nostra cosicenza SI' è tranquilla.
Madrid, 9 febbraio 2012
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