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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

RIMBORSI ELETTORALI/ Quanto prenderanno i partiti? Ma Fini, Ingroia e Giannino a bocca asciutta.

    Il momento clou è arrivato. Sui partiti entrati in Parlamento – Movimento 5 Stelle compreso - sta per piovere una marea di denaro. 159 milioni di euro per la precisione. Quanti rinunceranno? Ma ecco le cifre, sigla per sigla. Quasi 160 miloni. Per la precisione, 159: sono gli euro di rimborsi elettorali che spettano ai partiti reduci dalla "battaglia" del 24 e 25 febbraio. Il conto lo fa Repubblica, che ironizza: chissà che nostalgia, per i tesorieri, pensando ai 407 milioni complessivi incassati nel 2008, prima del taglio (parziale) ai costi della politica. In ogni caso, è una pioggia di soldi che innaffia tutti quanti. O almeno, chi in Parlamento ci è entrato. SOLDI PER TUTTI (O QUASI) - Fini, Ingroia, Giannino e Di Pietro, quindi, resteranno a bocca asciutta e il dolore delle tasche sarà pari a quello dell'orgoglio. A ridere, invece, sono partiti lillipuziani come Grande Sud (350mila euro), I tirolesi del SVP (366mila euro), il Mefagono

Processo Thyssen, in appello ridotta pena per ad: “Non ci fu dolo”

      Nell'impianto, a causa del rogo che si sviluppò il 6 dicembre 2007, morirono 7 operai. In primo grado l’amministratore delegato della Thyssenkrupp, Harald Espenhahn, era stato condannato a 16 anni e mezzo di carcere per omicidio volontario con la formula del dolo eventuale. Il dolore dei familiari: "Maledetti, vergogna".   Pena ridotta in appello per l’amministratore delegato della Thyssen. Nell’impianto, a causa del rogo che si sviluppò il 6 dicembre 2007, morirono 7 operai. In primo grado il top manager Harald Espenhahn era stato condannato a 16 anni e mezzo di carcere per omicidio volontario con la formula del dolo eventuale mentre gli altri cinque imputati erano stati condannati a pene comprese tra i 10 anni e 10 mesi e i 13 anni e mezzo di reclusione. La pena è stata ridotta perché secondo i giudici di appello non ci fu il dolo. La lettura della sentenza ha sconvolto i familiari presenti in aula.” Vergogna, maledetti, che schifo” il grido

Abi britannica: governi lascino “morire” le banche

Le banche in crisi dovrebbero essere lasciate fallire, piuttosto che salvate con i soldi dei contribuenti. Va contro le leggi del capitalismo. A dirlo e’ Anthony Browne, il numero uno dell’Associazione dei Banchieri inglesi. LONDRA (WSI) – Il numero uno dell’Abi britannica,  Anthony Browne , ha esortato il governo “a non soccombere alla tentazione di salvare una banca dal fallimento con i soldi pubblici”. Browne, che ricopre l’incarico alla  BBA (British Bankers Association)  da settebre, ha inoltre lanciato un appello perche’ il settore venga messo a “regime puramente privato”: cio’ significa che gli investitori dovranno accollarsi le perdite nel caso in cui un istituto di credito faccia crack. “La cosa piu’ importante e’ assicurarsi che i servizi finanziari  non ottengano mai piu’ aiuti statali e soldi dei contribuenti – che siano espliciti o impliciti”. “In altra parole – ha aggiunto Browne durante un intervento all’ Institute of Directors  - dobbiamo risolvere i

Addio Stéphane Hessel, l'autore di Indignatevi!

Si è spento a 95 anni l'autore del pamphlet che ha ispirato gli indignados. Nato a Berlino nel 1917 da famiglia ebrea, aveva combattuto nella resistenza francese. È morto a 95 anni Stéphane Hessel, l'autore del pamphlet "Indignatevi!" ("Indignez vous"), circa 20 pagine divenute nel 2011 un caso editoriale e politico, che ha ispirato il movimento giovanile degli Indignados. Lo ha annunciato questa mattina la moglie. Il politico, scrittore e diplomatico, nato a Berlino il 20 ottobre 1917 da una famiglia ebrea, aveva combattuto nella Resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale ed era stato deportato nel campo di concentramento di Buchenwald. Una piccola citazione da Indignatevi! : « La mia lunga esistenza mi ha dato una successione di motivi per indignarmi, nati piuttosto da una volontà d'engagement che sull'onda dell'emotività. Da giovane studente normaliano sono stato segnato profondamente da Sartre, compagno di

Crozza, il vincente-perdente Bersani!

Crozza-Bersani e le ragioni della sconfitta, nel primo monologo post elettorale di Maurizio Crozza a Ballarò. [CROZZA] Bersani a Grillo: "ADOTTAMI!". di byoblu

Grillo: noi primi in tre anni senza soldi e rimborsi

Il comico rivendica il successo del M5s fuori dalle normali dinamiche dei partiti: «Siamo diventati la prima forza in assoluto senza soldi e rimborsi».  All'indomani del boom elettorale del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo con un tweet rivendica il successo della sua creatura: «Siamo diventati la prima forza in assoluto in tre anni, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso». Intanto, sempre questa mattina, Silvio Berlusconi ha commentato così il risultato del M5s: «Ha fruito dello scontento generato dallo spettacolo della politica che è stato veramente deteriore, i vari scandali sono stati disgustosi. Quindi credo che ci sia stata molta gente che ha pensato di vedere in Grillo uno che dice "mandiamo a casa tutti", ma alla fine non ha mandato a casa nessuno, anzi ha dato una mano con questi risultati alla sinistra». Fonte: globalist

Vaticano: si dimette il cardinale O’Brien. Accusato di comportamenti inappropriati.

   Tre preti scozzesi, insieme ad un ex sacerdote, avevano presentato la loro querela al Nunzio Apostolico Antonio Mennini, chiedendo le immediate dimissioni del cardinale. Il cardinale britannico, che sarebbe dovuto andare in pensione il prossimo mese, è sempre stato un acceso critico del movimento gay, condannando l’omosessualità come immorale Il cardinale  Keith O’Brien , il più alto porporato in Gran Bretagna, si è dimesso. Papa Benedetto XVI ha accettato la rinuncia del porporato al centro di uno scandalo. E’ stato accusato di ‘comportamenti inappropriati” da tre preti scozzesi che hanno lavorato con lui. Secondo quanto riportato nei gironi scorsi dalla stampa britannica, i tre preti, insieme ad un ex prete, hanno presentato la loro  querela al Nunzio Apostolico  Antonio Mennini, chiedendo le immediate dimissioni del cardinale. Secondo la BBc, a questo punto, non parteciperà più al conclave per l’elezione del successore di Bendetto XVI. O’Brien, nato il 17

Non ve lo dicono, ma i bambini in Spagna hanno sempre più fame

 In molti sono rimasti allibiti, in Italia, quando si è squarciata la criminale cappa del silenzio che per mesi aveva avvolto la crisi greca, portando alla luce le sofferenze di un intero Paese ridotto alla fame e alla miseria dalla Troika . Quello stesso silenzio, oggi sta imbavagliando un altro Paese dell’Europa: la Spagna . Forse perché troppo concentrati sulla campagna elettorale, o forse per la necessità di non svelare, a ridosso delle elezioni, le atrocità delle politiche economiche e sociali europee (benedette da una larga maggioranza), i nostri media non si interessano affatto alla crisi spagnola.  Uno degli ultimi allarmi, però, è stato lanciato dai quotidiani della Comunità Valenciana , che riportano i dati di una ricerca realizzata dalla “Casa della Carità”. Nel 2012, sono stati 11.600 i bambini che si sono nutriti facendo ricorso alla Caritas locale , e di questi circa la metà hanno tra i 4 e gli 11 anni . Rispetto al 2011, la cifra è raddoppiata. Già nei mesi

Ustica, nuova inchiesta sulla morte di un testimone

Riaperta un'inchiesta sull'incidente aereo del 1992 in cui morì Alessandro Marcucci. Ipotesti: non si trattò di un errore umano ma di omicidio. La magistratura non si arrende, vuole provare a fare luce sui troppi misteri attorno ala strage del DC9 di Ustica. La procura di Massa, infatti, ha riaperto un'inchiesta sull'incidente aereo sospetto nel quale, il 2 febbraio 1992 a Campo Cecina, morirono i piloti Alessandro Marcucci e Silvio Lorenzini. Si indaga per omicidio contro ignoti, il sospetto, dunque, è che non si sia trattato di un incidente. Nello scorso mese di settembre, l'associazione antimafia "Rita Atria" aveva presentato un voluminoso esposto per chiedere la riapertura delle indagini contestando la tesi ufficiale secondo la quale i due piloti del velivolo antincendio erano morti in seguito a un incidente. Alessandro Marcucci era un ex pilota dell'aeronautica militare coinvolto, come testimone, nell'inchiesta per la strag

Vai in Cina!

    Società, politica, innovazione tecnologica. Andiamo a votare con la consapevolezza dei mutamenti occorsi dagli anni 80 ad oggi. In attesa di quelli che potranno ancora arrivare.  Quando frequentavo gli ultimi anni delle scuole elementari vi era una curiosa espressione oggi completamente in disuso che si adoperava soprattutto tra i ragazzini per mandare al diavolo un tuo coetaneo: ma và in Cina! Forse qualcuno se lo ricorda ancora. L'allusione era riferita ad un posto molto lontano, di cui non si conosceva praticamente niente e che veniva descritto come un paese più povero della Russia o del Messico. Era il 1983: quanti fatti ed eventi hanno caratterizzato quasi in maniera karmica quell'anno agli inizi dei mitici Ottanta. Nasce Arpanet, di fatto la prima rete embrionale di computer da cui si sviluppa dieci anno dopo il world wide web, l'IBM è la più prestigiosa società americana nel mondo, un giovane Steve Jobs inventa Lisa, il primo personal compu

Waltz: dopo Django diventa Djesus

Christoph Waltz, attore austriaco rivelatosi al grande pubblico grazie ai due film di Quentin Tarantino Bastardi senza gloria e Django Unchained, e' il protagonista di un finto trailer Djesus Uncrossed, ironica e blasfema parodia del western di Tarantino, incrociato con l'opera bellica precedente. Con lui brillano il Giuda Iscariota in versione black (Samuel L. Jackson) e l'imperdibile San Pietro-Brad Pitt. Il tutto e' stato presentato durante il Saturday Night Live assieme allo spot Papal securities, in cui interpreta un dimissionario Papa Benedetto XVI alle prese con un'assicurazione per pontefici che perdono il posto di lavoro. Papal Securities from Filippo Cube on Vimeo .

LAZIO/ Tra politiche e regionali: ecco la sagra di impresentabili, indagati, voltagabbana e figli di papà

Pionati e la Bongiorno lasciano la Camera e vanno alla Regione; in senso inverso si muovono Renata Polverini e un numero impressionante di ex consiglieri e assessori Pd e Pdl. Tragicomici alcuni casi in cui i democratici, per non dare nell’occhio, hanno preferito candidare mogli e figli di esponenti troppo invischiati negli scandali che hanno colpito nell’ultimo anno la Regione. E poi tanti gli indagati, i condannati e gli amici di. Nel Lazio, insomma, ci si avvia verso la sagra dei riciclati incandidabili.   Renata Polverini terzo posto alla Camera (terzo posto nella circoscrizione Lazio 1: posto dunque assicurato) e Giulia Bongiorno , dopo una legislatura a Montecitorio, in corsa per la presidenza della Regione . L’ex Presidente della Camera Irene Pivetti in corsa per un posto per la Pisana con i Cristiano Popolari di Baccini e l’ex capogruppo Pdl in giunta Francesco Battistoni (il cui nome era salito agli onori della cronaca dopo lo scandalo Fiorito e dopo alcune sue f

“Fanno tutti schifo!”, da Grillo a Berlusconi: ecco la filastrocca contro tutti gli elettori

“ Perché non critichi anche gli altri candidati?” mi dice lo 2.0ticone qualunque quando, per dover di cronaca e piacer d’informazione, scrivo dell’un o dell’altro i misfatti imputati.  Son Berlusconiano se racconto il Monte Paschi, Bersaniano se biasimo l’epistola ingannevole; Grillino coi finanziamenti fuggiaschi, voto Monti se trovo il debito spregevole. Caro e.lettore , se parlassi di tutto e di tutti quando mi diletto scrittore, sarei Dideròt e non d’informazion fattore. L’amara verità , che vi farà tan gaudi tan mesti in singolar istante, è che l’uno vale l’altro sotto l’etica imputante.   Dei loro errori si pinguan le cronache come Ferrara di colesteroli, che diatriba comprendere il vero tra frodi e falchi tiratori.  Millantate affezioni, sorrisi previe condizioni, “allora voti me?” disse colui della cui confidenza ero privo da generazioni.  Le vergogne altrui son gioie e pretesti per dire “Noi non siam mica così”, che poi quando succede a loro “Guarda

MONTI/ Ecco le sette bufale del suo programma: se ‘O Professore racconta balle spaziali…

Dalla  legge elettorale  all’ abolizione delle province ; dall’ occupazione giovanile e femminile  alla  riduzione delle tasse ; dai  debiti delle imprese  con lo Stato all’ università , passando per  cultura  e  ricerca . Sono questi i temi principali snocciolati da  Mario Monti  nel programma di Lista Civica . Infiltrato.it è andato ad esaminarli uno per uno, rapportandoli a quanto fatto (e soprattutto non fatto) dallo stesso bocconiano nei suoi tredici mesi di governo.  Ecco le sette (pesanti) bufale firmate Mario Monti . “ Venti priorità per riformare l’Italia ”. Questo il titolo che campeggia sul programma di Lista Civica , il movimento targato  Mario Monti . Venti punti, si legge, “ per andare avanti e far salire l’Italia ”. A leggere nel dettaglio il programma, però, sono tante le  incongruenze con quanto realizzato dal professore nei suoi tredici mesi di governo. Quasi come se il  Monti tecnico  e quello  politico  fossero due persone diverse. Una sorta di  dottor Je

Imu: Berlusconi scrive a un morto. Famiglia infuriata

Il Cavaliere manda la lettera a un uomo morto nel 2010. Il figlio: chissà a quante altre persone defunte è stata recapitata riaprendo ferite. Si vergogni. La contestatissima lettera di Berlusconi sull'Imu è arrivata a casa dei genitori, intestata al padre Duilio defunto nel 2010, ed è stata aperta dalla madre. Il figlio, Daniele Imola - 54 anni, riccionese, imprenditore, già sindaco di Riccione e candidato al Senato con il Pd - chiede scuse pubbliche. "Come alla mia famiglia - scrive Imola in una nota - chissà a quante altre persone defunte è stata recapitata riaprendo ferite con dolore e rabbia. Da chi è padrone quasi esclusivo della comunicazione bisogna pretendere almeno rispetto per i morti. Io pretendo scuse pubbliche per il dolore che ci ha provocato. Si deve vergognare". Fonte: globalist

SPRECHI/ La macchina elettorale? Costo: 400 milioni. Tra pratiche medievali e 16mila candidati

    Mettici le 370 mila matite copiative (per un costo stimato di oltre 150 mila euro) pur essendo nell’era digitale, mettici una mole impressionante di carta, cartone, buste e timbri; aggiungici un numero impressionante di candidati, liste e coalizioni (oltre sei mila nomi in più rispetto al 2008, per l’incredibile cifra di 16mila candidati); mettici poi la coincidenza anche con le regionali in Molise, Lazio e Lombardia. E il gioco è fatto. Per la precisione saranno 389 i milioni che lo Stato spenderà per la tornata elettorale di domenica e lunedì prossimi. Una montagna di soldi. Un aumento, rispetto alle precedenti politiche del 2008, di circa l’11 per cento (circa trenta milioni di euro in più). Eppure sarebbe bastato un po’ di buonsenso e un briciolo di digitalizzazione che manca solo al nostro Paese. Non c’è che dire. È paradossale che questo avvenga proprio nel pieno del vento di antipolitica. Eppure, secondo il rapporto pubblicato da Il Sole 24 Ore , le operazioni di v