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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Crocetta ha fermato il Muos

Il predidente della Sicilia ha annunciato che l'assessorato all'ambiente ha revocato l'autozizzazione per la costruzione del sistema radar per le telecomunicazioni a Niscemi.  Stop al sistema radar e alle antenne di Niscemi. «L'assessorato regionale al Territorio e ambiente ha revocata definitivamente l'autorizzazione per la realizzazione de Muos di Niscemi». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Il progetto - Il programma Muos, gestito dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti, ormai bloccato in Sicilia, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei quattro satelliti tra il 2010 ed il 2013. Il sistema integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l'obiettivo di rimpiazzare l'attuale sistema satellitare Ufo. È composto da tre trasmettitori parabolici basculanti dalle dimensioni di circa 20 metri ad altissima frequenza 2 antenne elicoidal

Aldrovandi, "Gli assassini di mio figlio sono ancora in polizia". Oggi il sit in contro il Coisp

“Grazie della solidarieta' ma non basta: la politica deve intervenire”. A poche ore dal sit in convocato con l’appello del gruppo “Verità per Aldro” a Ferrara in piazza Savonarola, Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, punta il dito contro il mondo politico e istituzionale. Il nodo del ritorno in polizia dei quattro agenti condannati rimane, infatti. Rimane. E quindi Moretti si chiede pubblicamente (intervenendo alla trasmissione 'Servizio Pubblico') - cosa succedera' quando finirà il periodo di sospensione coincidente con i sei mesi di pena residua che i quattro stanno scontando. "Tutta la solidarieta' che ho ricevuto mi ha fatto un enorme piacere, quella della presidente della Camera Boldrini, dal Senato, anche dal nuovo capo della Polizia. Ho tutta la solidarieta' del mondo: e poi? Non e' successo niente, nulla e' cambiato, mi sento presa in giro a questo punto", ha detto Patrizia Moretti. "La condanna a 6

Appaltopoli, evasione record da 116 milioni. Ecco i furbetti cui chiedere il conto del disastro italiano

La cricca degli appalti pubblici ha portato alla società di costruzione Anemone S.r.l. un guadagno di 422 milioni di euro tra il 1999 e il 2008. Indaga la Procura di Roma sull’operazione “Grandi Eventi” che vede l’impresa edile coinvolta in tutti i lavori pubblici – G8, carceri, ricostruzione post sisma all’Aquila – grazie alla lobby triangolare tra : Diego Anemone, costruttore, Angelo Balducci, ex presidente del provveditorato di lavori pubblici e Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile. A questa indagine arriva un altro scandalo che pesa sulle spalle dei cittadini: Anemone ha evaso il fisco per 116 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 38 milioni di euro per fatture false oltre ai conti e codici criptati. Guadagni facili e lavori raccomandati che sembrano legare un ‘Grandi Eventi’ allo Stato del Vaticano: Balducci – gentiluomo del Papa – potrebbe aver trasferito buona parte dei suoi guadagni nella cassaforte dello Ior. Ipotesi dei pm non improbabile visto che buo

Qualcosa da fare in tutto il paese

Vi facciamo leggere una storia davvero interessante, buon divertimento: Entriamo in un piccolo Bar, ordiniamo e ci sediamo ad un tavolo. Dopo entrano due persone: - Cinque caffè, due per noi e tre sospesi... Pagano i cinque caffè, bevono due caffè e se ne vanno. Domando: Quali sono questi caffè pagati? Mi dicono: Aspetta e vedrai. Dopo vengono altre persone. Due ragazze chiedono due caffè, pagano normalmente. Dopo un pò, arrivano tre avvocati e chiedono sette caffè:  -Tre sono per noi e quattro sospesi... Pagano per sette, si prendono i tre caffè e se ne vanno. Dopo un giovane ordina due caffè, ne beve uno, però ne paga due. Stiamo seduti, parliamo e guardiamo attraverso della porta aperta, la piazza illuminata dal sole davanti alla caffetteria. All'improvviso, appare un uomo vestito in maniera molto povera e domanda a voce alta: - Ci sono dei caffè sospesi? Questo tipo di "carità" è apparsa per la prima volta a Napoli. La gente paga anticipatamente il caff

Se i poliziotti sono capaci di fare questo

    La protesta degli agenti sotto l'ufficio della mamma di Aldrovandi. Lei scende in strada con la foto del figlio morto.   Ecco il gruppo Coisp che manifesta sotto il mio ufficio ". Lo scrive su Facebook Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso da 4 agenti nel 2005. E uno dei sindacati di Polizia, la Coisp appunto, ha protestato in mattinata sotto il suo ufficio in solidarietà di Pontani, Forlani, Segatto e Pollastri, i poliziotti condannati per l'omicidio . Solo in Italia può accadere una cosa simile. La madre del ragazzo, massacrato dai poliziotti, è scesa in piazza con la foto del figlio ucciso. Il Coisp ha manifestato davanti al Comune di Ferrara, mentre la stessa Moretti pubblicava le foto su Facebook. Persino il sindaco della città emiliana, Tiziano Tagliani, è andato dai manifestanti per chiedere di spostare il sit-in pochi metri più indietro. Una richiesta che non è stata accettata. Anzi, sono continuati i messaggi di s

Parigi-Nuova Delhi, il caso degli altri marò

A Bangui due indiani sono morti. Uccisi dai francesi. Ma Hollande ha saputo gestire scuse e dossier. Ci sono incidenti simili che producono reazioni diverse. Il 25 marzo, mentre i marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone rivolgevano dall'India un appello al parlamento italiano chiedendo di risolvere la loro «tragedia», ad altre latitudini il destino confezionava una tragedia parallela. LA TRAGEDIA DI BANGUI. All'aeroporto di Bangui, capitale della Repubblica centrafricana, le truppe francesi hanno ucciso per errore due cittadini indiani. Il Paese era nel caos dal giorno precedente, domenica 24 marzo, quando i ribelli del gruppo Seleka hanno espugnato la capitale, occupando il palazzo presidenziale con la forza e trasformando la città in una terra di saccheggio. La Francia, assieme al Ciad, tradizionale protettore della Repubblica centrafricana, ha condannato il golpe e inviato rapidamente le truppe per mettere in sicurezza l'aeroporto. Ma, nel

Crozza, Grillo e il futuro Cipro...

L'ultima brillante copertina di Maurizio Crozza a Ballarò

Don Farinella: “Se Berlusconi morisse ci libererebbe da un grande peso”

Don Paolo Farinella , il parroco 66enne di San Torpete, ha dichiarato ai microfoni de ‘La Zanzara’ in onda su Radio24: “Certo che darei l'estrema unzione a Berlusconi ...se morisse ci libererebbe da una bella palla ai piedi, da un bel rospo. La Chiesa deve togliere il titolo di gentiluomo a Gianni Letta, prosseneta di Berlusconi, il magnaccino, quello che è metà cardinale e metà prostituta, quello apriva e chiudeva le porte, gli copriva tutte le vergogne con le donne e le leggi”. E ancora: “Berlusconi mi sta sulle palle, dove volete che mi stia?. Lui non vuole il governo, vuole l'immunità totale, la garanzia di non andare in carcere e per questo sarebbe disposto a mandare D'Alema al Quirinale, una disgrazia assoluta, la fine del mondo. Berlusconi dovrebbe stare in galera . È stato condannato una volta, poi non più perchè si è fatto le leggi a suo favore altrimenti sarebbe in carcere. L'uveite? Per la manifestazione gli è passata. Gli viene quando d

Caselli al Csm: “Chiedo tutela da accuse Grasso”

    L'attuale procuratore di Torino si riferisce all'intervento del presidente del Senato Grasso nella trasmissione tv "Piazzapulita" del 25 marzo in cui, scrive: “si è prodotto in un lunghissimo monologo, a mio giudizio contenente accuse e distorsioni suggestive, con il risultato di prospettare in maniera distorta vari fatti e circostanze afferenti la mia attività di magistrato”.   Non si fermano le polemiche sul neo presidente del Senato, Pietro Grasso. Dopo l’intervento nella trasmissione “Piazzapulita” su La7  - per rispondere alle critiche rivoltegli dal vice direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio  - a reagire questa volta è Gian Carlo Caselli, ex procuratore di Palermo e ora responsabile della Procura di Torino. Dall’ex collega, ora a Palazzo Madama, sono arrivate “accuse e allusioni suggestive” che hanno presentato “in maniera distorta vari fatti e circostanze afferenti la mia attività di magistrato”. E così Caselli ha chiesto in una

Abu Omar, funzionario Sismi ricorre a Corte Europea

Luciano Seno, condannato dalla Cassazione per il sequestro dell'ex imam, fa ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Un caso che può far riaprire il processo. Luciano Seno, funzionario del Sismi, condannato dalla Cassazione nel novembre 2012, presenta ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. E' il primo appello di questo tipo - spiegano i suoi legali - presentato dagli indagati nel processo sul sequestro dell'ex imam, rapito a Milano il 17 febbraio del 2003. Seno, che era stato condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione nel novembre 2012 per favoreggiamento aggravato nel caso del sequestro di Abu Omar ed è l'unico finora tra gli indagati a essere stato giudicato anche in terzo grado, ha depositato il ricorso innanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. Al centro del ricorso stesso, preparato dal professor Enzo Cannizzaro, ordinario di Diritto internazionale all'Università La Sapienza di Roma e dall&#

Cristiano Ronaldo rifiuta di scambiare la maglietta con i calciatori israeliani

A far rimbalzare la notizia in Italia è stata Iran italian radio: il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo avrebbe rifiutato lo scambio di maglia con un giocatore israeliano a fine partita tra Portogallo e Israele (3-3) per le qualificazioni ai Mondiali 2014, l scorso 22 marzo. Dal filmato raccolto – verso la fine del video – si nota come l’attaccante del Real Madrid abbandoni il campo senza fermarsi per il gesto rituale tra calciatori. Ad alimentare le polemiche, poi, è una risposta che CR7 avrebbe dato a un giornalista di al-Jazeera. Il reporter gli avrebbe chiesto: “Sei sulla terra di Israele o Palestina?”. E Ronaldo: “Sono sulla terra palestinese”. La partita è stata disputata allo ‘Winter Stadium’ di Ramat Gan, periferia di Tel Aviv. L’Emittente segnala anche un’altra notizia: nello scorso novembre il campione lusitano pare abbia donato anche un milione e mezzo di euro in favore di associazioni di volontariato che aiutano i bambini di Gaza.

Bologna: polizia carica i manifestanti senza motivo

    Picchiato anche un cronista: "Che cazzo riprendi?" Le immagini di questo filmato mostrano le cariche della polizia contro un gruppo di manifestanti. Gli scontri sono avvenuti a Bologna, davanti a un supermercato e durante lo sciopero dei facchini. All'inizio, da quanto si vede dalle immagini, la carica parte sui manifestanti senza alcuna provocazione da parte di quanti scioperavano. C'è anche un giornalista de Il Fatto Quotidiano che viene coinvolto e che urla ai poliziotti di non c'entrare nulla, ma la risposta dei poliziotti è chiara: "Non me ne frega un caz..". Da notare anche come le cariche della polizia partano con i manifestanti che non danno segnali di aggressività e che anzi indietreggiano.

Tutti con Silvio? Sì ma con i soldi pubblici: la “libertà” costa all’Atac 1 milione di mancati introiti

    Trecentomila persone presenti. Sono questi i numeri stimati dal Pdl in merito alla manifestazione pro-Silvio andata in scena sabato. Con le metropolitane rigorosamente gratis. Da un primo calcolo approssimativo abbiamo stimato un milione e 200 mila euro di mancati introiti all’Atac, la società del trasporto pubblico urbano della Capitale che ha accettato un accordo con il Pdl. Quante altre persone, oltre le 300 mila stimate, si sono mosse gratis a Roma? Difficile stabilirlo. Il coordinatore romano del Pdl Gianni Sammarco stima in 300 mila le persone che sono accorse in sostegno di Silvio Berlusconi nella manifestazione di sabato scorso . Una conta dei consensi? Certo che si per il Pdl e per questo non si è fatto mancare proprio nulla. Nemmeno una convenzione con l’Atac (l’azienda di trasporto pubblico del Comune di Roma) per evitare che chi si volesse recare a dare sostegno a Berlusconi dovesse pagare il biglietto della metropolitana e del tram . I tornelli s

L’allarme del guru del web Tim Berners Lee: “Internet sotto controllo. Elezioni online? Ci arriveremo.”

Tim Berners Lee è uno dei padri fondatori del World Wide Web, l’invenzione del secolo che se da un lato ci offre una notevole libertà d’informazione e intrattenimento dall’altro intacca fortemente la nostra privacy. Nulla è gratis e niente accade per caso. Ma stavolta l’allarme di Lee, secondo quanto riportato da Repubblica.it , è più forte e specifico. Internet è sotto minaccia, da più fronti: governi, operatori telefonici, che vogliono controllarla, manipolarla, e così chiudere la libertà dei cittadini. Parola di Tim Berners Lee, l'uomo che a inizi anni '90 ha creato il web e uno dei principali innovatori del nostro tempo. "Tanti attori stanno maturando il potere di spiare i cittadini attraverso internet e purtroppo questi se ne accorgono solo quando, di colpo, un regime li disconnette dalla rete". Per non arrivare a porsi il problema quando è troppo tardi, "l'indipendenza della stampa è sacra, come deve essere quella di internet". E' un dis

I 50 anni di Quentin Tarantino

Cinefilo compulsivo e onnivoro. Collezionista di luoghi comuni dei film di serie B. Immaginifico ideatore di dialoghi improbabili (di culto, su tutti, quelli de 'Le iene'), Quentin Tarantino è arrivato ai cinquanta anni di slancio, come capita a coloro che non hanno mai davvero un'età. "Sono una specie di aspirapolvere - così si è descritto una volta lo stesso Tarantino -. Prendo materiale da ogni cinematografia". Nato a Knoxville (Tennessee) il 27 marzo 1963 da Connie McHugh, infermiera sedicenne di origini irlandesi e cherokee, e da Tony Tarantino, attore e musicista di origini italiane che abbandona la famiglia prima della sua nascita, Tarantino non ha un'infanzia felice. Cresce con Curt Zastoupil, secondo marito della madre e suo padre adottivo a cui si lega molto fino al divorzio della coppia e al trasferimento a El Segundo (Los Angeles) dove Quentin frequenta la Hawthorne Christian School. Entrando invece nella leggenda di questo regist

CRISI VALUTARIA ARGENTINA

    Il governo di Buenos Aires tenta disperatamente di evitare i deflussi di riserve valutarie. Ma ora il decumulo delle riserve sta divenendo davvero preoccupante, ed il punto di non ritorno è all'orizzonte.     Il governo argentino ha deciso di aumentare la commissione sull'utilizzo delle carte di credito per transazioni in dollari, portandola dal 15 al 20 per cento ed al nuovo cambio di 6,1 pesos per un dollaro, contro il cambio ufficiale di 5,05. Le carte di credito sono diventate lo strumento preferito degli argentini per aggirare i feroci controlli sui cambi imposti dal governo di Buenos Aires, che tenta disperatamente di evitare i deflussi di riserve valutarie, causati da anni di politiche economiche demenziali che hanno finito col drogare la domanda interna, determinando continue erosioni della competitività del paese. Ma ora il decumulo delle riserve sta divenendo davvero preoccupante, ed il punto di non ritorno appare in vista. Il mese scorso

Onore e disonore nel Bel Paese

 Pietro Mennea raccontato da Piergiorgio Odifreddi Nel giorno d’inizio della primavera, Pietro Mennea se n’è andato a 61 anni. Era un esempio di serietà e d’onore, un uomo che aveva lavorato assiduamente per conseguire i suoi risultati: un record mondiale che resistette per 17 anni, da una parte, e quattro lauree (in scienze politiche, giurisprudenza, scienze motorie e lettere), dall’altra. In una recente intervista, alla domanda sul perché oggi l’Italia non eccella più nell’atletica leggera, come ai suoi tempi, rispose “pacatamente e serenamente”. Ricordando che lui, per dieci anni, non aveva mai perso un allenamento, nemmeno nel giorno di Capodanno. E notando che oggi, invece, i giovani sono dei “bamboccioni” che non hanno voglia di sudare né fisicamente, né intellettualmente. Lo confermano, se ce ne fosse bisogno, le interviste delle Iene ai giovani neoparlamentari del Pdl, Pd e M5S, ignoranti come asini. Una volta, sarebbero stati mandati dietro la lavagna co

In Italia è boom di poveri: oltre 4 milioni

 Il rapporto Confcommercio traccia un quadro allarmante per Pil (-1,7% per il 2013) e consumi (-2,4%). Raddoppia il disagio sociale, ogni giorno 615 nuovi poveri. I dai sono a dir poco deprimenti: 615 nuovi poveri in più ogni giorno, taglio brusco delle stime sulla crescita dell'economia e dei consumi per il 2103. Disagio sociale raddoppiato. Altissimo numero di ore sul posto di lavoro, ma una produttività che non tiene il passo di quella francese o tedesca. I numeri presentati da Confcommercio dipingono un Paese che fatica ad uscire dalla morsa della crisi e la cui popolazione è sempre più colpita dalla ristrettezza economica. L'allarme maggiore e più urgente riguarda la situazione economica delle famiglie. Secondo Confcommercio il numero di persone "assolutamente povere" quest'anno in Italia salirà oltre quota 4 milioni. Alla fine del 2013 verrà ampiamente superata la soglia di 3,5 milioni certificata ufficialmente dall'Istat per il 2011,

Sabato 23 marzo a Susa per dire basta Tav!

      Nell'attesa di conoscere il nuovo governo postiamo questo comunicato del Tilt, rete di associazioni, in vista della manifestazione di domani contro la Tav "Sabato 23 Marzo saremo in piazza in Val di Susa assieme a tutto il movimento No Tav per ribadire la nostra contrarietà ad un opera inutile ed insostenibile per l'ambiente e la comunità tutta. In un periodo di crisi come questo ci sembra davvero inaccettabile continuare a stanziare milioni di euro pubblici mentre settori come il welfare, la sanità, la scuola, i servizi sociali sono continuamente mortificati da continui e pesanti tagli" - così in una nota TILT, rete di associazioni. " La Tav è un opera inutile fatta e voluta sulla pelle delle comunità valsusine e a discapito dell'ambiente, è un opera indifendibile anche sul piano strategico del riassetto del trasporto merci nazionale e internazionale dalla gomma al ferro visto che parallelamente si sta costruendo anch

LISBONA-KIEV: IL BINARIO MORTO DELL'ALTA VELOCITA'

      Luca Rastello e Andrea De Benedetti hanno compiuto un viaggio lungo la Lisbona-Kiev, al seguito di un pacco di caffè, prima (e probabilmente unica) merce mai trasportata su quel percorso. Risultato? Una serie di scoperte interessanti, raccontate nel libro "Binario morto".    E' in libreria per i tipi di Chiarelettere "Binario morto" , di Luca Rastello e Andrea De Benedetti, racconto di un viaggio lungo la direttrice Lisbona-Kiev che ha riservato agli autori (accompagnati da un pacco di caffè) sorprese e scoperte interessanti. Di seguito, l'intervista che ci hanno rilasciato. Rastello: "Siamo partiti con i dati ufficiali, usando le fonti più accreditate, meno ribelli, e abbiamo scoperto un mucchio di cose. Pensavamo fosse quasi una banalità, visto che si parlava da 15 anni di questo asse Lisbona Kiev, ma siamo rimasti stupiti scoprendo che quel viaggio lì non lo aveva mai fatto nessuno, e mai nessuna una merce. Così a

Mennea, il secchione che le suonava agli americani

Un grande atleta, un monaco, un personaggio controcorrente. Per la nostra generazione un mito. Un uomo semplice che batteva gli americani. In un passato remoto portavo le scarpette chiodate ai piedi. Ero giovane, correvo. Faccio parte di quella generazione di ragazzi cresciuta col mito di Mennea, che correva nelle corsie accanto. Una generazione che si allenava con le tute senza firme, con le scarpe che ai tempi si dicevano: da ginnastica. Che indossava canottiere da gara in simil-laniccio, e calzoncini corti. All'epoca si usavano i calzoncini corti. E lui, Mennea, era un campione. Un monaco, lo ha definito Berruti, un altro grandissimo della velocità, anche lui campione olimpionico dalle falcate leggiadre. Un campione introverso che si allenava tanto, parlava poco, e studiava. Un fenomeno d'altri tempi: votato al sacrificio e alla bellezza dell'atletica, della corsa, della prestazione da migliorare. Un perfezionista che viveva da solo a Formia e studiav

Il nuovo Presidente della Camera parla subito di rischio idrogeologico

Tra gli attestati di stima ricevuti dalla neoeletta Presidente della Camera Laura Boldrini, giungono anche quelli di Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi . Infatti il suo discorso d’insediamento ha toccato vari temi politici e sociali ma anche la spinosa questione del rischio idrogeologico che, come abbia già detto in altri articoli, è stato assente nella gran parte dei programmi elettorali di molti partiti. “ Forse è la prima volta che il Presidente della Camera dei Deputati nel suo discorso di insediamento pone all’attenzione del Parlamento la necessità di provvedere alla manutenzione del territorio italiano ”, ha affermato Graziano. “ Non possiamo che apprezzare Laura Boldrini abbia individuato, tra le tante esigenze sociali del Paese, anche quella della cura del territorio, mitigandone i rischi e valorizzandone le risorse “. Che al discorso facciano seguito i fatti è la speranza di tutti quelli che hanno a cuore le sorti anche ambientali

Addio Pietro Mennea, la Freccia del Sud

E' morto stamattina in una clinica a Roma, all'età di 61 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Da tempo lottava con un male incurabile. Appresa la notizia della morte del campione Pietro Mennea, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rientrato precipitosamente da Milano, dove si trovava per impegni di lavoro. Il numero 1 dello sport italiano ha disposto l'allestimento della camera ardente per oggi pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma. Mennea è stato primatista del mondo dei 200 metri dal 1979 al 1996. Un minuto di silenzio sarà osservato questa sera allo stadio di Ginevra prima dell'amichevole di calcio Italia Brasile, per ricordare Pietro Mennea. Gli azzurri scenderanno poi in campo con il lutto al braccio, per commemorare il campionissimo dell'atletica. LA FRECCIA DEL SUD E QUEL 19"72 DURATO 17 ANNI - Pietro Mennea, che è morto stamattina in una clinica romana, stroncat

Parlamento, gli impresentabili restano

Nuova legislatura. Boom del Movimento 5 stelle. Campagne elettorali improntate sulle liste pulite. Eppure nonostante i proclami e gli sforzi, anche nel nuovo parlamento tornano gli impresentabili. Ora la lista è completa. Si tratta di 49 onorevoli, tra deputati e senatori, che hanno o hanno avuto guai con la giustizia. Addirittura si contano alle Camere tre condannati in via definitiva: Umberto Bossi e Matteo Bragantini della Lega nord e Salvatore Sciascia per il Pdl.  Nonostante l'esclusione di qualche imputato eccellente, il partito di Silvio Berlusconi detiene la maglia nera. A partire dal leader. Il Cavaliere vanta infatti nel suo curriculum due amnistie, sette prescrizioni. In ben due processi i fatti contestati non sono più reati perché derubricati dalle leggi ad personam. Silvio poi è stato condannato in primo grado a quattro anni per frode fiscale nel processo sui diritti tivù-Mediaset, a un anno per rivelazione di segreto per il caso Unipol. Risulta inolt

Crozza il nuovo Papa e il nuovo Governo

 L'amore di Maurizio Crozza verso il nuovo Papa e il nuovo Governo!

Nascondevano droga in grossi cani

Un'operazione della Polizia di Stato contro gang di latinos dedite al traffico internazionale di droga e altri reati nel Nord Italia ha permesso di eseguire 75 ordinanze di custodia cautelare con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona, il patrimonio, traffico di droga e detenzione d'armi. L'indagine, che vede coinvolti numerosi gruppi di giovani di origine sudamericana riconducibili al fenomeno delle cosidette pandillas, le violente gang di latinos che da qualche anno sono un fenomeno sempre più preoccupante anche in Italia, ha portato all'emissione di provvedimenti restrittivi per 54 maggiorenni e 18 minorenni, e alla denuncia in stato di libertà di altri 112 tra ragazzi e ragazze, rispettivamente 98 maggiorenni e 14 minori. L'operazione è coordinata dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale ordinario e per i Minorenni di Milano. Per la prima volta è stata dimostrata l'esiste