Luciano Seno, condannato dalla Cassazione per il sequestro dell'ex imam, fa ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Un caso che può far riaprire il processo.
Luciano Seno, funzionario del Sismi, condannato dalla Cassazione nel novembre 2012, presenta ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. E' il primo appello di questo tipo - spiegano i suoi legali - presentato dagli indagati nel processo sul sequestro dell'ex imam, rapito a Milano il 17 febbraio del 2003.
Seno, che era stato condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione nel novembre 2012 per favoreggiamento aggravato nel caso del sequestro di Abu Omar ed è l'unico finora tra gli indagati a essere stato giudicato anche in terzo grado, ha depositato il ricorso innanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.
Al centro del ricorso stesso, preparato dal professor Enzo Cannizzaro, ordinario di Diritto internazionale all'Università La Sapienza di Roma e dall'avvocato Luigi Panella, la questione del rapporto fra segreto di Stato e diritto alla difesa.
Nel procedimento per il sequestro Abu Omar, il colonnello Seno ha dichiarato di non potersi difendere dall'accusa di favoreggiamento in virtù dell'esistenza del segreto di Stato sugli interna corporis del Sismi. I giudici italiani, osservano i suoi avvocati, non hanno chiesto alla Presidenza del Consiglio di sciogliere l'imputato dal vincolo del silenzio.
«Non solo però essi non hanno dichiarato di non doversi procedere nei confronti dell'imputato - spiegano i legali -, ma lo hanno condannato a due anni e otto mesi di reclusione senza dargli l'opportunita' di provare la propria innocenza».
«Detto questo - concludono Cannizzaro e Panella - qualora la Corte europea accertasse la fondatezza del ricorso, essa potrebbe ordinare la riapertura del procedimento penale e la revisione della condanna».
Fonte: globalist
Luciano Seno, funzionario del Sismi, condannato dalla Cassazione nel novembre 2012, presenta ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. E' il primo appello di questo tipo - spiegano i suoi legali - presentato dagli indagati nel processo sul sequestro dell'ex imam, rapito a Milano il 17 febbraio del 2003.
Seno, che era stato condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione nel novembre 2012 per favoreggiamento aggravato nel caso del sequestro di Abu Omar ed è l'unico finora tra gli indagati a essere stato giudicato anche in terzo grado, ha depositato il ricorso innanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.
Al centro del ricorso stesso, preparato dal professor Enzo Cannizzaro, ordinario di Diritto internazionale all'Università La Sapienza di Roma e dall'avvocato Luigi Panella, la questione del rapporto fra segreto di Stato e diritto alla difesa.
Nel procedimento per il sequestro Abu Omar, il colonnello Seno ha dichiarato di non potersi difendere dall'accusa di favoreggiamento in virtù dell'esistenza del segreto di Stato sugli interna corporis del Sismi. I giudici italiani, osservano i suoi avvocati, non hanno chiesto alla Presidenza del Consiglio di sciogliere l'imputato dal vincolo del silenzio.
«Non solo però essi non hanno dichiarato di non doversi procedere nei confronti dell'imputato - spiegano i legali -, ma lo hanno condannato a due anni e otto mesi di reclusione senza dargli l'opportunita' di provare la propria innocenza».
«Detto questo - concludono Cannizzaro e Panella - qualora la Corte europea accertasse la fondatezza del ricorso, essa potrebbe ordinare la riapertura del procedimento penale e la revisione della condanna».
Fonte: globalist
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