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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Radio Maria come tortura, due stalker condannate

Hanno perseguitato per anni il fratello, con cui erano in lite per ragioni economiche, costringendolo a subire l'intera programmazione di Radio Maria, diffusa a tutto volume davanti al ristorante gestito da lui e dalla moglie. Due sorelle di Golfo Aranci (Olbia-Tempio), Caterina e Francesca Servini, sono state condannate a otto mesi di reclusione per stalking dal giudice del tribunale di Olbia, Riccardo De Vito. Le due sorelle avevano deciso di vendicarsi attuando molestie di vario tipo nei confronti di alcuni familiari, tra cui il fratello Pietro e sua moglie. Radio Maria veniva diffusa a tutto volume durante l'orario di apertura del ristorante di Pietro Servini. La sua consorte, sull'orlo dell'esaurimento nervoso, era stata costretta a cambiare citta', trasferendosi a Sassari. Le due sorelle stalker sono state condannate anche al pagamento delle spese giudiziarie e dei danni che saranno quantificati in sede civile.

Equitalia e i suicidi

 La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa ( CNA ) ha calcolato che il 24% delle aziende che riceve avvisi di pagamento da Equitalia ha un credito nei confronti della Pubblica Amministrazione. Tra privati ci sarebbe, come è naturale, una compensazione. Tra pubblico e privato non è possibile. Perché non è possibile? Questa situazione kafkiana fa fallire le piccole e medie imprese. E' necessario un decreto legge per riaffermare il principio di equità. A quando Rigor Montis, a quando? Se lo Stato mi deve cento euro e io devo cento euro allo Stato, la somma deve essere zero. Basta con le prese per il culo. chi non paga i fornitori commette peccato di omissione. cos monsignor mattiazzo rimprovera chi non onorando in tempo i pagamenti induce a gesti estremi gli imprenditori del nordest. il vescovo di padova chiama tutti cristiani e non ad assumersi le proprie responsabilit davanti a un fenomeno tanto grave

Quanto guadagnano gli italiani? Ecco i dati

  I lavoratori dipendenti battono gli imprenditori. La metà dei contribuenti ha un reddito che non supera i 15mila euro. Ecco tutti i dati.  I lavoratori dipendenti battono gli imprenditori: se i primi dichiarano infatti un reddito medio di 19.810 euro , i loro datori di lavoro, gli imprenditori, hanno invece, un reddito medio di 18.170 euro . E' quanto risulta dalle ultime dichiarazioni diffuse dal ministero dell'Economia. Solo l'1% dei contribuenti dichiara più di 100.000 euro, mentre circa la metà ha un reddito che non supera i 15mila euro , e un terzo non supera i 10.000 euro. Inflazione stabile a marzo al 3,3% annuo, +0,5% mensile. In crescita del 4,6% il carrello della spesa, ai massimi dall'ottobre del 2008. Rincari per carburanti, caffé, sigarette e biglietti aerei. Si porta ai massimi dal 1995 la forbice fra prezzi e retribuzioni. E' quanto risulta dalle ultime dichiarazioni Irpef, presentate nel 2011, rese note dal Dipartimento delle Finan

Radio Maria: La tragedia del Giappone? Il giusto castigo di Dio

" Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio , che ci richiama al fine ultimo della nostra vita. Se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, come osserva l'arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio . Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell'eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni ". Queste le parole del vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roberto De Mattei . ASCOLTA IL VIDEO 

Strage di migranti, l'Italia è colpevole

Un anno fa 63 persone in fuga dalla guerra libica non furono soccorse dalle autorità italiane e morirono dopo il naufragio. Il Consiglio d'Europa punta l'indice contro Italia e Nato: "Queste persone non dovevano morire".  La responsabilità della morte di 63 persone che fuggivano via mare, in una imbarcazione che di persone ne portava 72, dalla guerra libica durante un viaggio di 15 giorni nel marzo 2011 è “delle autorità italiane, responsabili delle operazioni di ricerca e di soccorso in mare, della Nato, i Paesi le cui navi sono state segnalate nella zona in questione, delle autorità libiche e dei commercianti senza scrupoli”. È quanto emerge dal rapporto di Tineke Strik, relatore dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce) sul tema "Vite perdute nel Mediterraneo: chi ne è responsabile?", presentato a Bruxelles. La tragedia colpì un barcone partito da Tripoli il 26 marzo 2011, poco dopo l'avvio dei raid della Nato.

Travaglio smentisce la Fornero

Travaglio e le lacrime di coccodrillo del ministro Fornero. Secondo Monti l'articolo 18 blocca lo sviluppo e scoraggia gli investimenti in Italia: come se a scoraggiarli non fossero la mafia, la corruzione e il falso in bilancio

Sciopero generale in Spagna

Le riforme di Mariano Rajoy hanno avuto una riposta popolare, come aveva anticipato il presidende del governo spagnolo, Mariano Rajoy ai suoi colleghi europei alla fine di gennaio. La riforma del lavoro che il Partito Popolare ( Pp) aveva previsto di approvare dopo la sua vittoria elettorale ha spinto ad uno sciopero generale. Dalla mezzonatte di ieri, sindacati, picchetti informativi, manifestanti e polizia nazionale hanno preso posto nelle piazze, nei grandi centri commerciali, stazioni della metro e treno per organizzare quello che è il sesto sciopero generale della democrazia spagnola. I due sindacati maggiori, Commissione operaia ( CC.OO ) e la Unione Generale dei lavoratori ( Ugt ), sono quelli che hanno convocato questo sciopero di 24 ore giusto il giorno prima che venga messo alla luce il bilancio Generale dello Stato, con il ritardo dovuto alle elezioni politiche anticipate, che verrà approvat domani mattina 30 marzo. Bilancio che sarà marcati da dure misure di austerity, no

Verona: operaio marocchino si dà fuoco, è grave

Il gesto durante un presidio davanti al palazzo del Comune L'uomo, 27 anni, lavora in un consorzio cooperativo: avrebbe compiuto il gesto estremo perchè senza stipendio da mesi. Trasportato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita.  Un operaio edile si è dato fuoco davanti al municipio di Verona. Lo riferiscono stamani (29 marzo) fonti di agenzia. L'uomo, 27enne marocchino che lavora in un consorzio cooperativo, avrebbe compiuto il gesto estremo perchè senza stipendio da tre mesi. E' stato trasportato in ospedale: ha ustioni alla testa e alle gambe, ma non sarebbe in pericolo di vita.  L'agenzia Agi riferisce che il gesto è avvenuto durante un presidio di protesta organizzato nei pressi della sede del municipio di Verona da alcuni genitori e dal coordinatore regionale Puglia movimento nazionale Italia garantista per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'operato del Tribunale dei minori di Venezia e degli assistenti sociali. Provvidenzial

Benzina: ancora record, sfonda quota 1,9 euro

Ancora record per il prezzo della benzina che oggi nei distributori Ip e Shell supera 1,9 euro al litro (1,905 e 1,900 rispettivamente). Nuovo massimo anche per il diesel a 1,795 euro al litro. Lo segnala Staffettaonline. I rincari sono ormai generalizzati e nel Centro, secondo Quotidiano Energia, hanno punte massime prossime a 2 euro. "Se i ribassi dei prezzi internazionali (in particolare della benzina) - spiega Staffettaonline - non si riversano ancora sui prezzi alla pompa é anche perché i margini sulla benzina sono risultati ancora in calo nelle ultime rilevazioni e al di sotto della media degli ultimi due anni. Discorso diametralmente opposto per il gasolio, i cui margini sono in aumento e ben al di sopra della media degli ultimi due anni". Probabile dunque, viene detto, un aggiustamento al ribasso, nei prossimi giorni, per il prezzo alla pompa del diesel. Gli aumenti di questa mattina registrano una media ponderata nazionale tra i diversi marchi in m

Tears of Gaza DocuFilm sulla Palestina

  Il film segue tre bambini attraverso l’aggressione armata israeliana avvenuta il 2008-2009 in gaza e il periodo dopo il cessate il fuoco. Fondamentalmente il Film è contro la guerra pochi registri sono riusciti ad interpretarele Lacrime di Gaza con l’immediatezza inquietante e terrore viscerale reso nel video. Per Documentare l’impatto umano del 2008 – 2009 bombardamento di Gaza da parte dell’esercito israeliano, il direttore Vibeke Løkkeberg ha fatto uso di equipaggi locali palestinesi fornendo immagini di un conflitto in gran parte reso invisibile dai media occidentali. Løkkeberg traccia la vita quotidiana di un popolo che vive in una città impreparata ad affrontare una tragedia di tale entità. Racconta attraverso le storie di tre bambini sopravvissuti in infrastrutture impoverite di Gaza, . Vincitore del Premio del Pubblico al Festival del Documentario di Salonicco e il Premio del Pubblico per il miglior film al Festival di Göteborg International Film.

Don Carlo Chiarenza il prete pedofilo siciliano

 La storia che vi proponiamo è successa in Sicilia, ad Acireale in provincia di Catania, dove un giovane ricercatore che lavora nel Stati Uniti ha denunciato don Carlo Chiarenza per pedofilia. La vicenda ha destato scalpore nella città siciliana e siccome non deve assolutamente scendere l'attenzione verso un prete che per molti in città non è mai stato "affidabile" vi spieghiamo quello che è successo. Il prete proprio ieri ha dichiarato la sua innocenza ( in Italia lo fanno tutti ). Procediamo a spiegare la vicenda dall'inizio: "Io ti inseguivo, e qui forse è stato l'errore, inseguivo il tuo desiderio di essere voluto bene. E questo lo facevo non ponendomi limiti. Tu forse non ricordi, ma io quasi mai prendevo l'iniziativa: cioé io avvertivo che tu avevi bisogno di essere abbracciato. Ma è stato una volta?". "Si... un paio di volte". "Io avevo solo il ricordo di una volta.. così.. non perché ci fosse un piano, né perché

Quinta sconfitta per la Fiat

Il giudice accoglie la denuncia per condotta antisindacale mossa dalla Fiom contro la Magneti Marelli, azienda del gruppo. Landini: "La Fiom rientra in Fiat. E' la quinta volta in cinque diversi tribunali". Il nuovo contratto non è a prova di legge. E' stata accolta la denuncia per condotta antisindacale mossa dalla Fiom Cgil contro la Magneti Marelli, azienda del gruppo Fiat. La decisione del Tribunale di Bologna è stata comunicata dalle tute blu Cgil. Ma la Fiat ha già annunciato il ricorso . L'oggetto del ricorso verteva sull'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori: secondo la Fiom, in pratica, la Fiat lo avrebbe interpretato in modo tale da escluderla dall'elezione delle Rsa. Una "bellissima notizia" e " un altro bel colpo all'arroganza di Marchionne " dopo la sentenza a favore dei tre lavoratori di Melfi "ingiustamente licenziati" dalla Fiat. Così Danilo Gruppi, segretario della Camera del lavoro di B

Il paese piegato al Governo e la nullità dei partiti nel monologo di Crozza

 Pd e Pdl che "sanno di scaduto", il governo che ha alzato tutte le tasse che continua a chiedere sacrifici, ecco l'ultimo monologo di Maurizio Crozza.

La riforma del lavoro e le differenze con la Germania

Si è fatto un gran parlare in questi giorni di “modello tedesco” di licenziamento (ma anche di relazioni industriali), spesso senza conoscerne realmente i contorni e spesso piegandolo alle convenienze. Non sembra però che quel modello sia preso in considerazione dal governo, a giudicare dalla proposta di riforma presentata. In Germania spetta in primo luogo al consiglio di fabbrica valutare la fondatezza delle ragioni del licenziamento, mentre da noi manca perfino una legge sindacale che riconosca ai lavoratori il diritto di scegliere chi li rappresenta in azienda. In quel paese poi il controllo del giudice sui licenziamenti economici è molto accurato e può sempre portare alla reintegra del lavoratore. Va da sé che la sanzione (reintegra o, se il giudice così decide, indennizzo) è la stessa nel caso di licenziamento per ragioni disciplinari e per ragioni economiche; e ciò per l’ovvio motivo che, se il licenziamento è illegittimo, quelle ragioni non esistono. L’i

Scoperto un anticorpo che uccide i tumori

 Ad aprire questa sorprendente prospettiva è uno studio condotto sui topi dai ricercatori della californiana Stanford University School of Medicine  Potrebbe bastare un solo anticorpo universale per curare diversi tipi di tumore, come quello del seno, del colon o della prostata. Ad aprire questa sorprendente prospettiva è uno studio condotto sui topi dai ricercatori della californiana Stanford University School of Medicine che, presentando la pubblicazione sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas), annunciano di voler cominciare i primi test sull'uomo entro due anni. Protagonista della ricerca è un anticorpo "detective", che é in grado di smascherare le cellule tumorali riconoscendo la proteina CD47 che queste usano per camuffarsi. Grazie al travestimento, infatti, le cellule malate riescono a non farsi riconoscere e a superare indenni la sorveglianza dei "guardiani" del sistema immunitario, i macrofagi, che pattugliano

La pena di morte uccide ancora: 676 esecuzioni nel 2011

La mano del boia è sempre armata. La pena di morte, anche se limitata ad un numero ristretto di paesi, continua a mietere il suo triste raccolto. Sono almeno 676 le persone giustiziate nel 2011. E' quanto denuncia oggi Amnesty International nel suo rapporto annuale, in cui sottolinea come i paesi che hanno eseguito le condanne lo hanno fatto a un livello allarmante, a fronte di un calo di oltre un terzo, rispetto a 10 anni fa, dei paesi che ricorrono ancora alla pena capitale. L'anno scorso, infatti, solo il 10% dei Paesi, 20 su 198, hanno eseguito condanne a morte. Ma il numero dei caduti resta molto alto. E tra i paesi assassini spiccano ancora una volta gli Stati Uniti. Sentenze capitali sono state emesse o eseguite per tutta una serie di reati, tra cui adulterio e sodomia in Iran, blasfemia in Pakistan, stregoneria in Arabia Saudita, traffico di resti umani nella Repubblica del Congo e in oltre 10 paesi per reati di droga. I metodi d'esecu

Sorbitolo: Cos’è? Fa male davvero?

Dopo la morte di 1 ragazza e l’intossicazione di altre 2 a Barletta settimana scorsa, è scoppiato l’allarme Sorbitolo , una sostanza acquistata sul sito aste di eBay da un rivenditore. Ma che cos’è in realtà il Sorbitolo? E’ realmente lui il colpevole del decesso ed è un pericolo per la salute? Il sorbitolo è un dolcificante di massa , ossia un sostituto dello zucchero appartenente alla famiglia dei polialcoli che, non cariogeni, hanno per definizione la capacità di non intaccare lo smalto dei denti. In natura, il sorbitolo è presente nelle pere, nelle mele, nelle ciliegie, nelle susine, nelle sorbe (da cui ne deriva il nome), e viene segnalato nelle etichette degli alimenti con la sigla E420: logicamente, viene utilizzato nella produzione industriale di dolci e caramelle “senza zucchero”, indicati anche per i diabetici, poiché la sua azione dolcificante è il 60% di quella dello zucchero (saccarosio) ma, rispetto a quest’ultimo, contiene ben il 40% di calorie in meno

La famiglia #Cosentino chiede 1,2 milioni agli autori de #IlCasalese

1,2 milioni di euro. Più che una richiesta di risarcimento è una vera e propria intimidazione giudiziaria, quella mossa dalla famiglia Cosentino agli autori del libro Il Casalese  (EdizioniCentoAutori), che racconta l’ascesa e il tramonto del deputato-imputato di camorra Nicola Cosentino ( qui potete leggere una recensione). Non si tratta solo di una richiesta di risarcimento, come ben specifica Ciro Pellegrino (uno degli autori), infatti i familiari di Cosentino hanno chiesto anche il sequestro del libro.

Afghanistan, civili intrappolati in offensiva Nato

Fonti mediche locali di Emergency riferiscono di pesanti bombardamenti aerei in corso da giorni sul villaggio di Mirbandaw, 15 chilometri a nordest di Grishk, nella provincia meridionale di Helmand. Nella stessa zona, molti civili sarebbero rimasti intrappolati in un assedio di truppe Isaf, a loro volta circondate da guerriglieri talebani.  Tutta l’area è sigillata dalle forze Isaf e afgane, il che impedisce l’accesso di ambulanze per evacuare i feriti tra la popolazione civile. Una pratica già in passato adottata dalle forze Nato in Afghanistan, in aperta violazione della IV Convenzione di Ginevra del 1949 sulla protezione dei civili in tempo di guerra. Violazione sottolineata in un comunicato di Emergency , nel quale la Ong milanese chiede l’apertura di un corridoio umanitario per consentire che i feriti abbiano accesso alle cure. I responsabili locali della Croce Rossa Internaizonale (Icrc) hanno contattato i comandi Isaf per chiedere libero accesso alla zona

Quello che dovremmo sapere sulle pensioni...

La riforma delle pensioni del governo Monti, per opera della Fornero, che però non taglia ai ricchi e ai parlamentari. Più le solite diseguaglianze italiane, alla faccia di quello che continua a dire Monti..Equità!

FORNERO NUOVE LACRIME DI COCCODRILLO

Il Ministro Fornero non si smentisce mai. Si dice sinceramente dispiaciuta e rammaricata per la rottura con la CGIL e rimane stupita di fronte al sarcasmo nei suoi confronti. Commentiamo alcuni passaggi della sua ultima intervista. 1) "Le assicuro che anche noi tecnici abbiamo un cuore, e sentiamo fino in fondo il disagio che pesa sulla vita di tante persone. Non è solo la Cgil ad avere una coscienza rispetto ai lavoratori, agli operai, ai giovani, ai disoccupati. Con questo disegno di legge, per la prima volta dopo tanti anni, cerchiamo di creare le condizioni per aumentare l'occupazione, rimettiamo mano agli ammortizzatori sociali" La Sig.ra Ministro ha tanto a cuore la vita di tante persone da creare uno strumento per distruggerla. 2) "Ai precari avremmo voluto dare di più, ma un po' d'indennità con la mini-Aspi gliel'abbiamo pur data. Tra niente e un po', le chiedo, cosa è meglio?" Sarebbe stato meglio dargli

Omaggio ad Antonio Tabucchi

L'omaggio di Nodoingola per Antonio Tabucchi! Dal film Sostiene Pereira

Lavoratori d'Italia e non..

 I lavoratori italiani e non raccontati da Ascanio Celestini

Gdf avvia accertamenti su prezzi benzina

La serie di continui aumenti che da mesi sembra dominare il mercato nazionale dei carburanti con incrementi particolarmente decisi, ha convinto la magistratura ad avviare dei controlli per verificare che le società petrolifere non stiano approfittando degli innalzamenti per aumentare indebitamente anche i margini di guadagno. Una serie di accertamenti della Guardia di Finanza sono così scattati, ieri, su ordine della Procura della Repubblica di Varese, nelle sedi delle principali dieci compagnie nazionali e internazionali, a Roma, Genova e Milano. Sono stati acquisiti molti registri contabili che ora verranno verificati uno per uno. Al momento, però, gli inquirenti hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per 'manovre speculative di merce', e non c'é alcun indagato. Le società hanno tempo dieci giorni per produrre il resto della documentazione richiesta. La notizia, peraltro, cade nel giorno in cui il Centro studi di Confindustria ha lanciato l'en

Un saluto a Tonino Guerra

 E' morto questa mattina Tonino Guerra, il poeta e sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. Nato nel 1920, aveva da poco compiuto (il 16 marzo) 92 anni. Da qualche tempo, avendo sentito che la fine si avvicinava, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo, lasciando la casa-museo di Pennabilli - sede dell'associazione a lui intitolata - nella quale aveva vissuto dagli anni 80. Ammalato da qualche mese, Guerra si era aggravato nelle ultime settimane ed era stato ricoverato a Rimini per accertamenti, ma i sanitari lo avevano rimandato a casa. Accanto a lui nell'ora del trapasso, anche il figlio Andrea Guerra, noto musicista.  Dovrebbero tenersi sabato mattina i funerali di Tonino Guerra: con ogni probabilità una cerimonia civile si svolgerà in piazza Ganganelli, a Santarcangelo, dove era nato e dove vive la famiglia del poeta e sceneggiatore scomparso oggi. L'uf

Maurizio Crozza e la corruzione sadoevaso all'italiana

 Le tragedie italiane raccontate da Maurizio Crozza, dalle accise sulla benzina risalenti alla guerra in Libia ed Etiopia alla dilagante evasione fiscale da  Caserta a Torino.

Bye bye Velia!

Se Parmenide e Zenone avessero avuto la fortuna di conoscere l’onorevole Marcello Taglialatela sicuramente l’avrebbero condotto tra le rovine di Elea, la nobile città della Magna Grecia ora strangolata dall’alluminio anodizzato, dalle targhe fosforescenti, dalle case di mattoni bucati. Se solo avessero avuto questa fortuna avrebbero guidato l’assessore regionale all’Urbani stica a osservare come si sia riusciti a ingoiare persino il loro mare, affrontando le onde col cemento, chiudendo agli occhi e al cuore ogni rispetto per la memoria comune che è bene comune. Ma Taglialatela di Velia, patrimonio dell’umanità rovinato dagli umani, simbolo della mediocrità di un ceto politico che danza al ritmo del calcestrutto, ha purtroppo scarsa stima. L’assessore, cugino alla lontana di Attila, ha pensato di segnare la sua presenza alla Regione con un grandioso piano paesistico, opera formidabile di scrittura compulsiva, legge fondamentale nella quale trovano posto tutti i più be

Tributi: nella metà dei ricorsi vincono i contribuenti

Bastardi strozzini, certo non é da dare colpa all'impiegato che si alza la mattina per fare solo il suo lavoro e non nell'interesse di togliere soldi ad altre persone manco finissero in tasca sua, ma al sistema estorsivo e furbetto della s ocietà equitalia, alle cui spalle andiamo a vedere chi opera come proprietà, ecco a cosa hanno portato le privatizzazioni selvaggie, frutto di una strategia ben pianificata, e sicuramente il cancro peggiore portato da Berlusconi e soci alla nazione. Parlare di statistiche del contenzioso tributario è come toccare un nervo scoperto, in un rapporto tra fisco e contribuente che, per esigenze di nobile lotta all’evasione o di meno nobile recupero di gettito ad ogni costo, risulta sempre più fondato sulla riscossione e sempre meno sulla giustizia. L’obbligo di versare parte delle somme contestate, anche se si presenta ricorso e si è in pendenza di giudizio, costituisce per il cittadino contribuente una delle più evidenti deroghe all’