Passa ai contenuti principali

Sciopero generale in Spagna




Le riforme di Mariano Rajoy hanno avuto una riposta popolare, come aveva anticipato il presidende del governo spagnolo, Mariano Rajoy ai suoi colleghi europei alla fine di gennaio. La riforma del lavoro che il Partito Popolare ( Pp) aveva previsto di approvare dopo la sua vittoria elettorale ha spinto ad uno sciopero generale. Dalla mezzonatte di ieri, sindacati, picchetti informativi, manifestanti e polizia nazionale hanno preso posto nelle piazze, nei grandi centri commerciali, stazioni della metro e treno per organizzare quello che è il sesto sciopero generale della democrazia spagnola. I due sindacati maggiori, Commissione operaia ( CC.OO ) e la Unione Generale dei lavoratori ( Ugt ), sono quelli che hanno convocato questo sciopero di 24 ore giusto il giorno prima che venga messo alla luce il bilancio Generale dello Stato, con il ritardo dovuto alle elezioni politiche anticipate, che verrà approvat domani mattina 30 marzo. Bilancio che sarà marcati da dure misure di austerity, nonostante che Luis de Guindos, ministro dell'economia ha affermato che queste saranno eque e temporali.
Con timidezza e incertezza, le prime avvisaglie dello sciopero generale sono stati evidenti dalle prime ore della mattinata; uffici semivuoti, televisioni senza dirette, strade chiuse e qualche danno provocati da alcuni picchetti che non avevano capito che si trattava di una mobilizzazione pacifica per protestare contro l'abbassamento del tasso di disoccupazione, che in spagna sfiora il 23% ( anche se alcuni dati pubblicati ieri da Repubblica lo davano sopra il 40%).
A parte i disoccupati, i sindacati hanno convocato più di cento marcie per tutto il paese. Nella capitale Madrid,un migliao di cittadini sono partiti dalle sei di questo pomeriggio da Plaza de Neptuno con alla testa del corteo un manifesto con la scitta QUIEREN ACABAR CON TODOS, (vogliono levarci tutto), e in piccolo "con i diritti del lavoro e sociali", ma anche manifesti con su scritto No a la reforma laboral. Manifestazione che terminerà nella mitica Puerta del Sol culla del movimento del 15 m e de los indignatos.
Intanto proprio pochi istanti fa a Barcelona la polizia catalana, i mossos hanno caricato i manifestanti (succede spesso in Catalunya) e la Frence Press ha dichiarato che sono stati sparati anche dei proiettili di gomma per disperdere i manifestanti
.

Ire Yustres@ireyustres su Twitter

Per seguire la manifestazione in diretta

Commenti

Post popolari in questo blog

Un serpente nel bunker di Rebibbia

Il 12 febbraio è iniziato presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia il processo contro alcuni militari latinoamericani che durante gli anni ‘70 hanno partecipato all’ Operazione Condor . La maggior parte degli imputati sono già stati processati e condannati in altri paesi, quindi l’udienza è più un risarcimento che una vera ricerca della verità. Operazione Condor La somiglianza tra le dittature militari che hanno dominato il Sud America durante gli anni '60 e '70 è atroce. Guidati dal sanguinoso filo conduttore dell'Operazione Condor e grazie alle tecniche d’oppressione più spietate, sono state capaci di annullare qualsiasi dissenso politico o ideologico.   Dare una stima delle persone che sono state giustiziate o torturate sarebbe tanto inesatto quanto terrificante. È difficile camminare dentro il carcere di Rebibbia e non pensare di essere dentro un fumetto di Zerocalcare. Ma questa mattina, mentre passeggio per questa felice isola...

Emilio Colombo e la storia della cocaina

 Il senatore a vita, morto all'età di 93 anni, è ricordato per l'ammissione sull'uso di droga, per "motivi terapeutici". Fu anche oggetto di pettegolezzi per la sua presunta omosessualità. La morte di Emilio Colombo , il 93enne senatore a vita e storico esponente della Democrazia Cristiana , verrà ricordata come la la scomparsa dell’ultimo dei padri costituenti ancora in vita. Eppure i media hanno ricordato come sulla carriera di uno dei politici più rilevanti del nostro Paese resti la macchia dell’ uso di cocaina , ammessa dallo stesso Colombo nel 2003 per “motivi terapeutici”. C’è poi una curiosità: secondo alcune indiscrezioni, Colombo fu indicato come il premier omosessuale della nostra storia repubblicana. Voci che si erano rincorse negli anni e che furono riprese tre anni fa, dopo un’intervista di Nichi Vendola alle Iene. Di fronte alle domande di Enrico Lucci, il presidente della Regione Puglia spiegò come un “premier gay ci fosse già stato in Italia...

« LE PAROLE PER DIRLO (Alessandro Robecchi). Uno spot per la politica (Antonio Padellaro). » Boom boom boom (Marco Travaglio)

Che spettacolo, ragazzi. A novembre, alla caduta dei Cainano, i partiti si erano riuniti su un noto Colle di Roma per decidere a tavolino il nostro futuro: se si vota subito, gli elettori ci asfaltano; allora noi li addormentiamo per un anno e mezzo col governo Monti, travestiamo da tecnici un pugno di banchieri e consulenti delle banche, gli facciamo fare il lavoro sporco per non pagare pegno, poi nel 2013 ci presentiamo con una legge elettorale ancor più indecente del Porcellum che non ci costringa ad allearci prima e, chiuse le urne, scopriamo che nessuno ha la maggioranza e dobbiamo ammucchiarci in un bel governissimo per il bene dell’Italia; intanto Alfano illude i suoi che B. non c’è più, Bersani fa finta di essere piovuto da Marte, Piercasinando si nasconde dietro Passera e/o Montezemolo o un altro Gattopardo per far dimenticare Cuffaro, la gente ci casca e la sfanghiamo un’altra volta, lasciando fuori dalla porta i disturbatori alla Grillo, Di Pietro e Vendola ...