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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Viva la Finlandia!

"In Finlandia i cittadini possono votare leggi di iniziativa popolare tramite il web. Un'idea in accordo con il Governo. Vietare l’allevamento di animali per la produzione di pellicce. Legalizzare l’eutanasia. Proibire il consumo di energy drink ai minori di 16 anni. Permettere ai ciclisti di circolare in entrambi i sensi di marcia anche sulle strade a senso unico. Sono solo alcune delle oltre 300 proposte pubblicate in appena pochi mesi sul sito "Avoin ministerio" ("Ministero aperto"), neonata piattaforma (attiva dall'inizio di ottobre) che, in Finlandia, permette a chiunque di pubblicare un'idea e, grazie all'aiuto di legali ed esperti (tutti volontari), di trasformarla in una proposta di legge vera e propria: servono almeno 50.000 firme di cittadini (da raccogliere entro sei mesi online o in modo tradizionale) per farla poi arrivare in Parlamento, che avrà l’obbligo di votarla. In Finlandia ci hanno superato alla grande..."

Palestinesi meno soli, ma non basta

Il voto al palazzo di vetro riconosce la Palestina come stato osservatore. Un primo passo che rilegittima a livello internazionale i palestinesi, tutti. Da oggi i palestinesi sono meno soli. L'Assemblea ha riconosciuto alla Palestina lo stato di osservatore delle Nazioni unite. È un fatto «storico», anche se molta strada resta da fare. È una vittoria dei palestinesi che rifiutano l'uso delle armi. Forse anche questo è un frutto della primavera araba, pur a fronte delle battute d'arresto o degli arretramenti che questa esperienza sta vivendo. Proprio quando sembrava che la Cisgiordania e l'Anp guidata da Abu Mazen fossero completamente fuori gioco, è arrivato il riscatto. Da oggi la Palestina non è solo la Gaza di Hamas, sotto il giogo del nuovo faraone egiziano Morsi sostenuto dagli Usa, che esulta per aver imposto a Israele una tregua. La richiesta all'Onu (pur ridimensionata rispetto a quella di Stato membro) ha superato persino la lacerazione tra palestin

DONNA MORTA DI FATICA: FUNERALE PAGATO CON COLLETTA DI QUARTIERE

Chi la conosceva l’ha innalzata ad eroina dei nostri tempi, ed in effetti è proprio quello che rappresenta. In una realtà dove il futuro è incerto e la crisi incombe, soprattutto su chi è più svantaggiato, l’unica cosa che resta è non arrendersi. Una lotta per la sopravvivenza ecco quello che faceva Isabella Viola, 34 anni, orfana prematura, moglie attenta e mamma premurosa di quattro figli. Una vita fatta di stenti e di tanto duro lavoro. Isabella si svegliava tuti i giorni alle 4 del mattino per recarsi al bar dove lavorava in Via Nocera Umbra nel quartiere Appio Tuscolano. Prendeva l’autobus Cotral fino alla stazione Laurentina, poi metro B con cambio a Termini e poi dritta sulla lina A fino a Furio Camillo. Tornata a casa poi doveva prendersi cura della sua famiglia, il suo più grande amore. Nonostante si trattasse di una donna forte, di quelle che non si piegano alle avversità, il suo corpo non ce l’ha fatta a reggere lo stress. Da settimane avvertiva un malore ma non

De Magistris: «Governo dica sì alla richiesta di Abu Mazen»

Il sindaco di Napoli chiede al governo italiano di votare a favore dell'accoglimento dello Stato di Palestina come Stato osservatore. Una lettera indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri per chiedere ogni sforzo politico possibile, da parte del Governo e dei suo rappresentanti istituzionali, affinchè sia sostenuta la richiesta che il presidente dell'Anp, Abu Mazen, presenterà stasera all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per chiedere il riconoscimento della Palestina quale stato osservatore. Una lettera che il sindaco di Napoli ha inviato anche agli altri sindaci per sottoscriverla affinchè possa giungere «in quanto amministratori locali, il nostro contributo alla causa del processo di pace in Medioriente», si legge nella mail con cui il sindaco di Napoli spedisce la lettera agli altri amministratori. Sempre nella mail de Magistris ricorda come «Il 29 novembre, inoltre, ricorre la Giornata delle Nazioni Unite per la solidarietà con

Palestina all'ONU, chi vota sì e chi vota no

L'Europa si spacca sulla richiesta della Palestina. Dodici i voti favorevoli: sì di Spagna e Francia. L'Italia si astiene. La Gran Bretagna "ricatta" Abbas. Betlemme, 28 novembre 2012, Nena News - Chi vota sì e chi no. Alla vigilia del voto dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla richiesta della Palestina di essere riconosciuta come Stato non membro osservatore permanente, l'Europa si esprime. E si divide.

Dovrebbero essere dodici i voti favorevoli tra gli Stati membri della UE all'iniziativa del presidente dell'ANP Mahmoud Abbas, che si presenterà domani al Palazzo di Vetro a New York: tra loro Spagna, Portogallo, Malta, Cipro, Danimarca, Svizzera, Irlanda, Norvegia. L'Italia resta, come al solito, in bilico: probabilmente Roma si asterrà. Mentre la Germania dice no: il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha annunciato oggi il voto contrario. 

Stamattina è arrivato il sì del governo spagnolo: il ministro degli Est

Vedi Napoli e vivi meglio!

Dopo che ieri Napoli è stata collocata al penultimo posto delle città italiane per vivibilità Erri De Luca Scrive: "Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco. Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geogr

Crozza, la sanità che diventa pubblica e il Pd

Nuove forme di finanziamento per il servizio sanitario nazionale, le regole per il ballottaggio, le grandi prossime novità per il nostro paese...Questi ed altri i temi al centro della pungente satira del comico genovese

Coppie gay: perché sì alle adozioni

Ciascuno di noi è un mix unico di caratteristiche fisiche, mentali, emotive, sessuali, culturali. Pensare che i bambini debbano avere nei genitori un "modello" di identità sul quale appiattirsi significa negare loro fin da piccoli le infinite possibilità di sviluppare la propria unica e irripetibile personalità. Ormai in pochi negano completamente - almeno in pubblico - qualunque riconoscimento di un minimo sindacale di diritti civili alle coppie gay (salvo poi non riuscire neanche ad approvare una legge contro l'omofobia). E questa è una buona notizia: il meccanismo del "tabù" è centrale nell'evoluzione dalle società primitive a quelle avanzate. Al di là di come la pensino nel loro foro interiore, il fatto che i rappresentanti del mainstream politico-culturale (ad eccezione di residui alla Giovanardi o alla Borghezio) siano costretti a usare un linguaggio quantomeno politicamente corretto sui gay è un buon segno. E ha consentito di fare un passo avant

Gaza, le donne pagano il prezzo più alto

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Vittime delle violazioni israeliane nella Striscia: a preoccupare di più le ripercussioni psicologiche. Si è celebrata, domenica 25 novembre, la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza che cade a meno di una settimana dalla fine dell'offensiva israeliana su Gaza, un'aggressione militare che ha provocato la morte di 166 palestinesi, tra cui 13 donne, e il ferimento di oltre mille palestinesi, tra cui 162 donne. Secondo il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) di Gaza, le forze israeliane di occupazione hanno violato due principi fondamentali del diritto internazionale volti a proteggere i civili dalle offensive militari: il principio di proporzionalità e quello di distinzione. Sono stati deliberatamente colpiti edifici e popolazione civile, come è stato denunciato anche da molti organizzazioni non governative che lavorano a Gaza. La maggior parte delle donne

Silvio è pronto: arriva "Forza Italiani"

Le primarie restano appese alle decisioni di Silvio Berlusconi . Ma il segretario del Pdl, forte del sostegno della maggioranza del partito, si prepara a dare battaglia e, indicando l'ufficio di presidenza quale unico organo competente a decidere, di fatto lancia la sfida al Cavaliere: dica chiaramente cosa vuole fare e sarà poi il "parlamentino" a pronunciare l'ultima parola. Alfano, secondo i rumors delle ultime ore, non dovrebbe però aspettare poi tanto: Silvio Berlusconi pare sempre più deciso a lanciare il suo nuovo soggetto politico in settimana, molto probabilmente giovedì, e non è escluso che lo faccia in televisione, lo stesso mezzo scelto per tutti gli annunci importanti. Il "piano" berlusconiano prevede il lancio di un restyling di Forza Italia, che secondo alcuni potrebbe trasformarsi in " Forza Italiani ". Quasi certa la candidatura in prima persona di Berlusconi - questa l'intenzione confidata anche oggi a

BARILLA non è più italiana

BARILLA non è più italiana ma americana e usa grano con tassi di micotossine altissimo (ammuffito), derivante da lunghi stoccaggi al prezzo più basso possibile. L'UE nel 2006 ha alzato con un colpo di mano i livelli accettati di micotossine presenti nel grano duro, di modo che tanti paesi potranno produrre grano duro in climi non adatti badando solo alla quantità, distruggendo i contadini del sud Italia il cui grano non contiene micotossine e portando al fallimento le industrie sementiere mediterranee. Per esportare pasta in USA (Canada) il grano deve avere un tasso di micotossine di circa la metà di quello che la UE accetta per le importazioni di grano duro dagli stessi paesi, così succede che i prezzi internazionali del grano duro crollano. I commercianti italiani e i monopolisti internazionali acquistano al prezzo più basso possibile da contadini che hanno bisogno di soldi perpagare i debiti, per poi speculare quando tutto il grano è nei lo

Fede presenta il partito ma non c'è nessuno: teatro vuoto - VIDEO

La presentazione del nuovo movimento di opinione fondato dal giornalista Emilio Fede si è rivelata un flop colossale. A quanto pare, sono state pochissime le persone che si sono presentate al Teatro Nuovo di Milano per assistere al lancio di “ Vogliamo Vivere ”. L’ex direttore del Tg4 ha dichiarato: “ Ci sono due modi per finire in prima pagina, fare il boom o il flop ”. " Ho visto famiglie con i bambini in fila davanti alla Caritas in attesa di un pasto caldo. E' possibile che in una società civile possa esistere una realtà come questa?". GUARDA IL VIDEO

IL CONCETTO DI «EQUITA’» SECONDO MARIO MONTI

Il governo “grazia” la Chiesa sulla Imu per gli immobili appartenenti ai beni del Vaticano. Il regolamento di applicazione della nuova imposta, che per molti italiani ha rappresentato una stangata, prevede infatti una mini Imu per scuole e cliniche, due attività certamente profittevoli per la Chiesa. E per gli istituti dove l’attività didattica è gratuita viene prevista la esenzione completa dal nuovo tributo. In questo modo sono state disattese le richieste della Ue. E non si è tenuto conto dei due pareri negativi del Consiglio di Stato. Avevamo parlato di bluff scoperto. Ma ora è un piano ordito e consumato. Sembrava incredibile e irriguardoso sospettarlo invece il governo lo ha fatto . Contro un doppio parere del Consiglio di Stato. Contro la Commissione Europea e contro una legge che il Parlamento aveva finalmente approvato, ha emesso un regolamento che può comportare un’esenzione totale dell’Imu alla Chiesa e comunque un gran caos applicativo buono per far pas

Palestina reclama all'ONU violazione della tregua

Violata la tregua firmata mercoledì al Cairo. Ieri l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro alcuni contadini nella "buffer zone": 1 morto, 7 feriti. L'inviato ONU per la Palestina, Riyaad Mansour, ha presentato un reclamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo che Israele ha sparato ed ucciso un contadino palestinese a Khan Younis, nel sud della striscia di Gaza. Ieri mattina, venerdì 23 novembre, militari israeliani hanno aperto il fuoco contro un gruppo di contadini palestinesi che stavano cercando di accedere ai loro terreni agricoli, situati all'interno della "buffer zone". Anwar Abdul Hadi Qudaih, di 20 anni, è stato colpito mortalmente alla testa ed altri 7 persone sono state ferite. Alcuni versano in gravi condizioni.  Secondo l'accordo di tregua firmato al Cairo mercoledì 21 novembre, Israele si impegnava a ridurre le restrizioni al movimento dei residenti palestinesi a Gaza e gli attacchi nelle aree di

La violenza identitaria nel vuoto della politica

L'aggressione di massa ai tifosi inglesi in un pub romano è una spedizione punitiva premeditata e organizzata, quindi un gesto politico. Il problema è: di che politica si tratta? Molti anni fa, dopo una rissa fra tifosi laziali e livornesi, andammo con Sandro Curzi, Silvio Di Francia e altri a cercare di convincere il patron della Lazio, Claudio Lotito, a prendere posizione contro il fascismo che dilaga nelle curve (non solo) laziali. Non capì nemmeno di che parlavamo; noi parlavamo di rifiuto del fascismo, lui continuava a insistere, come tutte le autorità calcistiche e istituzionali, che «la politica» nello stadio non ci doveva entrare. E invece proprio l'assenza della "politica" lascia il campo a pratiche che esprimono allo stato puro la forma dominante della politica in questi tempi di eclissi della politica: la politica dell'identità. Più la politica "vera" si svuota di contenuti, fra pensiero unico, leaderismi, primarie ad personam

Israele verso la catastrofe

Intervento di Moni Ovadia : "Un caro saluto a tutti gli amici del blog di Grillo. Sono già stato ospite del blog, con un filmato, e sono davvero contento di ritornare. Naturalmente questa situazione in Medio Oriente, lo capiamo tutti, è una catastrofe. Ci sono due piani. Prima di tutto è il dramma dei civili innocenti. Io ho anche amici in questa questione: ho ricevuto proprio stamattina un messaggio da Israele, da un mio amico che diceva che un missile ha sfiorato la casa dove abita il suo nipotino piccino, di pochi anni, fortunatamente rimasto illeso. Ho avuto altri messaggi ... Sotto i missili che ti cadono in testa deve essere veramente terribile. Ci sono state 5 vittime civili . Quello che succede agli israeliani è spaventoso, perché i morti civili sono sempre spaventosi, però ai palestinesi succede 10, 100, 1000 volte di più. Gli israeliani fondamentalmente hanno rifugi, hanno una cupola l' iron dome , che protegge, i palestinesi non hanno niente,

Crozza gli arabi e il fallimento dell'Italia

 Maurizio Crozza, vestito da ricco petroliere arabo, si mostra interessato a 'comprare' gli ospiti in studio. Comincia da Matteo Renzi: "Voi dare Renzi, noi dare petrolio. E' scambio alla pari, noi dare barile, voi dare bidone..."   VIDEO MAURIZIO CROZZA

Dieci volte peggio dei nazisti di Piergiorgio Oddifreddi

(Quest'articolo e' apparso per poco tempo sul blog autori di Repubblica online). Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasell a compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona. Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero d

Carceri sovraffollate al 142,5%, maglia nera Ue

L'Italia si conferma - secondo il monitoraggio della situazione nelle carceri che l'associazione Antigone compie ogni anno - maglia nera in Europa per la condizione degli istituti . Il tasso di sovraffollamento delle carceri italiane e' 142,5%, dunque ci sono oltre 140 detenuti ogni 100 posti letto, mentre la media europea e' del 99,6%. Rispetto a questi numeri record ci sono regioni che statisticamente stanno anche peggio: la Liguria e' al 176,8%, la Puglia al 176,5%, il Veneto a 164,1. E ci sono casi limite, in cui il numero dei detenuti e' piu' che doppio rispetto ai posti regolamentari, come nel carcere messinese di Mistretta (269%), a Brescia (255%) e Busto Arsizio (251%). In questi due istituti, come in altre del Nord la presenza di stranieri e' superiore a quella degli italiani. A San Vittore (Milano) su 100 detenuti 62 sono stranieri, a Vicenza 65. Le percentuali piu' alte di stranieri tra i detenuti si registrano in Tren

Quinto giorno di attacchi 58 uccisi, molti bambini

      Non si fermano i raid aerei e i bombardamenti dal mare, mentre al Cairo si susseguono i tentativi per ottenere una tregua e fermare il massacro prima che scatti l'invasione da parte delle forze israeliane. Colpite le sedi di tv e giornali palestinesi. Continuano intanto, anche se in numero sempre minore, anche i lanci di razzi verso Israele, con alcuni feriti.  Per il quinto giorno consecutivo sono proseguiti i raid israeliani sulla Striscia di Gaza, con un bilancio di vittime sempre crescente che ormai ha raggiunto i 58 morti, mentre al Cairo si tratta per arrivare a un cessate il fuoco. Intanto due razzi lanciati su Tel Aviv sono stati intercettati da Iron Dome mentre un altro ha ferito gravemente un civile israeliano nel sud. La speranza di una tregua è affidata al negoziato in corso nella capitale egiziana a cui partecipa un emssario israeliano, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, e il capo della Jihad isl

Gaza sotto attacco

Almeno 15 i morti palestinesi, molti bambini. Tre vittime israeliane. Riunione d'emergenza all'Onu. Manifestazioni di protesta in Israele e nel mondo. Continuano i bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza. Il nostro inviato a Gaza riporta di numerose esplosioni. L'Operazione Pillar of Clouds annunciata da Israele sta provocando un'escalation di violenza contro la Striscia. Almeno 15 le vittime palestinesi, tra cui numerosi bambini. Tre quelle israeliane. ORE 14.50 : Il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto ad Hamas di fermare il lancio di razzi verso Israele , al fine di interrompere l'escalation di violenze nella Striscia. ORE 14.45 : Secondo il sito di informazione Ynet News, ieri notte l'esercito egiziano ha inviato truppe nella penisola del Sinai, al confine con Israele. Anche militari israeliani sono stati schierati al confine. ORE 14.41 : Fonti israeliane hanno riferito che il consiglio militare isr

Il vero volto degli aiuti

 Venerdì scorso, a L’Ultima Parola, ha mostrato come in maniera evidente e incontrovertibile si possa affermare che dietro al “grande sogno degli Stati Uniti d’Europa” ci siano in realtà le lobby statunitensi , delle quali Mario Monti ha rappresentato a lungo – e ancora rappresenta? – gli interessi  Gli Stati Uniti sono diventati il centro economico e politico del mondo occidentale dopo la devastazione prodotta dalla prima guerra mondiale . Mentre le fabbriche e le infrastrutture europee, fino ad allora invincibile locomotore del progresso e della produzione planetaria, venivano rase al suolo, l'America poteva coltivare indisturbata i suoi interessi e, con la scusa di erogare prestiti ai paesi del vecchio continente in guerra, indebitarli, acquisendo peso politico determinante nelle successive trattative di pace, con tutta la riorganizzazione che ne conseguì. Era cento anni fa. Con la seconda guerra mondiale le cose sarebbero peggiorate: l’influenza degli Stati Un

Petraeus nella trappola di Bengasi

Troppo scontata la storia morbosa tra il generale e la ricercatrice. Cosa si nasconde dietro la caduta del generale? Uno scontro nell'amministrazione Usa o tra i servizi?  La pruderie di inserirsi nelle pieghe di una storia morbosa di sesso tra il generale supermedagliato e la giovane "embedded" in carriera e alla caccia di scoop attira i giornalisti più dell'indagine accurata sull'evento che ha messo a rischio la rielezione di Obama: l'assassinio dell'ambasciatore Usa a Bengasi. Certo, trattandosi dell'ex capo della Cia, il generale Petraeus messo alla berlina dal Fbi, non è un compito facile. Ma sicuramente la storia della biografa tentatrice - per carpire segreti - e del generale ambizioso che deve mostrare la sua virilità è purtroppo una storia troppo vista e troppo banale. Se fosse così non meriterebbe pagine di giornali. Il generale Petraeus non ha vinto la guerra in Iraq, ma sicuramente ha inferto un duro colpo ad al Qaeda quan