(Quest'articolo e' apparso per poco tempo sul blog autori di Repubblica online).
Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasell
a
compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano
perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la
versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la
proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con
una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona.
Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.
In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.
Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyahu e i suoi generali?
Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.
In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinese di un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi di Hamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.
Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyahu e i suoi generali?
Articolo censurato da Repubblica
Insopposrtabile!!!....Odifreddi dovrebbe rispondere di diffusione d'odio antisemita.
RispondiEliminaO forse la verità provoca fastidio?
RispondiElimina....si...la verità, faziosa, di parte!
RispondiEliminaogni tentativo di fare una oggettiva critica alla politica di Israele viene tacciato di antisemitismo. Ora vorrei ricordare che studi sul dna delle popolazioni palestinesi ed ebree hanno dimostrato in modo irrefutabile che i veri semiti sono i vecchi ebrei (oggi palestinesi) che, non avendo lasciato mai la loro terra non si sono incrociati con altre etnie come invece hanno fatto quelli che sono andati via per duemila anni e poi sono tornati armi in pugno ad espropiare terre che adesso non sono loro e che, nel caso degli ebrei askenaziti, non lo sono mai state.
RispondiEliminaOddifreddi, la tua malafede mi fa vomitare
RispondiElimina....ma ....è incredibile!....cè chi scrive che gli odierni palestinesi sarebbero "vecchi" ebrei, che non si sarebbero mai mossi dalle loro terre.....e si invocano studi sul dna delle popolazioni.....siamo pazzi!
RispondiEliminaIo difendo questo articolo, perchè il governo di Israele è peggio del Governo degli Stati Uniti e ricordiamoci che gli Israeliani stanno occupand da quasi 70 anni un paese che è la Palestina e non viceversa. Questo è il problema!
RispondiElimina...dunque...un pò di storia, gli Ebrei giunsero nelle loro odierne terre attorno al II Millenio a.c. e diedero vita a diversi regni e stati ebraici, si ricorda il regno di Israele-distrutto ( circa nel 700 a.c a seguito dell'invasione Assira e il regno di Giuda( distrutto ( circa nel 600 a.c. dai babilonesi. In seguito, questi regni, furono sempre ricostruiti, per esistere come protettorati, prima dei Persiani, e poi dai Romani. Quest'ultimi, in seguito a una rivolta contro il potere di Roma cacciarono, letteralmente gli Ebrei dai territori, con la distruzione del loro Tempio. L'imperatore Adriano cambiò nome alla provincia Judaea chiamandola Provincia Syria Palestina, ma gli Ebrei, giustamente considerano da sempre Israele come la loro patria. Nel 1901 il Fondo Nazionale Ebraico acquista dai vari Califati locali terreni che consentiranno nell'anno 1909 di fondare la citta di Tel-Aviv; la legittimazione alle aspirazioni ebraiche arriva nell'anno 1922, quando la Società delle nazioni, tramite il mandato alla Gran Bretagna, sancisce l'aspirazione all'esitenza dello stato ebraico. Questa è storia vera, non propaganda fatta in malafede.
RispondiEliminaPerfetto, ammettendo che per un attimo, caro utente sconosciuto tu abbia ragione, come mi giustifichi le contnue violenze israeliane contro un popolo indifeso, a cui non è permesso nemmeno curarsi?
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