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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Marcchione e i diritti dei lavoratori venduti!

Gli accordi siglati dalla Fiat relativi alla riorganizzazione dei siti produttivi italiani pone delle questioni ineludibili dal punto di vista sindacale come anche sul piano politico. 1. In primo luogo, questi accordi ci dicono chiaramente che cosa è oggi la democrazia politica in questo paese. Sono decenni che la politica non riveste un ruolo di mediazione dei conflitti e di interessi contrapposti. Oggi la politica è semplicemente l’arte dell’imposizione di un interesse particolare, spacciato come generale. Prima si schiacciavano i diritti in nome della competitività, della flessibilità come strumento di crescita, del controllo dell’inflazione e del debito pubblico. Ora con la crisi l’approccio è diretto: o la borsa o la vita! Anche i modi si sono fatti espliciti: con la forza o con la corruzione. Dal regime economico al regime politico tutto si compra (dai sindacati ai partiti); chi pretende politica viene zittito. Per i migranti e il precariato in generale, così come

Buon 2011 con Nodo in Gola

In una famosa scena di Pulp Fiction Samuel Lee Jackson si rivolge a John Travolta, che ha appena ammazzato all'interno della propria macchina, in pieno giorno a Los Angeles un giovane, “ Ne ho viste di stronzate in vita mia, ma come questa mai”. Un po' quello che potremmo dire noi italiani ripensando a tutte le cose che sono successe in Italia dal primo gennaio del 2010. Non possiamo dimenticare, il “maledetto imbroglio” del Pdl nel Lazio e in Lombardia, per la presentazione della candidatura delle liste per le Elezioni regionali. Come non ricordare il responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso, che viene invitato dalla “cricca” di imprenditori ( gli stessi ridevano il 6 aprile del 2009 durante il terremoto all'Aquila), a ricevere dei “massaggi rilassanti”, in cambio di alcuni appalti. Come non dimenticare il ministro Claudio Scajola che “grazie” ad un'indagine della procura di Roma scopre che qualcuno aveva pagato la sua bella casa con vista sul Colosseo a

Racconto di un meridionale

Articolo scritto dal giornalista calabrese Emiliano Morrone, minacciato più volte dall'ndrangheta, per la sua "colpa" di denunciare gli abusi della mafia: Stanotte sono andato a dormire con una frase di Giampaolo Spinato, «lasci ai suoi sogni le bestemmie che urgono per vivere, o a un’altra vita, forse». Ho guardato indietro e avanti, in casa pacchi di libri, fogli, scritti. Parole, storie. Chiusi per l’ennessimo trasferimento, per disporre in diverso ordine quella memoria di testi, capitoli del mio pensiero, della mia vita. E’ la pratica d’ogni emigrato, forse una necessità personale, esistere nella sfera degli altri. Non hai sede, tutto è temporaneo, fugace. Ti consoli con la filosofia, robusta o spicciola. Poi un sorriso all’amico aiutante, Alessandro "Testa 57, oggi 62", puntualmente in ritardo ma presente. Pile di scontrini, biglietti di viaggio, appunti dimenticati, lettere di denuncia, locandine d’iniziative: gennaio 2008, a Messina con Sonia

La nascita dei Wikileaks Seconda parte

Parlano i giornalisti che hanno collaborato con Wikileaks , spazio all’incredibile testimonianza di Kristinn Hrafnsson , il primo giornalista a vedere i video sulla guerra in Iraq poi pubblicati in rete. In “ Collateral Murder ” un elicottero Apache fa strage di civili e poi si accanisce contro alcuni uomini che, passando di là con un furgone, si fermano ad assistere i feriti. Numerosi sono i video strazianti girati direttamente dall’esercito americano. E poi ancora le chat che incastrano Bradley Manning , il soldato Usa in carcere perché ritenuto la gola profonda di Wikileaks; e ancora il lavoro delle testate giornalistiche sui documenti “crudi”. Dice Iain Overton , giornalista dell’Indipendent: “Sappiamo che la guerra è un inferno. Questi documenti fanno proprio questo: mostrano l’inferno. Non nascondono la verità, non vengono illustrati da uno spin doctor dell’esercito in una sala con aria condizionata nella green zone”. A cura di Citati, Galeazzi, Mello. Traduzioni di D

Belpietro e l'informazione a "cazzo di cane"

Belpietro su Libero ha pubblicato qualche giorno fa la notizia di un possibile attentato a Gianfranco Fini ad Andria nel mese di Aprile. Una notizia che pare del tutto infondata così Marco Travaglio scrive sul Fatto Quotidiano di oggi. Segnatevi questa data: 27 dicembre 2010. E questo scampolo di prosa: “Girano strane storie a proposito di Fini. Non so se abbiano fondamento, se si tratti di invenzioni oppure, peggio, di trappole per trarci in inganno. Se ho deciso di riferirle è perché alcune persone di cui ho accertato identità e professione si sono rivolte a me assicurandomi la veridicità di quanto raccontato… Toccherà quindi ad altri accertare i fatti… Vero? Falso? Non lo so. Chi mi ha spifferato il piano non pareva matto…in cambio dell’informazione non mi ha chiesto nulla… Mitomane? Ricattatrice? Altro? Boh! Perché mi sono deciso a scrivere delle due vicende? Perché se sono vere c’è di che preoccuparsi… Se invece è tutto falso, c’è da domandarsi perché le storie spuntano

Diritti dei lavoratori addio!

Marchione con la collaborazione del governo e del ministro Sacconi, sta distruggendo i diritti dei lavoratori italiani e l'Italia pare non fare caso alla gravità delle decisioni dell'Ad della Fiat. In più anche personaggi del Pd che dovrebbero difendere i lavoratori, sono a favori, tipo il candidadato a Sindaco di Torino per il Pd Piero Fassino. Vergogna! Uso il titolo di un film-documentario sulla Fiat e sugli Agnelli , autore Giovanni Piperno. Il tema era: una storia interrotta da un “pezzo mancante” nel corso delle generazioni, una sventura che colpisce gli Agnelli due volte. Con la morte del giovane Giovanni, figlio di Umberto. E con il suicidio di Edoardo, figlio di Giovanni. Il terzo pezzo manca adesso . È l’incomprensibile assenza o silenzio o assenso o innaturale accordo con chi gli sta portando via la fabbrica. Parlo dell’attuale presidente della Fiat, e azionista di riferimento, John Elkann . Perché ha scelto di non esistere mentre si discute di portare via da

La nascita dei Wikileaks

Wikirebels, di Jesper Huor e Bosse Lindquist . Comincia il racconto del camaleonte Assange, mai uguale a se stesso, in giro per il mondo e seguito per sei mesi dalle telecamere svedesi di Svt-Play tv . Julian lotta da tempo contro il “vecchio potere”, lui stesso racconta le sue prime iniziative hacker quando si faceva chiamare “ Mendax ”. Anche la Nasa tra i suoi obiettivi: viene indagato per degli attacchi informatici e, seppur assolto, si convince della necessità di portare avanti una battaglia a tutto campo per la trasparenza. Dalla creazione in Australia di una delle prime piattaforme per dibattiti online alla pubblicazione dei documenti riservati di Scientology , il passo che porta nel 2006 a Wikileaks è breve. Poi è uno scoop dopo l’altro. Dai documenti sulla sottrazione di denaro pubblico da parte del governo keniota, al manuale di detenzione nella prigione di Guantanamo ; dalle prove che la multinazionale Trafigura ha inondato di rifiuti tossici la Costa d’Avorio

150 d'Unità d'Italia e il Sud venduto!

Tre video che cercano di fare luce sulla storia dell'Unità d'Italia. Alla vigilia dei 150 dell'Unità italiana è giusto dare voce ai vinti, che non hanno mai potuto raccontare la realtà! Garibaldi eroe?

Fascismo, Atac e Alemanno

Quando era stato assunto all’Atac (la municipalizzata che a Roma si occupa del trasporto urbano) Francesco Bianco, era stata polemica: “Assunto ex estremista nero”, si diceva. Ora la polemica si gonfia, visto che lo stesso Bianco ha pensato bene di scrivere frasi offensive contro manifestanti ed ebrei sulla bacheca del più famoso social network. Lui che già è stato processato per rapina, omicidio e tentato omicidio insieme ai fratelli Fioravanti, con cui partecipò nel ’78 al raid in cui rimase ucciso il militante rosso Roberto Scialabba e sempre lui che era alla guida dell’auto durante l’assalto all’armeria Centofanti che costò la vita a Franco Anselmi. Come racconta “Il Messaggero”, è il 22 dicembre, gli studenti in corteo sono arrivati sotto gli uffici della sede dell’Atac-Trambus a Roma per solidarizzare con i dipendenti e chiedere loro di scendere a manifestare tutti insieme. Francesco Bianco è lì, nel suo ufficio, si affaccia un attimo e poi scrive sulla

Burocrazia all'Italiana

Come è bello vivere a Roma e avere difficoltà a ricevere i servizi minimi! Leggete questo articolo scritto dalla giornalista del fatto quotidiano Silvia D'Onghia Roma , calda e soleggiata giornata di metà dicembre. Sono alle prese con un cambio di abitazione, e quindi con l’interminabile sequenza di recessioni/attivazioni contratti . Se in alcune cittadine del nord tutto è automatizzato (basta andare in Comune), nella evoluta capitale devi armarti di santa pazienza e perdere intere giornate di lavoro. Naturalmente, prima di varcare la soglia dell’ Acea , che fornisce i servizi energetici e idrici, provo a chiamare decine di volte il numero verde (dopo essermi sapientemente districata nel sito). Tutto inutile. Gli operai che stanno lavorando nella casa nuova hanno bisogno dell’ elettricità , per cui prendo il coraggio a due mani ed entro nel palazzone di piazzale Ostiense. Una bolgia infernale è più accogliente. All’ingresso, trovo già due lunghissime file, in apparenza

Precari d'Italia Unitevi!

Mancano pochi giorni e i vostri diritti andranno perduti per sempre. Vi hanno lasciato a casa dopo una sfilza di contratti a termine o a progetto e dopo avervi fatto le solite promesse? Non perdete tempo. Tirate fuori i vostri contratti dal cassetto ed impugnateli. Avete tempo fino al 23 di gennaio. Contro la precarizzazione si puo’ vincere. San Precario e’ con voi Fonte: Il Fatto Quotidiano

Gaza: due anni dopo il piombo è ancora fuso

Era il 27 dicembre del 2008 quando il cielo sulla Striscia di Gaza veniva solcato dai caccia israeliani che davano inizio all’ “Operazione Piombo Fuso”, un’ aggressione militare che avrebbe lasciato sl terreno 1417 vittime palestinesi (13 quelle israeliane), migliaia di feriti e senzatetto, la quasi completa distruzione delle infrastrutture e dei sobborghi di Gaza City in sole 3 settimane. Per valutare la gravità di questo triste bilancio bisogna considerare che almeno un terzo delle vittime erano bambini e, come sempre accade nei tempi delle guerre umanitarie e chirurgiche, oltre l’80% delle vittime erano civili inermi, civili intrappolati nei 360 km quadrati della Striscia per cui non esisteva alcun rifugio sicuro. Lo scopo dichiarato da Tel Aviv era rendere inoffensivo il movimento islamico Hamas e bloccare il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Per raggiungere questo scopo l’ esercito israeliano non ha esitato ad utilizzare bombe

La pena di Trenitalia

Trenitalia ha il monopolio dei Treni in Italia e quindi ogni anno, ogni giorno fanno quello che vogliono, lungo le linee ferroviare italiane. Spendono denaro per pubblicizzare l'alta velocità, dove dicono che ci si può collegare anche ad internet, ma non è vero. Aumentano ogni anno il prezzo dei biglietti per un servizio sempre più scadente. Ma evidentemente noi Italiani, ci meritiamo di essere trattati così! Vi mostriamo un reportage realizzato dal Fatto Quotidiano con due articoli che testomoniano i vergognosi viaggi regalati al paese da parte di Trenitalia. http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/24/torino-reggio-solo-andata/83533/ http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/24/news/fs_l_incubo_di_natale-10567174/index.html?ref=search

Buon Natale a Ghedini e a tutta la classe politica italiana

Vi mostriamo un bel video dedicato all'onorevole Ghedini, che è anche l'avvocato di Silvio B., in più vi mostriamo l'appello di Libera contro la corruzione nell'istituzioni La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l'economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo motivo raccoglieremo un milione e mezzo di cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. FIRMA L'APPELLO

Buon Natale Cosentino!

Sotto l’albero di Natale il coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino ha trovato un ‘regalo’ sgradito ma atteso. La Procura di Napoli ha emesso una richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica. Come anticipato stamane da il “Il Mattino” e dalle pagine napoletane di “La Repubblica”, i pm della Dda Giuseppe Narducci e Alessandro Milita hanno firmato l’istanza nei confronti del deputato ed ex sottosegretario all’Economia del governo Berlusconi appena venti giorni dopo la notifica dell’avviso conclusa indagine. Il termine minimo a disposizione dell’indagato per presentare memorie o chiedere di essere interrogato. Nella richiesta di rinvio a giudizio la Procura ha individuato la presidenza del consiglio dei ministri come parte offesa del procedimento. Quindi spetta a Berlusconi decidere se costituire il governo parte civile nel processo a carico del suo luogotenente campano. Cosentino è imputato di presunte collusioni con i

D'Alema e l'inciucio con Silvio B.

Quante volte Marco Travaglio ha denunciato le porcate tra Silvio B. e D'Alema? Molte volte, forse troppe. Ieri sera il quotidiano spagnolo El Pais ha pubblicato nuove rivelazioni che stanno passando inosservate da parte dell'opinione pubblica, presa in quest'ore dagli ultimi acquisti natalizi. Buona Lettura: Le parole dell'ex premier ed ex ministro degli Esteri sono riportate dall'ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli in un dispaccio del 2008. Ma D'Alema smentisce di aver mai pronunciato quel "giudizio abnorme" Questa volta l’attacco ai giudici non arriva da Silvio Berlusconi . Ma da Massimo D’Alema , che però smentisce. Scrive l’ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli in un cablogramma targato Wikileaks e pubblicato da El Pais : ”Sebbene la magistratura italiana sia tradizionalmente considerata orientata a sinistra, l’ex premier ed ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema ha detto lo scorso hanno all’ambasciatore (Usa, ndr ) che la ma

Cariche sugli studenti in protesta a Napoli!

Circa 200 studenti universitari e medi, si sono dati appuntamento questo pomeriggio per altre iniziative di protesta e di comunicazione, mentre il Senato, sordo ai bisogni di questo paese, andava avanti nel suo processo autistico di approvazione della riforma Gelmini, che da il colpo di grazia all'Università pubblica. Siamo andati perciò al museo nazionale, unendoci alla lotta di altri precari, gli operatori sociali, per rivendicare il diritto all'accesso pubblico alla cultura. Si è tenuta anche un assemblea comune all'interno del Museo. Poi gli studenti hanno cercato di effettuare una visita dell'esposizione per rivendicare la fruizione pubblica di questi luoghi. Una situazione che si è già verificata tante volte in altre simili iniziative in passato, tanto che i lavoratori del museo si erano tranquillamente predisposti a far effettuare la visita. Poi l'incredibile!! Il dirigente di polizia schierava la celere all'interno del Museo

Per gli stagisti italiani!

Beppe Severgnini ha scritto che “L’Italia è una repubblica fondata sullo stage “. Siamo d’accordo. Oggi in Italia un giovane in cerca di lavoro deve per forza mettere in conto l’eventualità di un periodo di formazione non retribuito all’interno dell’azienda in cui aspira a lavorare. È diventato un passaggio praticamente obbligatorio, nonostante nella maggior parte dei casi non ci siano garanzie di assunzione, né contratti che regolino il periodo di tirocinio lavorativo, né una congrua ricompensa rispetto all’effettivo lavoro svolto. I giovani devono prendere una decisione: accettare di lavorare gratis, sperando di imparare qualcosa, e tenere accesa una fievole speranza di assunzione (che il più delle volte invece si trasforma in un prolungamento del periodo formativo non retribuito giustificato con un “Sei bravo, abbiamo bisogno di gente come te, ma devi ancora capire bene come funzionano le cose”; e intanto il tempo passa, mesi, anni, e lo sfruttamento continua), o rifiu

L'Aquila, tasse e mille proroghe

" Il governo Berlusconi si dimentica dell'Aquila e del terremoto, nonostante le promesse, nel decreto milleproroghe. Prorogano tutto anche le tasse per l'alluvione del Veneto ma L'Aquila viene uccisa. Ci mobilitiamo. Alle 17 in Piazza Duomo su convocazione del Sindaco. Passateparola ". Con queste poche righe pubblicate in Rete su blog e Facebook, i cittadini abruzzesi si erano dati appuntamento dopo aver appreso che il rinvio della restituzione delle tasse sospese per i terremotati non sarebbe stato inserito nel decreto milleproroghe approvato dal governo. Per questo sono scesi in piazza, nel cuore della loro città illuminata a festa per il Natale, ma ancora deserta, transennata e chiusa al traffico e alla sua gente. Il primo a volere spiegazioni e delucidazioni al governo sulla restituzione dell'ammontare delle tasse sospese per 14 mesi a causa del terremoto dell'Abruzzo è i il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, che insieme al pre

Silvio-Pinocchio!

Il premier a tutto campo durante la conferenza stampa di fine anno. Oltre due ore di intervento trasmesso in diretta-fiume da Sky e Rai. Minzolini ha fatto slittare il Tg1 Archivia il caso Prestigiacomo, dicendo che “è risolto”; del legittimo impedimento afferma di “non sono preoccupato”; liquida i processi a suo carico come “esilaranti” e annuncia l’intenzione di voler dar vita a una “commissione d’inchiesta per verificare che non esistano associazioni a delinquere a fini eversivi all’interno della magistratura”; sostiene che senza Fini sarà più facile “approvare la riforma della giustizia” e sottolinea che “non ci sarà alcun riavvicinamento” con il presidente della Camera, ribadisce la volontà di cambiare nome al Pdl, perché “ne serve uno che emozioni”, smentisce di aver fatto “calcio mercato” dei deputati e si dice certo di poter arrivare alla fine naturale della legislatura “con una maggioranza adeguata” che raggiungerà, già a gennaio, “325 deputati alla camera

C'è il polo di destra, c'è quello di centro. Ma ancora manca il nostro polo

Vorremmo che il nuovo anno si aprisse con la vera novità che manca. La nascita del polo riformista, che sappia mettere insieme le forze politiche di centrosinistra con quella società civile che protesta e propone un'Italia diversa, solidale, legale, piena di diritti ed equità. Apriamo questa riflessione, nanciando una proposta a società civile e centrosinistra, rappresentato o no in Parlamento. Non aspettiamo altro tempo. Entro il mese di gennaio vediamoci tutti insieme a Roma, discutiamo e proponiamo all'Italia una vera alternativa riformista di cui abbiamo tutti bisogno. Apre il dibattito il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti DALL'INDIGNAZIONE ALL'ALTERNATIVA di Giuseppe Giulietti Non c'è davvero tempo da perdere e sarà anche bene smettere di baloccarsi con parole consolatorie quali: "Tanto Berlusconi è ormai sconfitto, nel voto di fiducia la maggioranza ha perso decine di parlamentari", per carità, non prendiamoci in giro anche tr