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Aldrovandi, "Gli assassini di mio figlio sono ancora in polizia". Oggi il sit in contro il Coisp



“Grazie della solidarieta' ma non basta: la politica deve intervenire”. A poche ore dal sit in convocato con l’appello del gruppo “Verità per Aldro” a Ferrara in piazza Savonarola, Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, punta il dito contro il mondo politico e istituzionale. Il nodo del ritorno in polizia dei quattro agenti condannati rimane, infatti. Rimane. E quindi Moretti si chiede pubblicamente (intervenendo alla trasmissione 'Servizio Pubblico') - cosa succedera' quando finirà il periodo di sospensione coincidente con i sei mesi di pena residua che i quattro stanno scontando. "Tutta la solidarieta' che ho ricevuto mi ha fatto un enorme piacere, quella della presidente della Camera Boldrini, dal Senato, anche dal nuovo capo della Polizia. Ho tutta la solidarieta' del mondo: e poi? Non e' successo niente, nulla e' cambiato, mi sento presa in giro a questo punto", ha detto Patrizia Moretti. "La condanna a 6 mesi residui che devono scontare i condannati corrisponde alla sospensione di 6 mesi - ha aggiunto Moretti - Non sappiamo quale sara' il provvedimento delle commissioni disciplinari che decideranno se resteranno in polizia, ma sappiamo che il reato e' colposo, finiti i 6 mesi, cosa succedera'? La politica deve fare la differenza". "Tanta solidarieta' - ha aggiunto - ma la battaglia dobbiamo combatterla noi famiglie. Lo Stato in realta' ci e' contro, non ci ha aiutato, non ci sono commissione terze che valutano l'operato della polizia. C'e' molta strada da fare". Moretti ha raccontato della manifestazione di aderenti al sindacato Coisp sotto il municipio di Ferrara e di essere scesa in strada con la foto del figlio: "Addirittura nel loro Congresso, nel pomeriggio, hanno poi detto che quella foto e' taroccata, ma e' uno degli atti del processo - ha concluso - Adesso basta: io stamattina (ieri, ndr) li ho querelati per questo".

Fonte: controlacrisi.org

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