"Terremoto nel nord Italia… Ci scusiamo per i disagi ma la padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)" questa è la battuta pubblicata su Facebook da un segretario comunale leghista. La rete si è giustamente indignata. E la Lega ha preteso in fretta le dimissioni in un momento in cui la sua popolarità è già in crisi.
"Terremoto nel nord Italia… Ci scusiamo per i disagi ma la padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)" è l’infelice battuta postata su Facebook il 20 maggio mattina da Stefano Venturi, segretario comunale leghista. Molte persone si sono indignate per quello humor nero pensando alla paura provata per le scosse di terremoto che hanno svegliato la notte scorsa molti italiani del centro e del nord Italia. E soprattutto pensando alle vittime: 7 morti accertati e oltre 50 feriti. La gente non ha risposto col sorriso al sarcasmo leghista. No. Stefano Venturi si è presto scusato - spiegando che quando ha scritto il messaggio non aveva ancora saputo che c’erano state delle vittime - e ha cancellato il post. Ma il gesto non è stato sufficiente per cancellare anche l’indignazione.
Poche ore più tardi si legge in un comunicato leghista: “Stefano Venturi ha rassegnato le proprie dimissioni e rimesso nelle mie mani la carica di segretario Rovatese del Carroccio. È dispiaciuto per quanto improvvidamente scritto, ma gesti come questi non possono essere tollerati dalla Lega. - rende noto Fabio Rolfi, segretario Provinciale della Lega Nord - La Lega conferma e rinnova il cordoglio e la vicinanza alle famiglie delle vittime del terribile sisma che ha colpito l'Emilia e per le quali come ha sempre fatto è pronta ad interventi di solidarietà”.
Sembra che più che dimettersi volontariamente, il giovane sia stato silurato velocemente. Infatti a sostegno di questa tesi arrivano le parole del deputato Manuela Dal Lago: “Il segretario Rolfi ha fatto benissimo a sollecitare le dimissioni di questo Venturi. Di imbecilli il mondo è pieno, e purtroppo ce ne sono anche tra noi… - così si è espressa una dei tre esponenti del momentaneo triumvirato leghista - Chiediamo scusa per quanto accaduto, la Lega si stringe attorno ai familiari delle vittime del terremoto in Emilia Romagna. Siamo profondamente addolorati, abbiamo massimo rispetto per le popolazioni colpite dal sisma.”
Fonte: net1news
Ecco chi è il vicequestore di Brescia Emanuele Ricifari, colui che sabato ha guidato le cariche contro il corteo di migranti e antirazzisti a Brescia. Il responsabile di piazza che fin dal concentramento in Piazza Rovetta ha ripetutamentee provocato i manifestanti con minacce, anche personali, di arresto e con beceri insulti. Per capire qual'è la sua posizione politica e la sua concezione reazionaria e fascista della polizia, forniamo una documentazione tratta dal sito laboratoriopoliziademocratica.it che descrive quanto accadde nel 2003 quando l'attuale vicequestore era di stanza a Piacenza presso la locale scuola di polizia. Ricifari allora era anche delegato del Siulp, sindacato di polizia, e fu unodei due membri della commissione che ritennero di sanziona un allievo con la "deplorazione" (per poi espellerlo), invece che con una snazione pecuniaria, perchè aveva sostenuto semplicemente di essere "di sinistra" e a Genova 2001 "non tutti i manifestanti
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