Martedì 22 maggio alle ore 21 al Teatro Quirino di Roma Fabrizio Coniglio e Bebo Storti saranno in scena con lo spettacolo "Suicidi? Tangentopoli in Commedia". Un' indagine comica, 20 anni dopo , sulle strane morti di Castellari Cagliari e Gardini durante l'inchiesta di Tangentopoli del 1992. I protagonisti tornano sulle scene dei suicidi facendo capire,attraverso perizie ufficiali,che forse si è trattato di omicidi. Dopo lo spettacolo ci sarà un approfondimento con Antonio Di Pietro ,Piercamillo Davigo e Mario Almerighi ,per capire meglio come dopo 20 anni sembra non essere cambiato nulla in termini di legalità e lotta alla corruzione. Non sarà una serata politica, ma di memoria, come spiega al nostro blog Fabrizio Coniglio, " da dove parte il conflitto politica magistratura se non da mani pulite del 1992? Perchè la magistratura che dai media e dall'opinione pubblica viene vista all'inizio come un vento di rinnovamento etico e politico e morale e improvvisamente diventa cattiva? Perchè uccide? Come nel caso di Cagliari, Presidente dell'Eni che si uccide in carcere. Ma è la magistatura ad averlo ucciso o qualcun'altro che è entrato dentro la sua cella per non farlo più parlare, serviva un suicidio e una morte per distruggere la legge". Lo stesso attore inoltre spiega come sia cambiato poco in questi anni; " e ancora oggi lo si fa è sempre colpa dei magistrati, della legge e non del potere che calpesta,come nel caso di Lusi e Belsito, senza remore, le regole della democrazia. Siamo in piena tagentopoli e dopo appena 20 anni sta crollando nello stesso modo la seconda repubblica, nello stesso modo!La politica non può più prescindere dall'etica e dalla morale,soprattutto quando si chiedono grandi sacrifici ai cittadini".
Invitiamo tuttia vedere questo spettacolo!
Ecco chi è il vicequestore di Brescia Emanuele Ricifari, colui che sabato ha guidato le cariche contro il corteo di migranti e antirazzisti a Brescia. Il responsabile di piazza che fin dal concentramento in Piazza Rovetta ha ripetutamentee provocato i manifestanti con minacce, anche personali, di arresto e con beceri insulti. Per capire qual'è la sua posizione politica e la sua concezione reazionaria e fascista della polizia, forniamo una documentazione tratta dal sito laboratoriopoliziademocratica.it che descrive quanto accadde nel 2003 quando l'attuale vicequestore era di stanza a Piacenza presso la locale scuola di polizia. Ricifari allora era anche delegato del Siulp, sindacato di polizia, e fu unodei due membri della commissione che ritennero di sanziona un allievo con la "deplorazione" (per poi espellerlo), invece che con una snazione pecuniaria, perchè aveva sostenuto semplicemente di essere "di sinistra" e a Genova 2001 "non tutti i manifestanti
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