Forse non taglieremo il traguardo dei quindicimila visitatori nelle prime tre settimane, ma d'altra parte saremo a Pisa solo tre giorni, né siamo Picasso. Lui voleva essere pittore ed è diventato Picasso, noi volevamo essere dottore e siamo diventati precari. Eppure le nostre vite si compongono di pezzi sparsi, come dei collage, di oggetti vari che abbiamo imparato a riassemblare. Nel nostro presente, come in un ritratto cubista, convivono frammenti di emozioni, preoccupazioni e impegni diversi. Siamo contemporaneamente al lavoro e in formazione, giovani ma già adulti, a progetto ma senza un progetto futuro, ingranaggi di questo eterno presente. Questo grande manifesto che abbiamo esposto dalla casa dello studente riflette e rispecchia quello della mostra di Picasso che si sta svolgendo sull'altra sponda dell'Arno, a Palazzo BLU, a simboleggiare un confronto tra un'università fatta di precari e una fondazione bancaria che invece può investire in cultura, fin...