Passa ai contenuti principali

Palestina reclama all'ONU violazione della tregua



Violata la tregua firmata mercoledì al Cairo. Ieri l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro alcuni contadini nella "buffer zone": 1 morto, 7 feriti.
L'inviato ONU per la Palestina, Riyaad Mansour, ha presentato un reclamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo che Israele ha sparato ed ucciso un contadino palestinese a Khan Younis, nel sud della striscia di Gaza.
Ieri mattina, venerdì 23 novembre, militari israeliani hanno aperto il fuoco contro un gruppo di contadini palestinesi che stavano cercando di accedere ai loro terreni agricoli, situati all'interno della "buffer zone". Anwar Abdul Hadi Qudaih, di 20 anni, è stato colpito mortalmente alla testa ed altri 7 persone sono state ferite. Alcuni versano in gravi condizioni. 
Secondo l'accordo di tregua firmato al Cairo mercoledì 21 novembre, Israele si impegnava a ridurre le restrizioni al movimento dei residenti palestinesi a Gaza e gli attacchi nelle aree di confine.
La violazione della tregua era già stata denunciata dal ministro degli esteri palestinese Riyad Al-Maliki durante una riunione con il Giulio Terzi.

 GUARDA IL VIDEO


Fonte: Nena News

Commenti

  1. cretini e dei lanci dei missili lanciati dopo la tregua ??? massa di ipocriti

    RispondiElimina
  2. Caro utente anonimo, cretino sarai te e il governo di Israele! Se credi che le tue idee siano giuste, prima di tutto non offendere e secondo abbi il coraggio di firmare il tuo incommensurabile commento!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Un serpente nel bunker di Rebibbia

Il 12 febbraio è iniziato presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia il processo contro alcuni militari latinoamericani che durante gli anni ‘70 hanno partecipato all’ Operazione Condor . La maggior parte degli imputati sono già stati processati e condannati in altri paesi, quindi l’udienza è più un risarcimento che una vera ricerca della verità. Operazione Condor La somiglianza tra le dittature militari che hanno dominato il Sud America durante gli anni '60 e '70 è atroce. Guidati dal sanguinoso filo conduttore dell'Operazione Condor e grazie alle tecniche d’oppressione più spietate, sono state capaci di annullare qualsiasi dissenso politico o ideologico.   Dare una stima delle persone che sono state giustiziate o torturate sarebbe tanto inesatto quanto terrificante. È difficile camminare dentro il carcere di Rebibbia e non pensare di essere dentro un fumetto di Zerocalcare. Ma questa mattina, mentre passeggio per questa felice isola...

Emilio Colombo e la storia della cocaina

 Il senatore a vita, morto all'età di 93 anni, è ricordato per l'ammissione sull'uso di droga, per "motivi terapeutici". Fu anche oggetto di pettegolezzi per la sua presunta omosessualità. La morte di Emilio Colombo , il 93enne senatore a vita e storico esponente della Democrazia Cristiana , verrà ricordata come la la scomparsa dell’ultimo dei padri costituenti ancora in vita. Eppure i media hanno ricordato come sulla carriera di uno dei politici più rilevanti del nostro Paese resti la macchia dell’ uso di cocaina , ammessa dallo stesso Colombo nel 2003 per “motivi terapeutici”. C’è poi una curiosità: secondo alcune indiscrezioni, Colombo fu indicato come il premier omosessuale della nostra storia repubblicana. Voci che si erano rincorse negli anni e che furono riprese tre anni fa, dopo un’intervista di Nichi Vendola alle Iene. Di fronte alle domande di Enrico Lucci, il presidente della Regione Puglia spiegò come un “premier gay ci fosse già stato in Italia...

« LE PAROLE PER DIRLO (Alessandro Robecchi). Uno spot per la politica (Antonio Padellaro). » Boom boom boom (Marco Travaglio)

Che spettacolo, ragazzi. A novembre, alla caduta dei Cainano, i partiti si erano riuniti su un noto Colle di Roma per decidere a tavolino il nostro futuro: se si vota subito, gli elettori ci asfaltano; allora noi li addormentiamo per un anno e mezzo col governo Monti, travestiamo da tecnici un pugno di banchieri e consulenti delle banche, gli facciamo fare il lavoro sporco per non pagare pegno, poi nel 2013 ci presentiamo con una legge elettorale ancor più indecente del Porcellum che non ci costringa ad allearci prima e, chiuse le urne, scopriamo che nessuno ha la maggioranza e dobbiamo ammucchiarci in un bel governissimo per il bene dell’Italia; intanto Alfano illude i suoi che B. non c’è più, Bersani fa finta di essere piovuto da Marte, Piercasinando si nasconde dietro Passera e/o Montezemolo o un altro Gattopardo per far dimenticare Cuffaro, la gente ci casca e la sfanghiamo un’altra volta, lasciando fuori dalla porta i disturbatori alla Grillo, Di Pietro e Vendola ...