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Boston, c'è chi pensa alla pista interna




La polizia alla ricerca di tracce per capire che cosa sia successo. Si studiano analogie con Oklahoma City. Nessuna certezza sulla matrice.
Adesso è caccia agli autori. Secondo la Cnn, gli inquirenti stanno cercando "un uomo con la pelle molto scura o nera" forse con un accento straniero che è stato visto con uno zainetto nero e una felpa mentre cercava di entrare in un'area sorvegliata cinque minuti prima della prima esplosione. Un giovane saudita è ferito e sotto osservazione in ospedale. Nella zona dell'attentato, completamente isolato, sono al lavoro i cani poliziotti. A complicare le cose, gli zainetti abbandonati dalla gente in fuga, e che sono stati ritrovati nell'area. Gli ordigni inesplosi potrebbero fornire qualche traccia tramite le impronte digitali o indicazioni sulla fabbricazione. Ma per ora ancora nulla.
Analogie con Oklahoma City. Le autorità Usa che stanno indagando sulle bombe alla Maratona di Boston al momento non si sbilanciano sulla matrice dell'attacco. I media Usa fanno però notare che quanti sembrano più propense a indicare una pista interna e sottolineano che l'attacco è avvenuto in occasione della Giornata del Patriota e che in passato, altri eventi sanguinosi o attentati terroristici di matrice interna, come quelli di Columbine, Wako e Oklahoma City sono avvenuti nella stessa settimana di quello di Boston.
Chiodi e biglie. Sempre analizzando i fatti si è scoperto che gli ordigni esplosi ieri alla Maratona di Boston non erano ad alta intensità ma contenevano chiodi e biglie di acciaio per renderli più letali. Lo riferiscono i media Usa, rilevando che la doppia esplosione, assieme alla scoperta di altri ordigni inesplosi, ricalca le caratteristiche di attacchi simili compiuti in Iraq e Afghanistan.

Fonte: globalist

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