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USTICA, UN SOSPIRO DI SOLLIEVO SUL MURO DI GOMMA

 

 

Saranno soddisfatti i parenti delle vittime, dopo un iter processuale che è stato lungo e travagliato e che finalmente riconosce il loro diritto al risarcimento.

 La strage di Ustica avvenne a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc9 Itavia con 81 persone a bordo, e lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. Lo sottolinea la Cassazione in sede civile nella prima sentenza definitiva di condanna al risarcimento. E' la prima verità su Ustica dopo il niente di fatto dei processi penali. Di seguito il commento che il giudice Rosario Priore, protagonista dell'inchiesta sulla strage nei cieli di Ustica e autore, con Giovanni Fasanella di Intrigo Internazionale, ha rilasciato all'agenzia AdnKronos:

Si può tirare un sospiro di sollievo su questa sentenza, che finalmente mette la parola "fine" alla vicenda. Non posso esprimere sentimenti di soddisfazione o insoddisfazione né posso permettermi di dire che questa sentenza è giusta o quella precedente era sbagliata. Sicuramente saranno soddisfatti i parenti delle vittime, dopo un iter processuale, sia in sede civile che penale, che è stato lungo e travagliato e che finalmente riconosce il loro diritto al risarcimento.

La tesi del missile è quella che io ho sostenuto e che è stata accolta in primo grado e dai vari pm in tutti i gradi, ma non accolta dalla Cassazione in sede penale. Ora si porrà un problema, visto che c'è una sentenza di una sezione civile che accoglie la tesi del missile, in contrasto con una sentenza della sezione penale, sempre della Cassazione, che accolse invece la tesi dell'ordigno interno all'aeromobile. Si pone un "conflitto" fra queste due sentenze, entrambe definitive. Forse, si dovrà provvedere.

Fonte: Cadoinpiedi

 

 

 

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