"In aula si respirava un’atmosfera surreale. Noi e i tesserini. Noi e
pochi altri deputati. Noi e la battaglia storica per la città di
Messina: il solito, stanco, inutile leit motiv “il ponte porterà sviluppo e turismo!!!”.
Oppure ripensare una seria destinazione di denaro pubblico a
infrastrutture, al recupero edilizio in chiave antisismica, alla messa
in sicurezza del territorio, all’attraversamento pubblico dello Stretto
di Messina? E’ facile capire da quale parte stare. Solo alcuni
interventi sono stati focalizzati sul problema reale: per il resto
l’aula riecheggiava vuote parole e discorsi che risvegliano memorie
amare. Aspettiamo martedì pomeriggio, aspettiamo che i deputati
dimostrino, con la loro presenza in aula, il senso di responsabilità e
la volontà di pervenire a chiari impegni politici, è cioè quello per cui
anche loro sono stati eletti." Antonio Venturino, Vice Presidente Ars, M5S
Il 12 febbraio è iniziato presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia il processo contro alcuni militari latinoamericani che durante gli anni ‘70 hanno partecipato all’ Operazione Condor . La maggior parte degli imputati sono già stati processati e condannati in altri paesi, quindi l’udienza è più un risarcimento che una vera ricerca della verità. Operazione Condor La somiglianza tra le dittature militari che hanno dominato il Sud America durante gli anni '60 e '70 è atroce. Guidati dal sanguinoso filo conduttore dell'Operazione Condor e grazie alle tecniche d’oppressione più spietate, sono state capaci di annullare qualsiasi dissenso politico o ideologico. Dare una stima delle persone che sono state giustiziate o torturate sarebbe tanto inesatto quanto terrificante. È difficile camminare dentro il carcere di Rebibbia e non pensare di essere dentro un fumetto di Zerocalcare. Ma questa mattina, mentre passeggio per questa felice isola...
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