"In aula si respirava un’atmosfera surreale. Noi e i tesserini. Noi e
pochi altri deputati. Noi e la battaglia storica per la città di
Messina: il solito, stanco, inutile leit motiv “il ponte porterà sviluppo e turismo!!!”.
Oppure ripensare una seria destinazione di denaro pubblico a
infrastrutture, al recupero edilizio in chiave antisismica, alla messa
in sicurezza del territorio, all’attraversamento pubblico dello Stretto
di Messina? E’ facile capire da quale parte stare. Solo alcuni
interventi sono stati focalizzati sul problema reale: per il resto
l’aula riecheggiava vuote parole e discorsi che risvegliano memorie
amare. Aspettiamo martedì pomeriggio, aspettiamo che i deputati
dimostrino, con la loro presenza in aula, il senso di responsabilità e
la volontà di pervenire a chiari impegni politici, è cioè quello per cui
anche loro sono stati eletti." Antonio Venturino, Vice Presidente Ars, M5S
Ecco chi è il vicequestore di Brescia Emanuele Ricifari, colui che sabato ha guidato le cariche contro il corteo di migranti e antirazzisti a Brescia. Il responsabile di piazza che fin dal concentramento in Piazza Rovetta ha ripetutamentee provocato i manifestanti con minacce, anche personali, di arresto e con beceri insulti. Per capire qual'è la sua posizione politica e la sua concezione reazionaria e fascista della polizia, forniamo una documentazione tratta dal sito laboratoriopoliziademocratica.it che descrive quanto accadde nel 2003 quando l'attuale vicequestore era di stanza a Piacenza presso la locale scuola di polizia. Ricifari allora era anche delegato del Siulp, sindacato di polizia, e fu unodei due membri della commissione che ritennero di sanziona un allievo con la "deplorazione" (per poi espellerlo), invece che con una snazione pecuniaria, perchè aveva sostenuto semplicemente di essere "di sinistra" e a Genova 2001 "non tutti i manifestanti
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