Wolfgang Munchau, illustre firma del Financial Times, ha da poco pubblicato un editoriale sulla futura premiership italiana, disponibile anche sul portale del famoso quotidiano londinese. La sorpresa (che per moltissimi sorpresa non è) sta già nel titolo: Why Monti is not the right man to lead Italy, ovvero, perché Monti non è l'uomo giusto per guidare l'Italia.
«Come primo ministro – spiega Munchau – Monti ha promesso riforme e ha finito per aumentare le tasse. Il suo Governo si è impegnato ad introdurre modeste riforme strutturali che sono state annacquate fino all'insignificanza macroeconomica. Dopo aver iniziato come un leader di un Governo tecnico, è emerso come un duro politico, raccontando di aver salvato l'Italia dal baratro, o meglio da Berlusconi, il suo predecessore». «Molti italiani – continua il giornalista – sanno che il calo dello spread (di cui Monti si prende merito ndr) è legato a un altro Mario, il presidente della Bce, Draghi».
Il Fiancial Times, tuttavia, non risparmia né il centro-sinistra di Bersani né tantomeno (ma più delicatamente) il centrodestra di Berlusconi.
«Bersani
– si legge nell'editoriale – pur avendo sostenuto le politiche di
austerità, adesso tenta di prenderne le distanze. Il leader del Pd si è
mostrato esitante rispetto alle riforme strutturali, ma
potrebbe avere, rispetto a Monti, una chance maggiore, seppur
marginale, nel confronto con Angela Merkel, grazie alla sua migliore possibilità di collaborazione con Francois Hollande, il presidente socialista francese».
Di Berlusconi,
Wolfgang Munchau parla poco, affermando che l'alleanza con la Lega,
anche se è indietro nei sondaggi, sta procedendo: «Finora la campagna dell'ex primo ministro è stata positiva. Ha lanciato un messaggio anti-austerità cui è sensibile l'elettorato deluso.
E ha inoltre continuato a criticare la Germania per la sua riluttanza
ad accettare gli eurobond e a permettere che la Bce acquistasse bond
italiani senza condizioni».
Chiediamo quindi a Munchau: chi ci consigli di votare? Purtroppo su questo non si è espresso e non è la prima volta...
Fonte: young
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