Passa ai contenuti principali

Arrestato consigliere della regione Campania



Un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e' stata eseguita dalla Guardia di Finanza nei riguardi del consigliere regionale della Campania Massimo Ianniciello (Pdl) per truffa aggravata. Secondo l'accusa, avrebbe percepito illecitamente un rimborso di circa 64mila euro esibendo fatture per operazioni inesistenti.




Massimo Ianniciello e' stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm di Napoli Giancarlo Novelli e coordinata dal Procuratore aggiunto Francesco Greco che riguarda l'uso dei fondi pubblici destinati ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania.



La Guardia di finanza ha eseguito una perquisizione nell'abitazione del consigliere regionale della Campania Fulvio Martusciello, ex capogruppo del Pdl in Consiglio regionale e attuale consigliere delegato per le attività produttive. Nei confronti di Martusciello - a quanto si è appreso - viene ipotizzato il reato di concorso nella truffa contestata a Massimo Ianniciello, il consigliere regionale del suo partito arrestato in mattinata. In particolare, il coinvolgimento di Martusciello riguarda la sua passata funzione di capogruppo regionale del Pdl e sarebbe in relazione all'obbligo di controllo della regolarità dei rimborsi che vengono erogati dai capigruppo ai singoli consiglieri.



Nei riguardi di Massimo Ianniciello è stato eseguito anche un decreto di sequestro dell'appartamento fino all'ammontare di 63.807 euro, pari all'importo della presunta truffa. L'inchiesta riguarda i fondi pubblici erogati per la comunicazione, che costituisce uno dei filoni dell'indagine sull'uso dei finanziamenti ai gruppi politici del Consiglio regionale della Campania. Oltre a questo filone, ve ne sono altri due che vanno sotto il nome di 'finanziamento ai gruppi consiliari' e 'fondo assistenza'. L'ammontare complessivo di tutti questi finanziamenti è di circa 4-5 milioni di euro all'anno.



Le perquisizioni riguardano anche il commercialista di Ianniciello, Antonio Pazzona. Oltre che di truffa aggravata ai danni dello Stato, il consigliere arrestato è accusato di peculato. Per ottenere il rimborso Ianniciello ha esibito fatture emesse da un'inesistente società di Bacoli (Napoli) che ha nella sua ragione sociale il commercio all'ingrosso di rottami ed è formalmente amministrata da due cittadini svedesi che sono risultati irreperibili in Italia e domiciliati presso un'agenzia di viaggi. Il rappresentante operativo di questa società - secondo le indagini della Guardia di Finanza - è risultato un pregiudicato che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione di assegni rubati.

IndietroStampa Invia Scrivi alla redazione precedentesuccessivaArrestato consigliere della regione Campania 20 dicembre, 12:18 Ritorna alla news

Commenti

Post popolari in questo blog

SPUTAVA NEI PIATTI DEI DEPUTATI. LICENZIATA CAMERIERA DELLA BUVETTE

In Italia spero non vengano licenziati e spero esistano tanti camerieri come lei! Iulia Borshenko, una delle cameriere che lavora nella buvette del Parlamento ucraino, è stata licenziata in tronco poiché era solita sputare nei piatti dei deputati. La notizia è stata diffusa da RSI.ch. La donna, che è stata individuata dopo una breve indagine ed una serie di reclami, ha giustificato così il suo gesto: “È stata la mia vendetta perché hanno portato il Paese alla rovina”. “Pensate che noi abbiamo un buon salario alla Supreme Rada cafeteria. Per nulla, solo 3200 grivnie (circa 390 dollari) al mese, che non sono nulla se vivete nella capitale ucraina. Ho lavorato lì per quattro anni solo perchè questo mi consentiva di vendicarmi contro i parlamentari per ciò che fanno al Paese e alla gente. Se qualcuno pensa che io mi penta di quello che ho fatto, si sbaglia: io seguo la mia posizione politica”.

Dieci volte peggio dei nazisti di Piergiorgio Oddifreddi

(Quest'articolo e' apparso per poco tempo sul blog autori di Repubblica online). Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasell a compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona. Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero d...

La Gelmini insulta i precari

Stamattina anche il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana L'Avvenire ha criticato il ministro Gelmini, colei che ha messo la faccia alla nuova riforma dell'istruzione. "Nell'anno scolastico che sta per cominciare non si guardi ad altri interessi che non siano quelli dei ragazzi, non si sfrutti il loro nome per richieste e pretese, per quanto comprensibili. Non si faccia carriera sulla loro pelle. Il che vale per il Ministro, e per ogni adulto che ha una funzione nella scuola". Una conferenza stampa per rispondere ai precari. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha scelto questa modalità per “dialogare” a chi ha organizzato un sit in di protesta davanti a Montecitorio. E qui, come in diverse parti d’Italia, ci sono anche precari che stanno facendo lo sciopero della fame. Ha cercato di giocare d’attacco, dunque, il ministro, spiegando: “Noi capiamo la sofferenza di molti docenti che hanno studiato per avere un posto che poi non hanno. Ma eredit...