Passa ai contenuti principali

Il premier Monti non parla a nome degli Italiani



E sono molti gli italiani che ultimamente hanno questa convinzione e che domani verranno a Roma per esprimerla con forza.
Noi vogliamo denuciare, qui ed ora, la frase oltraggiosa con cui Monti, in qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, ha accolto il 25 ottobre il premier israeliano Benjamin Netanyahu:
“Gli italiani ammirano Israele per ciò che rappresenta”
No.
Gli italiani non possono ammirare ciò che rappresenta Israele, un paese che agisce da decenni ignorando leggi internazionali, che ha disatteso e continua a disattendere le oltre 70 risoluzioni ONU, che chiedono di fermare l’occupazione illegale del territorio palestinese. Un paese che tiene strozzata in un assedio criminale da oltre 6 anni la Striscia di Gaza, costringendo oltre due milioni di persone a vivere in condizioni disumane. Un paese che compie impunemente atti di pirateria nelle acque di Gaza, cecchinando i pescatori che tentano di pescare per sopravvivere e confiscando le loro barche. Un paese che compie impunemente atti di pirateria internazionale, attaccando con pesanti contingenti militari flottiglie di civili disarmati che tentano, in pace e senza uso di violenza, di portare solidarietà alla popolazione di Gaza,
I cittadini italiani, almeno quelli che riteniamo degni di rappresentare questo paese, non potrebbero mai ammirare Israele.
E ci meravigliamo che lei possa aver espresso ammirazione per uno stato che quotidianamente si rifiuta di rispettare i diritti umani e il diritto internazionale.
Lei non parla a nome degli italiani.
E ci ha dato una ragione in più per essere domani a Roma,
alla manifestazione nazionale che partirà alle 14.30 in piazza della Repubblica.

Fonte: Freedom flotilla

Commenti

Post popolari in questo blog

Un serpente nel bunker di Rebibbia

Il 12 febbraio è iniziato presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia il processo contro alcuni militari latinoamericani che durante gli anni ‘70 hanno partecipato all’ Operazione Condor . La maggior parte degli imputati sono già stati processati e condannati in altri paesi, quindi l’udienza è più un risarcimento che una vera ricerca della verità. Operazione Condor La somiglianza tra le dittature militari che hanno dominato il Sud America durante gli anni '60 e '70 è atroce. Guidati dal sanguinoso filo conduttore dell'Operazione Condor e grazie alle tecniche d’oppressione più spietate, sono state capaci di annullare qualsiasi dissenso politico o ideologico.   Dare una stima delle persone che sono state giustiziate o torturate sarebbe tanto inesatto quanto terrificante. È difficile camminare dentro il carcere di Rebibbia e non pensare di essere dentro un fumetto di Zerocalcare. Ma questa mattina, mentre passeggio per questa felice isola...

Emilio Colombo e la storia della cocaina

 Il senatore a vita, morto all'età di 93 anni, è ricordato per l'ammissione sull'uso di droga, per "motivi terapeutici". Fu anche oggetto di pettegolezzi per la sua presunta omosessualità. La morte di Emilio Colombo , il 93enne senatore a vita e storico esponente della Democrazia Cristiana , verrà ricordata come la la scomparsa dell’ultimo dei padri costituenti ancora in vita. Eppure i media hanno ricordato come sulla carriera di uno dei politici più rilevanti del nostro Paese resti la macchia dell’ uso di cocaina , ammessa dallo stesso Colombo nel 2003 per “motivi terapeutici”. C’è poi una curiosità: secondo alcune indiscrezioni, Colombo fu indicato come il premier omosessuale della nostra storia repubblicana. Voci che si erano rincorse negli anni e che furono riprese tre anni fa, dopo un’intervista di Nichi Vendola alle Iene. Di fronte alle domande di Enrico Lucci, il presidente della Regione Puglia spiegò come un “premier gay ci fosse già stato in Italia...

« LE PAROLE PER DIRLO (Alessandro Robecchi). Uno spot per la politica (Antonio Padellaro). » Boom boom boom (Marco Travaglio)

Che spettacolo, ragazzi. A novembre, alla caduta dei Cainano, i partiti si erano riuniti su un noto Colle di Roma per decidere a tavolino il nostro futuro: se si vota subito, gli elettori ci asfaltano; allora noi li addormentiamo per un anno e mezzo col governo Monti, travestiamo da tecnici un pugno di banchieri e consulenti delle banche, gli facciamo fare il lavoro sporco per non pagare pegno, poi nel 2013 ci presentiamo con una legge elettorale ancor più indecente del Porcellum che non ci costringa ad allearci prima e, chiuse le urne, scopriamo che nessuno ha la maggioranza e dobbiamo ammucchiarci in un bel governissimo per il bene dell’Italia; intanto Alfano illude i suoi che B. non c’è più, Bersani fa finta di essere piovuto da Marte, Piercasinando si nasconde dietro Passera e/o Montezemolo o un altro Gattopardo per far dimenticare Cuffaro, la gente ci casca e la sfanghiamo un’altra volta, lasciando fuori dalla porta i disturbatori alla Grillo, Di Pietro e Vendola ...