Il numero diminuisce rispetto al 2010 ma l’allarme resta alto. Ora le regole della Chiesa parlano chiaro: riduzione allo Stato laicale senza se e senza ma. Ma restano in I talia casi in cui dopo condanne patteggiate i preti continuano ad essere tali.
La “cura” contro la pedofilia avviata da papa Benedetto XVI sta ottenendo i suoi effetti. Tutto testimoniato nell’opera “L’attività della Santa Sede 2011”, pubblicata di recente dalla Libreria editrice vaticana. La linea adottata di recente dal pontefice ha permesso che numerosi casi venissero fuori. Ed ecco che arriva il numero che forse tutti si aspettavano: in un solo anno alla Congregazione per la dottrina della Fede sono stati segnalati ben 404 episodi di pedofilia. Meno del 2010 ma in numero nettamente maggiore del quinquennio 2005-2009.
I numeri sono stati resi noti dall’ufficio disciplinare, diretto dal promotore di giustizia Charles J. Scicluna. Che cosa dovrebbe succedere, ora, a chi è stato accusato di un reato tanto grave? La legge clericale parla chiaro. C’è la dismissione coatta dallo stato clericale a quello laicale in attuazione delle linee guida sui casi di pedofilia in vigore. Questo però avviene soltanto quando la colpa viene riconosciuta senza ombra di dubbio.La Congregazione per la dottrina della Fede fino a questo momento ha sottoposto al papa la richiesta di laicizzazione «ex officio» di 125 soggetti e per altri 135 la richiesta di dispensa dagli obblighi sacerdotali.
Ma c’è di più. Nel 2011 è stato autorizzato l’ingresso nella vita consacrata di cinque persone sposate e con il coniuge ancora vivente. Il rapporto riporta anche i dati sull’attività della Rota Romana. Nell’anno giudiziario 2011, ha emesso 179 sentenze definitive riguardo casi di nullità matrimoniale, la maggioranza delle quali (94) non a favore ma contro il riconoscimento di nullità. Nel 2010 era successo il contrario: su 175 sentenze definitive, 93 erano state favore della nullità e 82 contro.
La situazione riguardante la pedofilia risulta comunque molto grave. I numeri emersi significano che all’interno della Chiesa c’è ancora molto da fare per arrivare alla purificazione della casta clericale. Ci sono ancora troppi preti che abusano dei minori, nonostante la linea dura adottata da papa Benedetto XVI. Ma quanti casi ci sono in Italia nei quali anche dopo condanne definitive si continua a dir messa? Più di qualcuno, che presto documenteremo.
Fonte: linfiltrato
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