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Minetti: Un milione di euro e un posto a Mediaset per il silenzio e le dimissioni


Una "buonuscita" da quasi un milione. Nei corridoi del Pirellone si parla di questo tipo di richiesta, avanzata dalla consigliera Nicole Minetti per dare le (probabili, ma non scontate) dimissioni dal consiglio regionale della Lombardia, durante la cena ieri sera ad Arcore. Ovvero: il mancato vitalizio (che scatta a partire dai 60 anni ma che viene accumulato nel tempo) e il mancato emolumento per altri due anni e mezzo, composto dalla parte fissa e dai rimborsi, più l'indennità di fine rapporto. Si tratterebbe quindi di almeno di 3-400mila euro più altri 400mila. Insomma, le richieste partirebbero da circa 800mila euro, poi chissà. Il valore della cifra potrebbe trovare un aggiustamento anche con una ipotizzata collaborazione a Mediaset. Nel caso invece in cui le dimissioni arrivassero dopo ottobre, la Minetti avrebbe maturato automaticamente il diritto al vitalizio, quindi la buonauscita potrebbe dimezzarsi. A sborsare la cifra (o ad offrire un posto a Mediaset) dovrebbe essere direttamente l'ex premier Silvio Berlusconi, che prima si è dato da fare per sponsorizzarla come consigliere della Lombardia, presentandola al governatore Roberto Formigoni, e poi, due anni dopo, starebbe tornando sui suoi passi per dare l'idea di un cambio di immagine dentro il partito in forte crisi. Assediata in consiglio regionale, Minetti si è solo lasciata andare un «meglio che non parli sennò…». Ma per ora non tradisce il silenzio. Che probabilmente è parte integrante della trattativa stessa. Il processo è un altro elemento fondamentale nella trattativa per la buonuscita della consigliera. Se infatti la Minetti (o Berlusconi) decidesse di rimanere in consiglio fino a ottobre per far maturare il vitalizio, ci ritroveremmo a ridosso della sentenza del processo Ruby. Ipotesi poco gradita all'ex premier, che nel caso di un mancato accordo con la Minetti potrebbe temere qualche forma di ripercussione.



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