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Karadzic assolto dall'accusa di genocidio in Bosnia



Radovan Karadzic è stato assolto dall'accusa di genocidio in Bosnia. Il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia ha deciso di assolvere l'ex capo politico dei serbi per il genocidio nelle municipalità della Bosnia Erzegovina. Il processo  per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia continua per giudicare altre dieci imputazioni. Per Karadzic rimane in piedi l'accusa per le sue responsabilità nel genocidio a Srebrenica e per i crimini contro l'umanità nella guerra di Bosnia del '92 e '95.
Radovan Karadzic è stato arrestato a Belgrado nel luglio 2008 dopo tredici anni di latitanza.  L'ex capo dei serbi ha risposto davanti al Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (Tpi) all'Aja dell'accusa di avere organizzato la pulizia etnica contro musulmani e croati durante la guerra in Bosnia. Il conflitto fra il 1992 e il 1995 causò circa 100.000 morti e due milioni di rifugiati.

Nel luglio '95 nel massacro di Srebrenica, il peggiore in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, vennero trucidati 7.000 uomini e ragazzi musulmani. Karadzic ha sempre respinto tutte le accuse, anche riguardo al massacro di Srebrenica, affermando che si è trattato di una reazione a «una provocazione» dei musulmani di Bosnia, che volevano «fondare uno stato islamico».

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