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La famiglia Benetton raddoppia i licenziamenti di Autogrill


Autogrill sceglie la linea dura: la multinazionale controllata dalla famiglia Benetton non ritira i 43 licenziamenti di Roma, ma anzi ‘raddoppia’. I licenziamenti adesso salgono a 76, perché ai 43 di Roma bisogna sommare gli 8 addetti di Milano e i 25 di Bologna per i quali all’incontro di ieri pomeriggio con l’associazione di settore Fipe, Cgil, Cisl e Uil non è stata trovata alcuna soluzione.
BOLOGNA – All’incontro che si è svolto ieri pomeriggio a Milano, infatti, avrebbe dovuto presentarsi la McDonald’s, che si dice sia interessata a rilevare la concessione di Bologna. Ma la multinazionale dell’hamburger ha inviato soltanto un fax, letto a tutti dalla Fipe, in cui non ammette nè nega esplicitamente che prenderà il negozio, ma si limita solo ad affermare che non si ravvisa un cambio di appalto e che dunque non è obbligata a rilevare le 25 lavoratrici come dispone il contratto nazionale.
MILANO – Per quanto riguarda il ristorante di Milano, si è presentata la Compass, che però a sua volta ha dichiarato che non si farà carico delle 8 lavoratrici Autogrill in quanto la concessione muterebbe di natura, passando da un esercizio pubblico a una mensa privata (una mensa riservata ai dipendenti della Vodafone, che hanno la sede nella stessa area).
ROMA – Per le 43 lavoratrici di Roma resta il buio fitto: non è stato individuato ancora un nuovo concessionario, e Autogrill – così come per Milano e Bologna – ha confermato la linea dura.
Le procedure di mobilità vanno avanti e per le 76 lavoratrici dei tre punti vendita a questo punto resta solo la lettera di licenziamento. Che alle milanesi potrebbe essere recapitata già questo venerdì, 13 aprile. Mentre a Roma la procedura si esaurisce il 20, e a Bologna il 30 aprile.
Noi non ci arrendiamo e continuiamo a mobilitarci, non accettiamo questo comportamento irresponsabile da parte delle multinazionali: di Autogrill, come di McDonald’s e Compass – spiegano Katia Della Rocca e Lucia Anile, presenti al tavolo per la Filcams Cgil – Chiederemo ancora il ricorso alla cassa integrazione, visto che tutte le Regioni interessate si sono dette disponibili a erogare i fondi. Chiederemo alle tre aziende di farsi carico dei passaggi dei lavoratori insieme agli appalti, rendendoci disponibili a nuove organizzazioni del lavoro ove fossero necessarie per rilanciare le attività dei nuovi soggetti, grazie anche a un uso intelligente della cassa. Infine, crediamo che in ultima analisi Autogrill debba rispondere dei suoi 76 dipendenti e che debba trovare un ricollocamento interno in caso non vi siano altre soluzioni”.
Oggi è previsto a Milano un presidio dei dipendenti Autogrill, alla Galleria del Duomo. Venerdì 13 si tiene a Roma l’incontro per le 43 lavoratrici del ristorante Romanina, e martedì 17 uno a Bologna per i 25 addetti emiliani. La Cgil annuncia di essere pronta anche a impugnare le procedure, “perché sono state poste sul piano regionale anziché aprire un tavolo nazionale”, e successivamente le singole lettere di licenziamento che verranno inviate ai lavoratori.
di Antonio Sciotto

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