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Camusso: prepariamo lo sciopero generale


Il segretario della Cgil dal palco di Roma: "Vigiliamo sul ddl lavoro e continuiamo a preparare lo sciopero generale che faremo. Situazione sociale insopportabile, il giudizio sul governo peggiora di giorno in giorno. Articolo 18, partita ancora aperta".

 "Continuiamo a lavorare per preparare lo sciopero generale, che faremo". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, oggi (20 aprile) nel giorno dello sciopero di Roma e del Lazio, durante il suo comizio dal palco di piazza Farnese. "Vigileremo sul ddl lavoro e continueremo a lavorare per uno sciopero generale, perchè si può cambiare la politica di questo paese".

"Non aver fatto interventi equi in favore della crescita sta determinando una situazione sociale insopportabile nel nostro paese". Questo un altro passaggio dell'intervento. Il giudizio sul governo "peggiora di giorno in giorno, perchè non ha dato risposte al lavoro". Sulla questione degli esodati, ha ribadito: "O il governo si decide a convocarci e a dare i numeri oppure il presidente dell'Inps (Antonio Mastrapasqua, ndr), che non fa il suo mestiere, deve andare a casa".

Poi si torna sull'articolo 18. "La partita è tuttora aperta - ha spiegato il leader di Corso Italia -, sia dal punto di vista della linearità del testo ma soprattutto per le richieste che il sistema imprese continua ad avanzare". In ogni caso "grazie alla mobilitazione che abbiamo fatto si è riconquistato il reintegro, c'è stato un risultato figlio delle lotte dei lavoratori e della nostra mobilitazione. Ma la partita è aperta".
 Confermate le critiche alla riforme del lavoro di Monti e Fornero. "Siamo di fronte a un disegno di legge molto debole - a suo avviso - sia sulle forme di ingresso che sull'universalità degli ammortizzatori. La nostra opinione è che sono stati mancati gli obiettivi che lo stesso governo aveva inizialmente dichiarato, che erano quelli della riduzione della precarietà e dell'universalità degli ammortizzatori'. E' una riforma che "non creerà neanche un posto di lavoro, allo stesso tempo c'è bisogno di intervenire contro la precarietà che non ha portato migliori condizioni nel paese, ma le ha peggiorate".

Camusso si è poi rivolta al sindaco di Roma, Gianni Alemanno: "Non deve insultare chi manifesta e mettere divieti, perchè un paese democratico che vieta le manifestazioni prende una brutta china". Piuttosto, ha aggiunto, "abbassi la percentuale Imu per lavoratori e pensionati". Il sindaco dovrebbe avere a cuore il benessere dei cittadini, deve avere più rispetto per una situazione sociale molto difficile e chiedersi quali politiche può fare per questa città. I lavoratori di Roma vorrebbero avere risposte".

Dopo le proteste di oggi la mobilitazione prosegue: "Continuiamo una mobilitazione che andrà avanti per tutto il percorso della discussione in Parlamento". Una battuta è stata riservata alla decisione del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, di spiegare la riforma lunedì all'Alenia di Torino: "Siamo sempre contenti quando le persone sono cortesi. Resta e troviamo un po' strano che un ministro senta il bisogno di andare di persona dai lavoratori a dire come sono fatte le riforme".

Fonte: rassegna.it

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