Passa ai contenuti principali

Savador Allende si suicidò


La notizia è passata in Italia senza molto clamore, ma due mesi dopo la riesumazione del corpo di Allende i risultati delle indagini hanno confermato la ricostruzione ufficiale secondo la quale l`ex presidente cileno si uccise durante il golpe di Pinochet.

La mattina dell`11 settembre del 1973 l`esercito cileno assediò il Palazzo Presidenziale, La Moneda, attaccando via terra e bombardando con dei caccia con l`importante aiuto economico e logistico degli Stati Uniti, per mano del futuro premio nobel per la pace e segretario di stato Henry Kissinger ( ricco ebreo amico di Gianni Agnelli). Il colpo di stato fece cadere il Governo Socialista di Salvador Allende e fu l'inizio della dittatura militare di Augusto Pinochet che durerà per 26 anni, anche con l'appoggio del Vaticano. Il presidente Salvador Allende morì nel corso dell`attaco e, anche se la tesi ufficiale divulgata subito dopo l`attaco fu che Allende si fose suicidato, le cause della sua morte sono rimaste controverse. Si è anche sostenuta la tesi dell`assasinio da parte dai militari durante l`irruzione finale all`interno del palazzo. Personalità come Fidel Castro, Pablo Neruda oppure García Márquez diffusero questa tesi. Durante questi anni sono apparse diverse tesi della morte del presidente cileno.

Abbiamo dovuto aspettare 38 anni per scoprire cosa è successa davvero durante quelle drammatiche ore e l`autopsia praticata sul corpo di Allende ha confermato questa settimana la tesi ufficiale. Secondo la commissione incaricata di chiarire le circostanze della morte dell’ex presidente, Allende si tolse la vita sparandosi con un fucile AK 47 ,che gli era stato regalato da Fidel Castro. Due proiettili sono entrati alla base del mento, uno dei due è stato ritrovato nel cadavere. Così si chiarisce l`altro 11 settembre, uno dei più intrincati misteri degli anni 70.

" ... Sicuramente Radio Magallanes sarà zittita e il metallo tranquillo della mia voce non vi giungerà più. Non importa. Continuerete a sentirla. Starò sempre insieme a voi. Perlomeno il mio ricordo sarà quello di un uomo degno che fu leale con la Patria. Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi. Il popolo non deve farsi annientare né crivellare, ma non può nemmeno umiliarsi. Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino. Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi. Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l'uomo libero, per costruire una società migliore. Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e sono certo che il mio sacrificio non sarà invano, sono certo che, almeno, sarà una lezione morale che castigherà la fellonia, la codardia e il tradimento. "

L`ultimo discorso di Salvador Allende su Radio Magallanes

Juan Cañadas



Commenti

Post popolari in questo blog

[VIDEO] Dedicato all'isterico e bisbetico vicequestore Emanuele Ricifari: Chi è costui?

Ecco chi è il vicequestore di Brescia Emanuele Ricifari, colui che sabato ha guidato le cariche contro il corteo di migranti e antirazzisti a Brescia. Il responsabile di piazza che fin dal concentramento in Piazza Rovetta ha ripetutamentee provocato i manifestanti con minacce, anche personali, di arresto e con beceri insulti. Per capire qual'è la sua posizione politica e la sua concezione reazionaria e fascista della polizia, forniamo una documentazione tratta dal sito laboratoriopoliziademocratica.it che descrive quanto accadde nel 2003 quando l'attuale vicequestore era di stanza a Piacenza presso la locale scuola di polizia. Ricifari allora era anche delegato del Siulp, sindacato di polizia, e fu unodei due membri della commissione che ritennero di sanziona un allievo con la "deplorazione" (per poi espellerlo), invece che con una snazione pecuniaria, perchè aveva sostenuto semplicemente di essere "di sinistra" e a Genova 2001 "non tutti i manifestanti

"La polizia ha coperto il raid fascista del figlio di Alemanno"

Due agenti della questura di Roma sotto accusa per una vicenda che - lo racconta Il Fatto Quotidiano - ha coinvolto Manfredi Alemanno, il figlio del sindaco di Roma Gianni. I due poliziotti sono Roberto Macellaro, autista personale nel tempo libero del sindaco e della moglie, e Pietro Ronca, ispettore capo prima del commissariato Flaminio, poi trasferito a Primavalle. Sono indagati per falso in atto pubblico, favoreggiamento e omessa denuncia e l'inchiesta che li riguarda risale al 2 giugno 2009. In quella data l'allora quattordicenne Manfredi Alemanno partecipò insieme ad altri coetanei a una festa nella piscina di un condominio della Camilluccia, quartiere della Roma bene. In quell'occasione vennero fuori cori fascisti e saluti romani. Delle esternazioni di estrema destra non gradite però a tutti coloro che partecipavano alla festa tanto che chi aveva organizzato la giornata decise di invitare il gruppetto di amici a lasciare la piscina. Ed è a quel

Attrice porno a capo dell'ufficio stampa dell'INGV: "sono stata raccomandata da un politico"

Dopo la nomina di un professore di ginnastica a direttore generale , ora si scopre che il capo ufficio stampa dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Sonia Topazio, è un ex attrice erotica 'raccomandata' da un politico, come ha raccontato lei stessa ad alcuni giornali , diventata famosa per il cortometraggio "Benedetta Trasgressione", all'interno film erotico Corti circuiti erotici Vol. 2 di Tinto Brass (la foto è tratta dal film). Alla faccia dei 400 precari dell' INGV che attendono da anni un contratto, lei ammette candidamente di essere raccomandata, tanto in Italia nessuno si scandalizza più e tutti rispondono che "è normale" e "così fan tutti" (ma silenzio o rassegnazione è sinonimo di complicità) a differenza della Germania dove una tale dichiarazione rappresenterebbe un'autodenuncia da galera. Pretende di sapere chi ha divulgato la notizia: “ Vi dico il nome del politico che mi ha raccomandata