Passa ai contenuti principali

Allarme incendi: azioni congiunte fra istituzioni e cittadini, l'idea pugliese per contrastare il problema


I primi incendi iniziano a devastare alcuni dei luoghi più suggestivi della costa mandando in fumo ettari di macchia mediterranea, numerosi habitat naturali e mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Non si fa attendere la macchina dei soccorsi e la risposta delle Istituzioni preposte alla tutela delle aree.

Così il Presidente del Parco Naturale Regionale "Costa Otranto Santa Maria di Leuca - bosco di Tricase", ing. N. Panicoribadisce l'importanza di azioni mirate , intraprese dall'Ente per contrastare l'annosa piaga degli incendi "L'idea del Comitato Esecutivo è che la miglior prevenzione incendi è la manutenzione programmata delle aree verdi. Ovvio che alle azioni intraprese dall'Ente dovrebbero seguire interventi precauzionali più capillari da parte dei proprietari privati dei terreni, nonostante ciò non sia sempre agevole causa l'ubicazione , talvolta impervia, degli appezzamenti. In proposito, il Comitato Esecutivo del Parco ha sempre dimostrato e confermato, tramite campagne di informazione e sensibilizzazione, la massima disponibilità ad intervenire sinergicamente con i privati, per facilitare loro operazioni di manutenzione sia tramite il coinvolgimento di tutti gli enti necessari sia fornendo direttamente la doverosa assistenza".

"Da parte del Parco" aggiunge il biologo dott. F. Minonne " lo sforzo di ridurre il rischio incendi è costante : grazie ad un finanziamento di 30.000 euro erogato dalla Provincia, è stata appena ultimata la pulizia di alcuni tratturi comunali e con essi di importanti aree boschive come quella delle vallonee di Tricase; servirebbe, tuttavia,un piano di protezione in tutte le aree simili, macchie e pinete, in gran parte private, per le quali è necessario creare fasce tagliafuoco perimetrali e sorveglianza contro piromani. Tali azioni preventive, previste per il suolo pubblico dovrebbero diventare una buona prassi anche per i privati, in tali casi non esenti da responsabilità". Proprio quest'anno sono stati dati pareri favorevoli ed assistenza diretta all'applicazione del "Fuoco prescritto" per la creazione di fasce tagliafuoco e la protezione di nuclei di pineta, in altri anni già oggetto di incendi. Ciò è avvenuto in concorso con i privati e con la collaborazione preziosa della Guardia Forestale.

Non da ultimo per combattere efficacemente il fenomeno è necessario fugare dubbi nell'ipotesi di fenomeni di speculazione nellagestione delle aree bruciate - spesso gli incendi sono appiccati sempre negli stessi siti: il Comitato Esecutivo sottolinea che le fiamme non serviranno a distrarre le aree dai vincoli che tutelano il nostropatrimonio paesaggistico. Fortunatamente in alcuni casi ilripristino di habitat di interesse naturalistico è comunque rapido, come nel caso delle pseudosteppe (vecchi pascoli), ed è profondamente sbagliato pensare che sia solo l'esistenza della macchia o del bosco a sancire il vincolo; inoltre il Parco come le altre istituzioni si costituiranno parte civile in tutti i reati ambientali che minacciano natura e cittadini.
Il messaggio che il Parco vuole lanciare è l'importanza massima che Enti e soggetti privati collaborino assieme nella manutenzione delle aree per evitare che azioni dolose, incidentali , o anche naturali devastino un patrimonio così ricco e degno di tutela.


Fonte: Alternativa sostenible

Commenti

Post popolari in questo blog

SPUTAVA NEI PIATTI DEI DEPUTATI. LICENZIATA CAMERIERA DELLA BUVETTE

In Italia spero non vengano licenziati e spero esistano tanti camerieri come lei! Iulia Borshenko, una delle cameriere che lavora nella buvette del Parlamento ucraino, è stata licenziata in tronco poiché era solita sputare nei piatti dei deputati. La notizia è stata diffusa da RSI.ch. La donna, che è stata individuata dopo una breve indagine ed una serie di reclami, ha giustificato così il suo gesto: “È stata la mia vendetta perché hanno portato il Paese alla rovina”. “Pensate che noi abbiamo un buon salario alla Supreme Rada cafeteria. Per nulla, solo 3200 grivnie (circa 390 dollari) al mese, che non sono nulla se vivete nella capitale ucraina. Ho lavorato lì per quattro anni solo perchè questo mi consentiva di vendicarmi contro i parlamentari per ciò che fanno al Paese e alla gente. Se qualcuno pensa che io mi penta di quello che ho fatto, si sbaglia: io seguo la mia posizione politica”.

Dieci volte peggio dei nazisti di Piergiorgio Oddifreddi

(Quest'articolo e' apparso per poco tempo sul blog autori di Repubblica online). Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasell a compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fu Hitler in persona. Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero d...

La Gelmini insulta i precari

Stamattina anche il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana L'Avvenire ha criticato il ministro Gelmini, colei che ha messo la faccia alla nuova riforma dell'istruzione. "Nell'anno scolastico che sta per cominciare non si guardi ad altri interessi che non siano quelli dei ragazzi, non si sfrutti il loro nome per richieste e pretese, per quanto comprensibili. Non si faccia carriera sulla loro pelle. Il che vale per il Ministro, e per ogni adulto che ha una funzione nella scuola". Una conferenza stampa per rispondere ai precari. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha scelto questa modalità per “dialogare” a chi ha organizzato un sit in di protesta davanti a Montecitorio. E qui, come in diverse parti d’Italia, ci sono anche precari che stanno facendo lo sciopero della fame. Ha cercato di giocare d’attacco, dunque, il ministro, spiegando: “Noi capiamo la sofferenza di molti docenti che hanno studiato per avere un posto che poi non hanno. Ma eredit...