PRECARIETA’ NON AIUTA LA FEDELTA’ -“Oggi più che mai c`è bisogno di fedeltà! Viviamo in una società che ha smarrito questo valore. Si esalta molto l`attitudine al cambiamento, la ‘mobilità’, la ‘flessibilità’, per motivi economici e organizzativi anche legittimi. Ma la qualità di una relazione umana si vede dalla fedeltà!”. Lo ha detto Papa Benedetto XVI incontrando, presso l`Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, i soci dell`Associazione Santi Pietro e Paolo in occasione del 40° anniversario della fondazione del Sodalizio.Il Santo Padre ha ringraziato i soci dell’Associazione Santi Pietro e Paolo “per gli auguri – ha detto – e soprattutto per le preghiere, in occasione del mio 60mo anniversario di Sacerdozio. Il dono che mi avete voluto offrire, una bella casula, mi ricorda che sono sempre prima di tutto Sacerdote di Cristo, e mi invita anche a ricordarmi di voi quando celebro il Sacrificio redentore”.
Benedetto XIV si schiera contro la società troppo flessibile, con una motivazione non proprio sentita tra chi guadagna 700 euro per pochi mesi. Papa Benedetto XVI ritorna a criticare laprecarietà, accusandola di essere un motore di…infedeltà. Non certo la critica più diffusa all’interno del mondo giovanile e di chi subisce contratti di lavoro con poche assicurazioni sul futuro, ma tant’è. Secondo Papa Ratzinger la società ha bisogno di fedeltà, e per difendere questo valore la vita deve essere stabile.Anche settimana scorsa il Capo della Santa Sede era intervenuto sui temi del lavoro, dichiarandosi preoccupato per le difficoltà lavorative di milioni di giovani. L’eco del discorso del Papa era ritornata anche nell’intervento del presidente della Cei BagnascoPapa Ratzinger celebra messa, ma nell’omelia cita i precari e la crisi che vivono le famiglie.Benedetto XVI lo fa dal palco allestito nello stadio di San Marino e davanti a oltre 20mila fedeli: “In questa fase storica e sociale, non vanno dimenticate la crisi di non poche famiglie, aggravata dalla diffusa fragilità psicologica e spirituale dei coniugi, come – ha continuato il Papa – pure la fatica sperimentata da molti educatori nell’ottenere continuità formativa nei giovani, condizionati da molteplici precarietà, prima fra tutte quella del ruolo sociale e della possibilità lavorativa”. Non è solo il Papa a preoccuparsi del lavoro. Lo fa anche l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. ”Il problema dell’occupazione non è calato ma, semmai, accresciuto. E i timori per il futuro non sono ingiustificati”. Parole pronunciate nell’omelia recitata al santuario della Madonna della Guardia, a Genova. Inevitabile il riferimento alla situazione di crisi in cui versa la Fincantieri, bacino di occupazione per moltissime famiglie in Liguria. “Tutti dobbiamo fare la nostra parte – ha affermato Bagnasco – la bellezza di Genova non può diventare la sua condanna. Così la cantieristica, penso a Fincantieri, con le prospettive logistiche da ampliare , come l’arricchimento dei bacini, necessario per il doveroso sviluppo ma prima ancora per il mantenimento dell’attività specifica. Per questo è necessaria una pianificazione decisa e saggia”.
Fonte: Giornalettismo
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