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A Napoli presi a calci e pugni perché gay


Fabrizio Sorbara, presidente Arcigay Napoli: “Ci hanno urlato che gli facevamo schifo”

Hanno aspettato i risultati del ballottaggio per denunciare alla stampa l’ennesima aggressione omofoba avvenuta a Napoli. “Ci hanno aggrediti con calci e pugni – racconta una delle due vittime, Fabrizio Sorbara, presidente dell’Arcigay Napoli – e ci hanno urlato in faccia quanto gli facevamo schifo”. L’episodio e’ avvenuto venerdi’ sera all’interno di un noto locale notturno di Posillipo, zona collinare della citta’, che ospitava per l’occasione un aperitivo di promozione del referendum.

“Un ragazzo napoletano sui 25 anni – continua Fabrizio – alla vista di un bacio tra me e il mio compagno, e’ andato su tutte le furie e ha cominciato a picchiarci sulle spalle fino a separarci. A un certo punto ci ha chiesto cosa stessimo facendo, intimandoci di smetterla perche’ c’erano bambini. Ma era l’una di notte e di bambini non ce ne erano affatto. Io ho cercato di farlo ragionare, ma e’ stato tutto inutile. Fortunatamente sono intervenute in mio aiuto delle ragazze, ma la cosa si e’ svolto nella quasi totale indifferenza generale. In quel momento abbiamo valutato che sarebbe stato meglio non far uscire la notizia, perche’ avrebbero potuto accusarci di utilizzare questo episodio come una strumentalizzazione politica”.

A denunciare l’ennesimo atto di violenza in citta’ dalla sua pagina di Facebook e’ anche la leader dell’Associazione Trans Napoli (ATN) Loredana Rossi: “Sono venuta a conoscenza che il presidente dell’Arcigay di Napoli insieme al suo ragazzo stavano ad una festa e per un misero bacio che i due si sono dati, sono stati aggrediti da un ragazzo con calci e pugni. Sono sicura che il dolore fisico e’ nulla in confronto a quello morale, e’ arrivata l’ora di fare qualcosa”. “Intendiamo chiedere al neosindaco Luigi De Magistris – sottolineano Fabrizio Sorbara e Loredana Rossi – che abbiamo anche sostenuto, di investire risorse e progettualita’ in vista delle manifestazione previste nei prossimi mesi. Perche’ la risposta non puo’ esaurirsi nel gay pride regionale in programma a Napoli il 25 giugno”. I due responsabili napoletani – insieme a: Arcilesbica e Famiglie Arcobaleno di Napoli, e Arcigay nazionale – sono in netta polemica con l’evento fortemente voluto dall’associazione I-Ken, che non avrebbe, a loro dire, coinvolto il mondo Lgbt “pur sbandierando l’unita’ dell’orgoglio gay lesbico trans”.

Fonte: giornalettismo

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