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Radio Maria ipoteca la morte degli ascoltatori


Non contenti di aver domandato agli ascoltatori di “adottare cento trasmettitori per sostenere l’Africa” (l’azione misericordiosa che consentirà al continente di ricevere meglio il segnale e, dunque, di risolvere ogni problema…), gli amici di Radio Maria ci lasciano ancora una volta di stucco:

Credete sia finita con la modesta richiesta di due milioni e mezzo di euro (il costo di ciascun apparato tecnico è di venticinquemila euro), la sfilza di appelli alla ricerca di quattrini in nome della Madonna? (per maggiori info sul business Africa leggete qua: ElGiramundoBlog) Nemmeno per sogno!

Non basta l’agghiacciante proposta di destinare il 5 per mille all’Associazione Radio Maria, c’è di più: gli evangelizzatori dell’etere, si spingono oltre. Perseverano ipotecando la morte degli ascoltatori. I quali, possono (testuali frasi) “compiere uno smisurato atto d’amore con il proprio lascito testamentario a beneficio dell’emittente”.

“Il Lascito Testamentario, un gesto d’amore: si può sostenere il progetto e l’attività evangelica di Radio Maria attraverso il Lascito Testamentario, atto d’amore e generosità. Per maggiori informazioni sulle modalità di inserimento nel proprio testamento di un Lascito da destinare all’Associazione Radio Maria, potete scriverci o telefonare al numero xxxxxxx chiedendo di xxxxxxx”.

Gesto d’amore nei riguardi di chi?

Della Madonna, naturalmente…

E che dire, della nuovissima sede di Erba che Radio Maria ha recentemente inaugurato? A novembre, sono partite le trasmissioni dalla lussuosissima palazzina che ora è il quartier generale dell'emittente. Anche quello, a detta dei portavoce della stazione, è un dono della Vergine Maria.

La Madonna è venuta di nuovo in nostro soccorso, dandoci un terreno dominato da una sua statua, posta su un’alta colonna. La nuova sede, bella, semplice e funzionale è un dono di Maria”, è scritto nel penultimo numero del Giornalino di Radio Maria. Già, perché le richieste di denaro sono contenute anche in quelle pagine, non solo in quelle pubblicate per il bimestre gennaio-febbraio.

Nelle immagini pubblicate dallo stesso organo di stampa, vi commuoveranno gli austeri ambienti esterni, la misera regia, la pidocchiosa sala convegni, lo spartano ufficio informazioni…

Affrettatevi, il quaranta per cento dei costi deve essere ancora saldato e, immancabilmente, dal quartier generale della radio è già partito lo slogan: “Confidiamo nella generosità di tutti, per continuare il lungo cammino”.

Ma non era la Madonna a provvedere? Smettetela, caro Padre Livio e soci, di nominarla a sproposito

Fonte: Brescia Point

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