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Lo sciopero scomparso dalla stampa e i dati della partecipazione


Cortei in 18 città, un grande livello di adesione dei lavoratori.

La giornata di scioperi del 28 gennaio, tra manifestazioni della Fiom e mobilitazioni del sindacalismo di base, aveva tutte le caratteristiche per fare notizia. Ma ho appena finito di ascoltare la rassegna stampa su Radiotre.

Non un quotidiano ha dato in prima pagina la notizia delle manifestazioni sindacali. Tranne il manifesto, con un piccolo box di Campetti, nessuno ha ripreso la notizia. Insieme alla mancata copertura nei titoli di testa da parte dei Tg ieri sera, si è completato un assurdo silenzio.

Giornalisticamente è un buco. Democraticamente è un fatto grave e va denunciato. Sembra che ai media piacciano solo le manifestazioni contro le classi dirigenti corrotte del Nord Africa.

Quelle che mettono in discussione le nostre classi dirigenti passano in secondo piano.

Eppure anche in Italia abbiamo tanti esempi che dovrebbero spingere a non sottovalutare il peso della piazza. Perfino il primo governo Berlusconi cadde anche per effetto delle forti mobilitazioni in difesa del sistema pensionistico che veniva minacciato dal suo governo.

Per quanto potremo, cercheremo di dare voce all’Italia vera, che non appare nelle rassegne stampa.


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