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Da alcuni "pazzi di cinema" nasce il Kino


Nel cuore della roma cinematografica d'un tempo, nasce un nuovo fiore: il Kino.
Nasce come una piccola nave dentro la città, è l'auspicio che si legge nel volantino di presentazione del cineclub. Ma forse parlare di cineclub è riduttivo. A leggere dalla presentazione e dagli articoli apparsi su alcuni quotidiani a tal proposito, l'idea che si prepongono gli amici del Kino è molto più grande. Ma cosè quindi il kino?
Dall'ex Grauco, storico cine-club del Pigneto, nasce questa iniziativa. Non un semplice cineclub, ma il kino si propone di essere un punto d'incontro, di conoscenza. "Il Kino nasce per dimostrare che è ancora possibile giocare col cinema, divertirsi, incontrarsi, raccontare il presente. Il Kino nasce come risposta a chi dice che la cultura non serve a niente." (è cosi che si presenta nella pagina facebook).
Sempre scorrendo la locandina di presentazione le previsioni sono di due film al giorno, bar, bistrot, incontri, workshop, corsi, rassegne. Insomma si pensa in grande. Il Kino si propone come un cinema diverso da tutti gli altri. Spazio a film indipendenti, documentari, pellicole altrimenti "invisibili", insomma un festival cinematografico in continuo divenire. L'idea è di proiettare quindi sia pellicole difficilmente visibili all'interno dei circuiti tradizionali, sia di dare nuova vita a pellicole d'annata. Potremmo definirlo quasi un cinema d'essai arricchito. Tra le iniziative più originali, è da sottolineare la Carta Blanche. Ovvero promuovere incontri con personaggi del settore cinematografico, a cui verrà affidata carta bianca sulla programmazione.
Il Kino punta sull'autofinanziamento, infatti oltre i fondi che gli stessi soci hanno messo insieme per poter ristrutturare il vecchio Grauco, prevede tre tipi di tesseramento per sovvenzionare tale iniziativa, a cui sono legati vari bonus.
Il Kino aprirà ufficialmente i battenti il 10 Febbraio in Via Perugia 34, nel frattempo questa sera è prevista una festa di sostegno al Lanificio. (in via di Pietralata 159)

Di seguito il video apparso su corriere.it


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