
Dopo l’ennesima intimidazione nei confronti del procuratore generale Di Landro e le ripetute minacce ai giornalisti calabresi, ultima tra le tante quella al giornalista Ferdinando Piccolo, corrispondente del Quotidiano della Calabria dalla Locride, il giornale si è fatto promotore della manifestazione forse più grande degli ultimi anni contro la ‘ndrangheta.
Una manifestazione, quella di Reggio Calabria, che ha ricevuto centinaia di adesioni, fra tutte quella del presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, reduce da una condanna a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per omissione di atti d’ufficio, che è stato presente assieme a moltissime personalità politiche e istituzionali provenienti da tutta la Calabria. Scopelliti si è intrattenuto con alcuni rappresentanti della sanità reggina che rischiano di perdere il lavoro a causa dei forti tagli al settore operato dalla regione. Tra i politici erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, e numerosi sindaci provenienti da tutta la Calabria
Anche le associazioni calabresi hanno aderito in massa, oltre a tutte le scuole della città dello Stretto, rimaste chiuse per l’occasione. Proprio gli studenti erano la presenza più rilevante tra le migliaia di persone che hanno sfilato dal Ponte della Libertà a Piazza Duomo passando per il Corso Garibaldi. Non si conoscono ancora i numeri ufficiali della manifestazione ma dal palco del Duomo si è parlato di 40mila persone. Certamente si tratta di grandi numeri, nonostante la pioggia che a tratti ha bagnato i manifestanti presenti dalle 9.30. Ma alle 13 la ‘festa’ è finita: la pioggia è diventata battente e ha mandato a casa il corteo, interrompendo la serie di interventi che si sono susseguiti sul palco.
Primo fra tutti, il procuratore generale Salvatore di Landro ha ringraziato per la solidarietà che gli è stata dimostrata. Il suo discorso è stato un po’ blando. Landro non si è addentrato minimamente nel nocciolo della questione ‘ndrangheta, non dicendo nulla sulle collusioni della mafia con politica e istituzioni. Aspetti ampiamente manifestati invece da Don Pino De Masi,Roberto Saviano ha inviato al direttore de Il Quotidiano Matteo Cosenza, in cui esprime la sua preoccupazione per gli intrecci tra mafia, politica, massoneria e servizi deviati, e fa cenno ai numerosi attentati e ai gesti intimidatori nei confronti di magistrati e giornalisti degli ultimi mesi a Reggio. Vicario Generale della Diocesi di Oppido-Palmi e referente dell’associazione Libera per la Piana di Gioia Tauro, che ha fatto riferimento alla cultura mafiosa diffusa in Calabria, rivolgendosi in particolare alle donne della ‘ndrangheta perchè non educhino “i loro figli e i figli degli altri” alla cultura della criminalità. Infine è stata molto incisiva la lettura della lettera che
Cosenza ha definito la manifestazione “perfettamente riuscita”. “C’è un pezzo di Calabria – ha aggiunto – che vuole crescere, che vuole riscattarsi, che vuole conquistare serenità, tranquillità e fiducia nel futuro. Una Calabria che ha bisogno di coraggio e forse da questa manifestazione riuscirà ad averlo”.
L’evento ha avuto forti consensi, ma suscita anche qualche perplessità a causa dell’adesione di massa da parte di istituzioni e politici che sembra nascondere una contraddizione in sè: proprio quelle istituzioni, infatti, che oggi sfilavano orgogliose, sono spesso logore a causa dell’influenza che la ‘ndrangheta ha sulla loro vita, economica e politica. I comuni grandi e piccoli della Calabria, ma anche Provincia e Regione, e il loro politici, contrattano spesso con la criminalità organizzata sopratutto per il movimento di voti che le ‘ndrine garantiscono. Questa contraddizione viene espressa in maniera eccellente da Fabio Cuzzola in un suo post, dove spiega i motivi della sua mancata adesione alla manifestazione:
Ci sono pezzi consistenti di questo stato, dai servizi segreti a numerosi eletti nei consessi istituzionali, che sono intoccabili e pertanto, continuano impuniti a dialogare con le cosche, stringendo alleanze trasversali, depredano ed avvelenando il nostro territorio.
Molti di loro sfileranno sabato per le vie di Reggio, con i loro sorrisi di plastica, stringendo mani e offrendo caffè, incravattati e accoglienti con tutti…..si proprio tutti! Anche solo per un attimo, anche solo per una manifestazione, non voglio stare dalla loro parte!
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