Passa ai contenuti principali

Il Movimento a 5 stelle lancia la sua sfida: al via la Woodstock di Cesena


“Anche nel silenzio della maggior parte dei media, faremo vedere a tutta Italia chi siamo e di cosa siamo capaci”. Parola di Giovanni Favia, consigliere regionale del Movimento a 5 Stelle in regione Emilia-Romagna, un po’ il padrone di casa della “Woodstock” grillina in programma oggi e domani all’ippodromo di Cesena.
In comune con la tre giorni di pace e amore del 1968 c’è solo il nome; e non solo perché l’inno non sarà Star Spangled Banner (l’inno nazionale degli Stati Uniti) remiscelato da Jimi Hendrix ma Il Sogno di Woodstock di Francesco Baccini. Non sarà una festa di partito nel senso tradizionale del termine, e trattandosi di un movimento che con i partiti non vuole avere nulla a cui spartire, è facile immaginarselo: “Non facciamo come gli altri – dichiara Favia – semplicemente perché non siamo un partito, siamo una rete. La nostra sarà una due giorni di musica e futuro, in cui si alterneranno esibizioni musicali a personalità di varia estrazione che parleranno di economia, ambiente, rapporto tra cittadino e istituzioni. Vogliamo parlare di cose concrete, non offrire una passerella di propaganda. Il movimento non vive per la sua identità ma lavora per aree tematiche. E soprattutto non abbiamo un euro di finanziamento pubblico”. Una trentina i musicisti che si esibiranno, da Samuele Bersani a Max Gazzè, da Stefano Bollani a Daniele Silvestri, fino ai Linea 77 e Fabri Fibra. Tra gli ospiti sono attesi il sindaco di Londra Ken Livingstone e i premi nobel Joseph Stiglitz e Jeremy Rifkin. Ci sarà – ovviamente – anche Beppe Grillo: uno, o forse due, interventi che ancora non si sa (o meglio, non si vuole dire) quando andranno in scena: “Preferiamo che la gente stia con noi due giorni – dichiarano gli organizzatori – non che venga solo per qualcosa di specifico”.
Di sicuro il pubblico non mancherà: “Avevamo preventivato 30 mila persone – racconta Favia – ma a giudicare dalle adesioni e dal sold out degli alberghi della zona, penso che supereremo le centomila”. Se la Woodstock originale fluì tra droga e amore libero, la kermesse a 5 Stelle promette impatto zero: “Utilizzeremo solo materiale comportabile – ancora Favia – no bottigliette d’acqua ma cisterne che abbiamo già piazzato. E poi, anche se diversamente avremmo potuto guadagnarci, abbiamo optato per un catering locale e per una birra cento per cento emiliana. Sarà una grossa prova di maturità; se penso che alle feste del Pd non fanno nemmeno la raccolta differenziata…”.
Per ora, l’unico che sembra essersi accorto di quello che accadrà a Cesena è Antonio Di Pietro: “Caro Beppe – scrive su Facebook il presidente Idv – ho visto con piacere il lancio della tua manifestazione Woodstock 5 Stelle e spero proprio che sia un successo come i V-Day. Le iniziative come la tua servono a mostrare che sempre più cittadini italiani stanno storcendo il naso verso Berlusconi ed il suo governo: stanno aprendo gli occhi. Metterò a disposizione WebDV.it, la nostra televisione web, per trasmettere l’evento”. Chissà che non si sintonizzi anche qualcuno del Pd
.
Tratto Dal Fatto quotidiano

Commenti

Post popolari in questo blog

[VIDEO] Dedicato all'isterico e bisbetico vicequestore Emanuele Ricifari: Chi è costui?

Ecco chi è il vicequestore di Brescia Emanuele Ricifari, colui che sabato ha guidato le cariche contro il corteo di migranti e antirazzisti a Brescia. Il responsabile di piazza che fin dal concentramento in Piazza Rovetta ha ripetutamentee provocato i manifestanti con minacce, anche personali, di arresto e con beceri insulti. Per capire qual'è la sua posizione politica e la sua concezione reazionaria e fascista della polizia, forniamo una documentazione tratta dal sito laboratoriopoliziademocratica.it che descrive quanto accadde nel 2003 quando l'attuale vicequestore era di stanza a Piacenza presso la locale scuola di polizia. Ricifari allora era anche delegato del Siulp, sindacato di polizia, e fu unodei due membri della commissione che ritennero di sanziona un allievo con la "deplorazione" (per poi espellerlo), invece che con una snazione pecuniaria, perchè aveva sostenuto semplicemente di essere "di sinistra" e a Genova 2001 "non tutti i manifestanti

"La polizia ha coperto il raid fascista del figlio di Alemanno"

Due agenti della questura di Roma sotto accusa per una vicenda che - lo racconta Il Fatto Quotidiano - ha coinvolto Manfredi Alemanno, il figlio del sindaco di Roma Gianni. I due poliziotti sono Roberto Macellaro, autista personale nel tempo libero del sindaco e della moglie, e Pietro Ronca, ispettore capo prima del commissariato Flaminio, poi trasferito a Primavalle. Sono indagati per falso in atto pubblico, favoreggiamento e omessa denuncia e l'inchiesta che li riguarda risale al 2 giugno 2009. In quella data l'allora quattordicenne Manfredi Alemanno partecipò insieme ad altri coetanei a una festa nella piscina di un condominio della Camilluccia, quartiere della Roma bene. In quell'occasione vennero fuori cori fascisti e saluti romani. Delle esternazioni di estrema destra non gradite però a tutti coloro che partecipavano alla festa tanto che chi aveva organizzato la giornata decise di invitare il gruppetto di amici a lasciare la piscina. Ed è a quel

Attrice porno a capo dell'ufficio stampa dell'INGV: "sono stata raccomandata da un politico"

Dopo la nomina di un professore di ginnastica a direttore generale , ora si scopre che il capo ufficio stampa dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Sonia Topazio, è un ex attrice erotica 'raccomandata' da un politico, come ha raccontato lei stessa ad alcuni giornali , diventata famosa per il cortometraggio "Benedetta Trasgressione", all'interno film erotico Corti circuiti erotici Vol. 2 di Tinto Brass (la foto è tratta dal film). Alla faccia dei 400 precari dell' INGV che attendono da anni un contratto, lei ammette candidamente di essere raccomandata, tanto in Italia nessuno si scandalizza più e tutti rispondono che "è normale" e "così fan tutti" (ma silenzio o rassegnazione è sinonimo di complicità) a differenza della Germania dove una tale dichiarazione rappresenterebbe un'autodenuncia da galera. Pretende di sapere chi ha divulgato la notizia: “ Vi dico il nome del politico che mi ha raccomandata