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La Contromanifestazione

Roma ancora blindata e divisa stamattina. In Piazza della Repubblica una manifestazione organizzata da Casa Pound mentre in Piazza Santi Apostoli i centri sociali sono scesi a “contro manifestare”. Casa Pound e Blocco Studentesco hanno organizzato un sit in in vista delle prossime elezioni del consiglio nazionale degli studenti universitari del 12 e 13 maggio.
Contemporaneamente, in piazza Santi Apostoli (tre chilometri di distanza), si sono dati appuntamento partiti, studenti e organizzazioni antifasciste per protestare contro quella che definiscono "organizzazioni che, secondo i valori sanciti dalla Costituzione, dovrebbero essere immediatamente sciolte". La tensione per le due manifestazioni era davvero molta e si vedeva anche dalle tante camionette delle forze dell'ordine appostate in ogni lato di Piazza della Repubblica e di Piazza Santi Apostoli. Infatti si temevano nuovi scontri come quelli di fine 2008 a Piazza Navona, quando militanti di Casa Pound hanno picchiato gli universitari dell'Onda che manifestavano coperti in parte dalle Forze dell'Ordine e dal Governo. Tra gli striscioni della destra in piazza alcuni recitano "assalto al futuro", "più sport in scuole e atenei" e "il coraggio, l'audacia, la ribellione".

Il leader di Casa Pound Gianluca Iannone ha dichiarato ai giornalisti presenti. "C'è un clima mafioso da parte di una certa sinistra, quella di oggi è una risposta politica ad un clima di intimidazione. La nostra non è una manifestazione nostalgica, abbiamo proposte come la difesa dell'istruzione pubblica. Il termine fascisti del terzo millennio ce lo ha dato la stampa e noi ce lo siamo presi perché ci diverte". Dall'altra parte i centri sociali e i giovani comunisti hanno approfittato dell'occasione per denunciare ancora una volta le violenze di Casa Pound verso i giovani di sinistra, presentando come esempio le risse all'Università di Tor Vergata e Roma Tre. Siamo scesi in piazza oggi, perché siamo contro il fascismo e le nuove forme in cui si presenta”, ha dichiarato Virginia De Cesare coordinatrice romana dei giovani comunisti, “ Casa Pound è portatrice di una cultura violenta che non ci appartiene, conosciamo tutti gli atti di violenza contro immigrati e omosessuali che questo gruppo ha fatto e continua a fare ed è vergognoso che da parte del governo ci sia un silenzio e nessuna critica aperta contro queste violenze”. Infatti come ha denunciato una parte della stampa sono frequenti le amicizie tra la maggioranza parlamentare e i militanti dell'estrema destra. Anche la neo presidente del Lazio Renata Polverini è stata sostenuta da una lista di estrema destra alle ultime regionali. Ma come è possibile che i fan di Casa Pound crescano sempre di più su tutto il territorio italiano? Forse per l'incapacità della sinistra italiana di farsi portavoce di ideali, gli stessi che questa mattina tanti giovani hanno voluto ancora una volta ricordare. Non è tempo di revisionismo storico, tutti gli italiani dovrebbero avere paura del clima violento nella città di Roma e in tutta Italia, il fascismo e tutte le sue brutalità non si dimenticano. Mai!

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