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Abruzzo un anno dopo


Se l’informativa giudiziaria - riservata - redatta della Polizia dell'Aquila, che accusa i vertici della Protezione Civile di omicidio colposo, fosse vera sarebbe l’ennesima vergogna all’italiana. Ieri Repubblica ha pubblicato questa notizia che accusa i vertici della Protezone Civile di omicidio colposo per non aver dato l'allarme alla popolazione aquilana prima della scossa fatale del 6 aprile scorso. Nonostante uno sciame sismico - in corso da quattro mesi e con oltre quattrocento scosse - giustificasse quanto meno la dichiarazione di "stato d'allerta", se non l'evacuazione. “Una negligenza fatale secondo gli investigatori. Ora il rapporto dettagliato (con documenti scientifici, interrogatori e perizie) è stato inserito nel fascicolo di indagine della Procura dell'Aquila sul "mancato allarme" nei giorni precedenti la tragedia e si trova sul tavolo del sostituto procuratore Fabio Picuti”. Mentre gli inquirenti indagano il sottosegretario alla protezione civile, Guido Bertolaso afferma di non aver "mai saputo" dell'esistenza di un'eventuale informativa giudiziaria redatta dalla polizia nella quale il suo dipartimento verrebbe accusato di omicidio colposo perché avrebbe sottovalutato gli allarmi precedenti al terremoto del 6 aprile 2009 all'Aquila e dichiara in un’agenzia, "l'informativa, non l'ho vista, non la conosco, per quello che mi riguarda, mi devo sempre basare sui fatti e sulle azioni concrete"- afferma Bertolaso che aggiunge - "quando mi chiameranno per chiedere qualche elemento e qualche spiegazione sono sempre pronto a darli. Per il resto, sono solamente voci. Di voci, purtroppo, ce ne sono tante. Purtroppo con le voci non si ricostruisce e non si restituisce neppure la tranquillità e la serenità a chi ha perso tutto". Dopo un anno dal terremoto non è il caso di aumentare le polemiche anche perchè la maggior parte degli aquilani sono dalla parte di Bertolaso e del Governo, dato che la scorsa settimana hanno eletto presidente della Provincia Antonio Del Corvo del Pdl, preferendolo a Stefania Pezzopane del Pd, voti racimolati soprattutto in provincia dato che nel capoluogo gli elettori hanno scelto Pd. Nodo in Gola vuole ricordare tutte le vittime del terremoto che ha sconvolto tutta l’Italia attraverso le dodici ore di eventi organizzate dal Teatro Zeta dell’Aquila diretto da Manuele Morgese. Teatrozeta ha realizzato una giornata di spettacolo dal valore simbolico e a memoria delle vittime, soprattutto giovani, di quella terribile notte. L'idea nasce da un episodio particolare: era in scena il 2 aprile 2009, al Teatro S.Agostino, lo spettacolo “Il caso Dorian Gray”, la replica di quella serata fu dedicata agli studenti aquilani dell'ADSU, in particolare a coloro che avevano alloggio presso gli studentati della città. A seguito del terremoto, il direttore della compagnia ha poi ritrovato, tra le varie carte, l'elenco che quella sera riportava i nomi di quei ragazzi e, alla voce indirizzo , compariva via “xx settembre”. Fra le firme di quei giovani, i nomi di quelli sopravvissuti al crollo della casa dello studente e quelle di coloro che non ci sono più. L’emozione del ricordo di quei giovani ha portato all’idea di un Memorial day. Da queste premesse è scaturito dunque il progetto “I ragazzi di via XX Settembre”. Si tratta di un vero happening: 12 ore di esibizioni, dalle 3e32 del pomeriggio alle 3e32 della notte,da oggi fino a domani. Operatori della cultura, musicisti, attori, cantanti, registi daranno il loro contributo gratuito mettendo a disposizione del pubblico la loro arte. Anche Nodo In Gola partecipa al dolore e al ricordo delle 308 persone morte un anno fa.
Noi alle 3:32 NON RIDEVAMO!

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