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Il ritorno della Santanchè

Il Governo continua a lavorare incessantemente, tanto che oggi il presidente del Consiglio non ha potuto essere presente al processo sui diritti mediaset per partecipare al Consiglio dei Ministri, in cui tra la presentazione del Ddl anti corruzione è riuscito a nominare ben quattro nuovi sottosegretari. Era ora. La Gazzetta Ufficiale di sabato ha pubblicato il testo di conversione del decreto legge sulla protezione civile, che contiene la norma che aumenta gli esponenti del Governo da 62 a 65. Il Consiglio dei Ministri ha immediatamente provveduto a nominare i quattro sottosegretari mancanti: Daniela Santanchè al Programma di Governo, Guido Viceconte all’Istruzione, Laura Ravetto ai Rapporti con il Parlamento, Andrea Augello alla Pubblica Amministrazione ed Innovazione. Adesso i membri del Governo sono 65. Meno male erano troppo pochi. Ovviamente soldi in più da spendere per i cittadini, nel giorno in cui l’Istat annuncia una cadura del Pil e un aumento sia della disoccupazione che del deficit pubblico. Perfetto. Persino Casini, ex presidente della Camera che milita nell’Udc di Totò Cuffaro, la vergogna della Sicilia, ha espresso la sua opposizione a queste nomine: “Vedo con piacere che il governo ha deciso di combattere la disoccupazione nominando quattro nuovi sottosegretari. Il problema della disoccupazione è molto serio e bisogna affrontarlo molto seriamente". Ora Berlusconi sottoporrà a Napolitano la nomina dei quattro sottosegretari e poi finalmente inizieranno a lavorare. Comunque il Governo si è negato alle domande dei giornalisti che se la sono presa troppo: "L’Associazione Stampa Parlamentare protesta per quanto accaduto oggi a Palazzo Chigi, al termine del Consiglio dei Ministri. Dopo lunga attesa, i giornalisti presenti nella sala stampa non hanno potuto rivolgere domande ai ministri intervenuti per illustrare i provvedimenti adottati nella riunione del governo, appena terminata" - si legge in una nota dell’Asp - "L’Asp auspica che questi comportamenti, ormai tanto frequenti da costituire una prassi (comunicazioni senza domande), non si ripetano per non limitare il diritto dovere dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro e quello dei cittadini ad essere informati". Comunque brevemente andiamo a conoscere questi nuovi sottosegretari. Intanto nessuno è indagato. Questa già è una notizia. Il senatore ed ex Sindacalista Andrea Augello ha un passato nel Movimento Sociale. Guido Viceconte arriva dalla Basilicata e ha una lunga carriera politica con Silvio Berlusconi. Laura Ravetto, che l’anno scorso non fu eletta al Parlamento Europeo, ha un passato da avvocato, ma forse è famosa per un intervento a Ballarò durante la puntata del 19 maggio 2009 dove venne invitata dal conduttore Giovanni Floris a spegnere il telefonino per via delle interferenze in studio che davano fastidio. La risposta della deputata fu: “non è un telefonino, è un blackberry". Infine c’è la bella Santanchè, che nel 2008 si era candidata contro il partito dell’amore e il Pd alle politiche affermando “ Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do”. Infatti l'ha nominata Sottosegretario per l’attuazione del programma di governo. Non commento il suo ruolo, si commenta da solo, ma è proprio la persona ideale da inserire nel Governo, in un periodo in cui siamo sotto attacco terroristico, visto l’omicidio dello 007 a Kabul e il sequestro di Sergio Cicala in Mali, e soprattutto nel giorno nella quale è stata presentata la relazione 2009 dei servizi al Parlamento sulla politica dell'informazione per la sicurezza; “esiste il rischio che soggetti vicini all'ideologia salafita-jihadista, impossibilitati a raggiungere i teatri di crisi, possano decidere azioni ostili sul territorio nazionale. E che possano convogliare sentimenti antioccidentali e antitaliani contro personalità istituzionali o personaggi noti ritenuti colpevoli di comportamenti dissacratori nei confronti dell'Islam”. La Santanchè disse che Maometto era un pedofilo, mentre un signore di 73 anni che organizza feste con ragazze di 22-23 anni è un uomo serio. Direi solo giustamente! Meno male che c’è Daniela.

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