Passa ai contenuti principali

IL CIELO SOPRA GOMORRA


Il cielo sopra Gomorra

Nella Campania devastata armi hi-tech contro i clan
inchiesta di Angelo Saso con la collaborazione di Maria Pirro


Un tempo erano colline. Oggi sembrano crateri scavati da meteoriti. Orbite vuote. Sono le cave della Provincia di Caserta. Al posto della roccia mangiata via lo spazio per milioni di tonnellate di rifiuti. Volare sulle ferite ambientali della Campania un viaggio nel disastro. Rainews24 lo ha fatto con gli uomini del Corpo Forestale dello Stato che ogni giorno vanno a caccia di milioni di tonnellate di rifiuti tossici dispersi in cave abbandonate, campi agricoli e greti di fiumi. Un elicottero equipaggiato con una telecamera termica in grado di rilevare minime variazioni di temperatura individua le aree sospette, un magnetometro vede attraverso il terreno le masse metalliche che possono indicare la presenza di rifiuti pericolosi occultati sotto la superficie. Sono le armi allavanguardia messe in campo contro lo strapotere dei clan, nella guerra per il futuro di un intero pezzo di Italia. Intanto una squadra di esperti americani ha raccolto campioni di acqua, aria e suolo intorno alle strutture e alle abitazioni dove sono alloggiati i militari statunitensi e le loro famiglie di stanza in Campania. Le analisi hanno individuato diciotto sostanze tossiche tra cui tetracloroetilene, benzene, diossina e cromo esavalente - in concentrazioni superiori agli standard delle agenzie USA. Sulla base dei risultati dei test, tra il novembre 2008 e lagosto del 2009 trentotto famiglie sono state trasferite: trentotto su un totale di centotrenta, che il numero delle abitazioni sottoposte a controlli. L'amministrazione USA ha stabilito che il proprio personale non possa stipulare contratti di affitto in tre aree intorno a Napoli, considerate a rischio. Una sospensione temporanea che si affianca alla prescrizione che gli americani non possono prendere in affitto abitazioni non allacciate all' acquedotto.

FONTE: http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=18695




Commenti

Post popolari in questo blog

Un serpente nel bunker di Rebibbia

Il 12 febbraio è iniziato presso l’aula bunker del carcere di Rebibbia il processo contro alcuni militari latinoamericani che durante gli anni ‘70 hanno partecipato all’ Operazione Condor . La maggior parte degli imputati sono già stati processati e condannati in altri paesi, quindi l’udienza è più un risarcimento che una vera ricerca della verità. Operazione Condor La somiglianza tra le dittature militari che hanno dominato il Sud America durante gli anni '60 e '70 è atroce. Guidati dal sanguinoso filo conduttore dell'Operazione Condor e grazie alle tecniche d’oppressione più spietate, sono state capaci di annullare qualsiasi dissenso politico o ideologico.   Dare una stima delle persone che sono state giustiziate o torturate sarebbe tanto inesatto quanto terrificante. È difficile camminare dentro il carcere di Rebibbia e non pensare di essere dentro un fumetto di Zerocalcare. Ma questa mattina, mentre passeggio per questa felice isola...

Milano, i veleni di Santa Giulia “Bomba biologica”. Sequestrata l’area

Cadmio, cromo esavalente, cloroformio, arsenico. Sono queste le sostanze tossiche presenti nel terreno del quartiere di Milano Santa Giulia e a poco poco penetrate sino alla falda da dove viene pompata l’acqua destinata a finire dei rubinetti dei cittadini. I milanesi, che ora si trovano di fronte a una vera e propria “bomba biologica” (così la definiscono i magistrati nell’ordinanza) scoprono così a spese della loro salute il prezzo del malaffare. Teoricamente, infatti, la zona, di proprietà dell’immobiliarista Luigi Zunino , era stata ripulita da Giuseppe Grossi , il re delle bonifiche, finito in carcere lo scorso ottobre per truffa e riciclaggio. Milioni e milioni di euro di fondi neri che Grossi, amico di Paolo e Silvio Berlusconi e legato a tutti i più importanti esponenti della politica lombarda, accantonava all’estero. Adesso l’indagine su Grossi, che ha già portato a patteggiare una pena per riciclaggio anche Rosanna Gariboldi , la moglie del potente parlamentare pavese Gian...

Emilio Colombo e la storia della cocaina

 Il senatore a vita, morto all'età di 93 anni, è ricordato per l'ammissione sull'uso di droga, per "motivi terapeutici". Fu anche oggetto di pettegolezzi per la sua presunta omosessualità. La morte di Emilio Colombo , il 93enne senatore a vita e storico esponente della Democrazia Cristiana , verrà ricordata come la la scomparsa dell’ultimo dei padri costituenti ancora in vita. Eppure i media hanno ricordato come sulla carriera di uno dei politici più rilevanti del nostro Paese resti la macchia dell’ uso di cocaina , ammessa dallo stesso Colombo nel 2003 per “motivi terapeutici”. C’è poi una curiosità: secondo alcune indiscrezioni, Colombo fu indicato come il premier omosessuale della nostra storia repubblicana. Voci che si erano rincorse negli anni e che furono riprese tre anni fa, dopo un’intervista di Nichi Vendola alle Iene. Di fronte alle domande di Enrico Lucci, il presidente della Regione Puglia spiegò come un “premier gay ci fosse già stato in Italia...