Oggi in prima pagina de il Fatto Quotidiano ci viene detto che "Quasi la metà dei giovani italiani è razzista o perlomeno diffidente nei confronti degli stranieri: la Lega fa scuola". Io non ci credo. A parte le normali diffidenze che possono scaturire nel leggere un'indagine statistica (come è stata fatta? quali sono i criteri della scelta del campione?), non riesco a credere ad un'affermazione così grave. Così disilludente, umiliante. Un'affermazione che, per quanto mi riguarda, ha molto se non tutto di populista. So già che molti possono pensare che un atteggiamento del genere scaturisca da una forte base di ingenuità, o forse da una forma di idealismo che non permette di vedere la realtà delle cose (che non vuole vedere), ma in questo caso sento di essere dalla parte della ragione. Se mi guardo intorno io non vedo razzismo. Se vado all'università, io non vedo razzismo. Se esco la sera, io non vedo razzismo. Incontro, sì, tante teste bacate, alcune anche razziste, ma sono sempre individui, singoli. Non si può generalizzare ad una comunità. Alcune persone sono razziste, non il popolo. Non ancora.
E dire che vivo in un quartiere multietnico. Il problema, per come la vedo io, non è come la realtà sia (per quanto mi riguarda, non razzista), ma come si voglia che diventi, come si cerchi di indirizzarla verso una dirittura - quella sì! - improntata sulla paura, sulla diffidenza, sulla chiusura mentale. Se accendo la Tv, là vedo razzismo. Se sento parlare alcuni dei nostri politici, là vedo razzismo. I titoli dei nostri quotidiani, sempre ansiosi nella ricerca dello straniero criminale e dimentichi dell'italico deliquente, quelli sì sono razzisti. La società civile italiana (parlo sempre del suo insieme) non è ancora piombata in forme di intolleranza così estreme, ma certo molti fattori spingono affinchè si cada in un abisso del genere. Bisogna fermare alcune teste d'uovo a cui viene dato troppo spazio, troppa parola, quello sì, affinchè la volontà di una minoranza (gli ariani italiani???) non diventi sentire comune.
La differenza tra realtà rappresentata e realtà percepita per me è enorme: attendo prove molto convincenti per ritenere la gioventù, ora sì, bruciata.
EXTRA
- articolo su rainews24.it che parla dell'inchiesta "Io e gli altri: i giovani italiani nel vortice dei cambiamenti", dei cui risultati si parla nel post: clicca QUI
- sito web del "NO RAZZISMO DAY" (6 marzo): clicca QUI
- VIDEO "Blacks Out: un giorno senza immigrati": clicca QUI
- 1 Marzo 2010: sciopero immigrati: clicca QUI
Commenti
Posta un commento