
In questi giorni finalmente belle notizie, quelle che volevamo leggere da tempo, "good news!" come si direbbe negli USA, Bertolaso Spa indagato, i magistrati che non chinano la testa, inchieste che dimostrano lo scempio economico/ambientale subito dalla Sardegna per prepararla ad accogliere il G8 (in questo caso GHOSTS 8) che non c'è mai stato alla Maddalena, le pesanti dichiarazioni di Ciancimino jr e le "lettere" del padre che certificano l'attestato di nascita mafiosa di Forza Italia, residenza in Sicilia e domicilio ad Arcore (caso Mangano)....
scusate il sarcasmo ma scrivo veramente con un nodo in gola che non riesco a buttare giù. La parabola del Sultano Berlusconi (come lo definisce Giorgio Bocca) è in fase discendente, tutti i nodi vengono al pettine anche se forse un pò tardi. Sono troppi gli anni che abbiamo dovuto aspettare e quelli che aspetteremo ancora prima di conoscere la giusta fine di questo amaro capitolo di storia Italiana che io, insieme a tanti miei coetanei, ho dovuto vivere nel momento più bello della mia vita, la gioventù.
Sono passati più di quindici anni, da quando il Sultano ha iniziato il suo lento lavoro all'interno del Parlamento Italiano (1994), e ancor più sono gli anni di occupazione indebita dei nostri sguardi e dei nostri luoghi più intimi, profanati e invasi dalle sue televisioni, dai suoi giornali, dalle sue radio, dai suoi soldi, dalle sue bugie e il suo sorriso.
Oggi siamo in tanti a conoscere il vero volto del Sultano, ne saremo sempre di più fortunatamente; sarà la Rete a fare la Rivoluzione! dicono i più tecnofili, ottimisticamente lo accetto anche io, ma aggiungo e sottolineo che la rete siamo Noi, essa è solo lo strumento ma come tutte le macchine necessita un cuore, caldo, battente che dia voce alle "good News" e le faccia circolare per le strade, tra la gente che non ha il tempo nemmeno di lavarsi il volto e che ogni mattina operosa manda avanti questa piccola grande Italia che per la sua storia, i suoi grandi uomini, la sua bellezza, non merita tutto questo.
VIVA L'ITALIA CHE NON HA PAURA.
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