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B. e le Donne

Alla vigilia del NoBerlusconi Day, vorrei sottolineare come gran parte dell’opinione pubblica si sia già dimenticata, dello scandalo di Berlusconi e delle escort, prostitute di alto borgo. Lo scandalo del Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, (che avrebbe voluto ricandidarsi alle prossime elezioni regionali) pur essendo già a conoscenza dello scandalo del video che stava per scoppiare, ha fatto dimenticare la storia di Silvio e delle escort. Nel film Il grande Lebowski dei fratelli Coen, il protagonista ad un certo punto, afferma, “ il signor Trihorne, tratta le donne come oggetti”, ed è quello che ha fatto e continua a fare il presidente del consiglio italiano, che purtroppo è amatissimo da tante donne in tutta Italia che evidentemente vedono in lui l’uomo di successo e da sposare. A nessuno ha fatto schifo che un uomo di 72 anni facesse sesso con delle ragazze di 23 o 25 anni, possibile che sia visto come una cosa normale? Personalmente non mi sembra giusto che lo stesso esecutivo di Berlusconi attui delle leggi contro la prostutuzione. Marrazzo, di sicuro si è dimostrato davvero un “fesso” per il suo comportamento, nell’andare a trans con l’auto blu per esempio, e sono state quindi doverose le sue dimissioni. Per quanto possano valere i miei desideri, spero davvero che non torni a lavorare in Rai, come affermava l’ex direttore di Rai Tre, Paolo Ruffini. D’altro canto c’è da dire che Berlusconi è stato molto più furbo, nell’organizzare feste a casa sua, con l’aiuto di Gianpaolo Tarantini. Il premier, come hanno riportato alcuni quotidiani italiani e stranieri, per lo meno si limitava a cancellare i suoi impegni di Stato, per appartarsi comodamente con le sue donne, come racconta nel suo libro l’escort Patrizia D’Addario. In ogni caso l’importante è non dimenticare e soprattutto non ritenere che i fatti privati di un politico, siano definiti “Privati”. Il politico dovrebbe essere trasparente, in quanto i cittadini delegano a lui le proprie scelte. Non credo che sia giusto che un politico che rappresenti la nazione abbia un harem di ragazze, dovuto solo al suo potere.
Mi rifaccio infine a un concetto espresso da un artista napoletena, Angelina Silvestre, che nello spiegare un suo quadro dice: “Il no alla donna oggetto, è una provocazione e nello stesso tempo un invito alla riflessione per quella parte di una società che relega la donna in una posizione d'inferiorità nei confronti dell'uomo, che la considera soltanto un oggetto di piacere e di possesso. Ma non ha capito che la sua forza è soltanto fisica. Per questo motivo ho raffigurato il ''Thai-Chi” una forza evocante un energia no individuabile, ma, che le mani e il cervello possono imparare e percepirla. Il prendere coscienza della propria forza interiore fa bene alla mente e aiuta più compiutamente se stessi ad entrare in connessione con il mondo. Il nudo di spalle, il tacco a spillo, la scarpa nera con la donna nuda all'interno è una provocazione”.

Commenti

  1. Già, l'Italia è un paese dalla memoria corta ma secondo me il punto non è ne il discorso privacy ne il discorso morale. Del puttan-gate vanno sottilineati altri aspetti. Se la discussione rimane sul discorso privacy e moralità di B i cani da riporto di destra avranno buon gioco a dire che si tratta di pettegolezzo, di gossip e di questioni private, che, in ultima analisi, è vero.
    Io personalmente sono per la legalizzazione della prostituzione, per questo non critico il premier perché è andato a puttane. Lo critico perché per farlo ha disdetto impegni istituzionali (addirittura un intervento all'ONU). Qualsiasi imprenditore licenzierebbe uno che va a puttane nell'orario di lavoro.
    Poi si può parlare di incoerenza (ricordiamo il Family Day) e di personalismi (la candidatura della D'Addario), e sono cose che dovrebbero far incazzare più l'elettore di destra che me. Ma la maggior parte delle obiezioni sono state di tipo morale e questo ha permesso di liquidare la cosa come "divertimenti privati" del premier, che non intaccano la sua attività pubblica. Perché in fondo l'italiano medio, quello di destra ma anche quello di sinistra, non condanna davvero chi va a puttane. E quindi perché condannare il premier se lo fa?

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  2. Indubbiamente hai ragione. Nell'articolo ho voluto porre maggiore attenzione sull'aspetto scandalistico della vicenda, sul fatto che un capo di Stato faccia certe cose alla sua veneranda età, partecipando a festini, piuttosto che ad impegni di Stato. Si tratta, quindi di incoerenza, ovviamente, e in pochi in Italia hanno sottolineato questo aspetto. Ritengo importante parlare di queste vicende, senza farle cadere nel vuoto o nel silenzio. Non possiamo mollare, nè continuare ad etichettare tutto ciò come qualcosa di normale.

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  3. Il premier infatti non andrebbe condannato per il fatto che sia andato con prostitute, ma proprio come sottolineavi tu "Unnomeacaso", perchè per fare ciò abbia disdetto impegni di Stato.
    Fino a qualche tempo fa, anche facendo il verso a vecchi film,si scherzava che all'estero all'affermazione "Sono italiano", seguiva una risposta del tipo "Ah si Italia,pizza, spaghetti e mandolino."; oggi la risposta è cambiata, è diventata "Ah si, Italia, Berlusconi,pizza mafia..."
    Che dire, prima forse la risposta non era delle migliori, ma oggi se è cambiata (in peggio!) è anche perchè chi dovrebbe rappresentare uno stato, si dimentica che non agisce solo da singolo, e quindi non dovrebbe interessarsi solo degli affari privati(lo so,sembra una favoletta a cui non crederebbero nemmeno più i bambini), ma che in teoria dovrebbe rappresentare milioni di persone; e chi ce l'ha messa una persona a tale posto, votandola e credendo in un programma, chiude gli occhi e pensa a piangersi addosso piuttosto che cercare di capire come cambiare ciò che non va.
    L'unico lato positivo a quanto pare è che almeno la pizza è rimasta.

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  4. @Roberto:
    Di sicuro siamo d'accordo sul fatto che queste vicende non devono cadere nel vuoto. Non penso che sia stato sottolineato così poco l'aspetto di incoerenza (a parte il fatto che l'informazione è controllata, ma vabbeh), penso che questo argomento abbia poca presa sul pubblico, così come l'aspetto di immoralità. Mettiamola così: sottolineare l'immoralità/incoerenza può essere la cosa più giusta ma la cosa più utile per stimolare una reazione è far notare che Berlusconi fa male il suo dovere di Presidente del Consiglio. Ti dico questo perché, come leggevo da un sondaggio di repubblica un po' di tempo fa, Berlusconi ha perso solo due punti percentuali tra l'elettorato cattolico e molti di più tra gli altri. In altre parole viviamo in un paese di ipocriti, che difficilmente condanneranno un loro simile per questo.

    @Domenico:
    Perfettamente d'accordo su come sia cambiata l'immagine dell'Italia all'estero. L'esempio lampante è l'ultima pubblicità di "Le Monde", il celebre quotidiano francese (la trovi su youtube oppure qui ). Ci vorranno anni dopo la fine del Berlusconismo per riparare ai danni culturali fatti all'interno e ai danni di immagine fatti all'esterno.

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