Ecco chi è il vicequestore di Brescia Emanuele Ricifari, colui che sabato ha guidato le cariche contro il corteo di migranti e antirazzisti a Brescia.
Il responsabile di piazza che fin dal concentramento in Piazza Rovetta ha ripetutamentee provocato i manifestanti con minacce, anche personali, di arresto e con beceri insulti. Per capire qual'è la sua posizione politica e la sua concezione reazionaria e fascista della polizia, forniamo una documentazione tratta dal sito laboratoriopoliziademocratica.it che descrive quanto accadde nel 2003 quando l'attuale vicequestore era di stanza a Piacenza presso la locale scuola di polizia.
Ricifari allora era anche delegato del Siulp, sindacato di polizia, e fu unodei due membri della commissione che ritennero di sanziona un allievo con la "deplorazione" (per poi espellerlo), invece che con una snazione pecuniaria, perchè aveva sostenuto semplicemente di essere "di sinistra" e a Genova 2001 "non tutti i manifestanti erano cattivi".
Lo stralcio del racconto che trovate al link al qual e vi rimandiamo per comprendere l'intera storia e che riguarda il vicequestore recita:
C'è un altro elemento non chiaro. Riguarda la presenza in Commissione del delegato del Siulp, Emanuele Ricifari, l'unico con la Rana (direttore della scuola di polizia) a proporre «di confermare la sanzione della deplorazione, sebbene per la sola entità del fatto sarebbe più consona la pena pecuniaria». Stefano Pizzamiglio, segretario generale provinciale dello stesso sindacato (quindi il superiore di Ricifari), è infuriato: «Il mio delegato avrebbe dovuto informarmi della convocazione, dell'esito e comunicarmi gli atti. È un fatto grave. La deplorazione è una sanzione molto severa che viene comminata anche a partire dai precedenti provvedimenti disciplinari. In questo caso sono risibili (uno per avere «smarrito» il tesserino, l'altro per avere parlottato con un collega durante un'esercitazione). La cosa di cui voglio essere certo è che a questo ragazzo si sia assicurato il diritto di tutela. Il procedimento potrebbe essere nullo». In una lettera del 13 settembre 2003 inviata a la Rana, Pizzamiglio scrive: «Rilevo da organi di stampa che un ex allievo della Scuola da lei diretta è stato oggetto di allontanamento per motivi legati al diritto di espressione». E continua: «ha convocato la Commissione consultiva chiamando a farne parte, tra gli altri, un componente presente nell'elenco fornito da questa segreteria provinciale (RICIFARI appunto), prendendo con lui accordi diretti e prescindendo da qualunque contatto formale con l'Organizzazione territoriale del Siulp che doveva necessariamente essere informata». Emanuele Ricifari non rilascia dichiarazioni nel merito. Il fatto che Ricifari è sposato con Maria Pia Romita, vicedirettore della stessa scuola, quindi vice di La Rana, può avere favorito la facilità con cui è stato convocato.
PER L'ARTICOLO COMPLETO: http://www.laboratoriopoliziademocratica.it/Stampa/diariofederici%5B1%5D.doc
Autore: Solidali antirazzisti
Fonte: http://lombardia.indymedia.org/node/33034
VIDEO DEDICATO AL SUPER POLIZIOTTO.
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